Ultime Grida Dalla Savana (Antonio Climati, 1975)

La grande caccia era una versione primigenia di Ultime grida, sommariamente priva della componente exploitation; uscì, credo, solo a Roma, senza suscitare alcun interesse, tanto da portare gli autori da ripigliarselo e a correre ai ripari effettuando le modifiche del caso, che infatti lo portarono, con un nuovo titolo, ad ottenere un riscontro più che soddisfacente. Il primo titolo rimase come sottotitolo, ma ci sono vinili con le musiche del film che riportano solo quello. Credo che l’idea di realizzare un documentario sulla comparazione tra gli aspetti venatori dell’uomo e degli animali risalisse alla seconda metà degli anni 60; sul Giornale dello Spettacolo fu annunciato un certo “L’ultima preda” a firma di Jacopetti e Prosperi… però adesso vorrei da voi altre notizie!
Pitt

Yu-huuu!?! C’è nessuno là fuori? Finiti gli argomenti? Suvvia, non deludetemi…
Pitt

Intanto dicci da che fonte proviene la storia del manichino di Rambaldi…

Si dice il peccato, non il peccatore… ma poi il delatore è cosi importante? Provate a chiedere conferma a Rambaldi: scommetto che qualcuno di voi lo conosce…
Pitt

Beh sì, direi proprio di sì.
Altrimenti si tratta soltanto di chiacchiere.
Con tutto il rispetto, un’informazione per la quale non si citano le fonti e che viene “sparata” su un forum non ha nessun valore per me (come tutte le chiacchiere da forum non documentate).

Visto che insisti, ti segnalo una fonte che certifica quanto detto: Mad Movies n° 35, Aprile 1985, Intervista a Carlo Rambaldi, pagine 8-15, nel dettaglio si parla del film nelle pagine 9 e 10.
Pitt

Beh guarda che non devi prendertela, giorgio brass ha ragione, se non dici da dove arrivano le tue informazioni quello che dici non ha molto valore… Tutti potrebbero fare ogni sorta di rivelazione sensazionale!

salve, sono nuovo di questo forum, e mi sono iscritto quasi esclusivamente per rivelarvi una cosa su questo film.
Si, lo so, non ho fonti alla mano, ma nn ho smanie da protagonista e sono in Buona Fede.
Un giorno, mio padre mi raccontò che nella sua città ( Formia ) vennero girate scene di un film, uno di quei Mondo Movie e mi chiese se per favore glielo trovavo. Con stracci di titolo, mi sono messo alla ricerca.
Alla fine è spuntato proprio lui, Ultime Grida della savana.
Sapete tutta la sequenza degli operai/mercenari che attaccano un villaggio di indios? Ecco, ora vi dico come è stata realizzata.
Nn siamo in Sud america, ma nella campagna di Spigno ( vicino Formia ) di Giuseppe detto "Magna Fico " . Gli operai che vedete sono tutti ragazzi di formia, tra cui anche mio cugino, Amato Vigilante ( uno di quelli che taglia il pene all’indios ) . Tra i tanti spuntano anche Antonio detto Mascellone, Peppe "Il ferroviere " . Le armi erano sceniche portate da Roma, la telecamera e la jeep prestati da Prosperi che viveva ( e vive tutt’ora ) a Formia ( ed io l’ho anche incontrato! ).
Gli indios? Questa forse è la cosa piu stupenda di tutto il pastrocchio.
I poveri selvaggi erano studenti sudamericani e vietnamiti che stavano a Roma in un progetto di studio con la Sapienza. Vennero caricato su un pulman e fatti arrivare a Formia per le riprese.
Direte voi… A si, e mo sto a crede a ste cose? Su quale fonte c’è?
Si, anche a me verrebbe il dubbio.
D’accordo, però se avete qualche dubbio, fatevi un giro a Formia e chiedete a qualcuno in giro, o se avete un parente. La cosa all’epoca fù rilevante, molti ragazzini vennero assoldati come manodopera e qualcuno proprio da quell’esperienza andò a Cinecittà a Lavorare.
Ora immagginatevi le risate di mio padre e di tanti altri Formiani quando, dopo la campagna publicitaria che precedette il film ( scene cruente, filmati shokkanti ecc ecc ) si videro sul grande schermo tutti i loro amici e coetanei!
Ho tentato, dopo aver incontrato Prosperi, di farmi dire qualcosa su quell’accaduto, ma non mi ha voluto rispondere.
Pare che ci siano stati degli screzi tra lui ed il regista, ma di più nn so.

Un altra scena è incriminata. Ma questa è minima.
Avete presente gli eschimesi che vanno a caccia? Alcuni fotogrammi, tipo l’uccello che viene sparato in primo piano ed il ragazzo che vende le cartucce dalla jeep.
Quelle sono state girate alle foci del fiume Garigliano, sempre vicino Formia.
Diq uesto ne ho la certezza perchè chi ha sparato a quell’uccello ( mezzo addormentato ) era mio padre ( cacciatore ) che ci prese pure qualche soldino per farlo!
Il tizio biondo pure, altro ragazzotto di Formia.
Si lo so, attendo parecchi vaffanculo.
da parecchio volevo scrivere su quetso forum, ma avevo sempre paura di non essere creduto. In fondo nn ho mai trovato traccia su fonti di questa cosa. Però, mi ripeto, se tutta formia di una certa generazione lo sa, varrà qualcosa no?
Su tutto però devo dire che a me, il film è piaciuto un sacco.

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Ritengo che la tua sia una testimonianza importante e inoltre documentata, poichè la fonte da cui proviene è di prima mano: tuo padre!

Grazie! :wink:

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Bhè, si in effetti.
Cmq mi sono rivisto proprio ora ora la sequenza. Ma dai, si vede che la vegetazione è tipicamente italico/costiera. Sullo sfondo ci sono Pini marittimi e in una scena anche ULIVI!!!
cmq sia, se ho tempo vi posto una foto di mio cugino, che nel film è il bandito con la camicia a quadri e il cappello di paglia. Così potete fare un confronto " All’americana"

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Testimonianza fantastica!!! Finalmente si scoprono gli altarini…
Formia caput mundi? Non ci vuole un genio per capire oggigiorno che le scene erano tutte false, ma l’imperitura ostinazione di Prosperi a negare l’evidenza suona ridicola, se non irritante…
Pitt

Con prosperi ho parlato per circa una mezz’ora, tranquillissima persona. Ma quando gli ho chiesto - Ma quelle scene de " le Ultime Grida"? Non centra pure lei? La jeep era la sua? ma è vero che ha aiutato il regista a realizzarle a Formia? Guardi che lo sa tutta la città, c’era pure mio cugino! - Bhè, in quel momento ha solamente detto che non voleva rispondere e se avessi un altra domanda.
Bhà… Che male c’è in fondo… Finto , non finto, il film è bello. Forse Prosperi pensa che confermandolo la sua immaggine di documentarista verrebbe rovinata, ma secondo no. Cmq sia, io mi appelo a voi che avete più conoscenza ed esperienza. ma perchè nn fate un bel lavoro su quest’accaduto? Che ne so , un saggio, un articolo su una rivista.
Io vi posso dare alcuni contatti di alcune persone che hanno partecipato alle scene. Tutti non li ho, ma un paio si. Ci si fa un bel giro a Formia e si fa il " contro documentario! "

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Queste cose son già state tentate, ma combattere l’omertà che permea i realizzatori del film è impresa ardua e demoralizzante, e alla fine ti rendi conto che non ne vale poi la pena di celebrare un mondo (ops!) che non lo merita…
Pitt

Grande Bonzos! Inutile chiederti se puoi fare (fotogrammi alla mano) un prima-dopo delle location. Se fosse possibile…

Guarda, l’individuazione del terreno è già stata fatta, però ti potrei fornire fotografie di oggi, non di mentre si stava facendo il film… quelle nn ne ho… Però è una cosa su cui posso indagare, esisteranno fotografie del set? …

No, intendo fotogramma tratto dal film ed oggi (quindi quelle che hai già).
Io, in questo senso, mi occupo spesso e volentieri di ricerche di location cinematografiche nel sito davinotti.com

Dato il mio nomen omen, non potevo non intervenire nella discussione…Diciamo che Prosperi non ha mai nascosto la sua voglia di “fare cinema” anche all’interno della presunta narrazione documentaristica. già a partire da Mondo cane n.2 l’intenzione realistica verrà sovvertita con scene tipo quella del bonzo (appunto) che si dà fuoco. Anche se poi onori (e disonori maggiori li ha avuti Jacopetti).
Comunque sia Ultime grida dalla Savana corrisponde già a quella schiera del mondo movie tarda e senza pretese, dove tutto è talmente esasperato da risultare inevitabilmente posticcio (ma il pubblico lo sa e gradisce o schifa, non ci sono vie di mezzo a seconda del gusto per il genere).
Credo che l’attività di documentarista di Prosperi non possa minimamente essere inficiata da questa exploitante fictionizzazione del Mondo movie (così come quella di giornalista coi coglioni di Jacopetti, al di là dei soliti facili -ismi).
Il mondo movie è uno dei generi che devono essere valutati solo ed esclusivamente in simbiosi con i propri spettatori.
La testimonianza è straordinaria e ci sta tutta, però non parlerei di altarini veri e propri.

Guarda tu non hai pienamente ragione, qualcosa di più.
L’arte di prosperi va riscoperta, il suo modo di fare documentari venne imitato dagli stessi delatori che su paese sera ( uno ad esempio ) lo accusavano di fascistissimo ( lui, che era stato partigiano bianco ? ) .
Io penso che se lui ammettesse queste cose, forse nn si scandaluizzerebbe nessuno. Il film nn fù a nome suo, di certo una mano ce la mise… ma dico io, mica mi aspettavo un comportamento da monaco da Prospero.
Secondo me nn farebbe nessuno scandalo ammettere… di certo, altarini, non altarini… Bho…In Africa Addio Prosperi ha rischiato la pellaccia… mica Formia!

Piano con le santificazioni, ultimamente vanno troppo di moda; per meglio scandagliare il passato suggerisco di raccogliere più testimonianze e non quella di un solo individuo, perché finirebbe suo malgrado per indorarsi la pillola…
Africa addio fu girato all’alba e al tramonto per evitare la dura luce africana; il resto del tempo i nostri lo passavano nelle piscine dei migliori alberghi!
Pitt

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Difatti sia Jacopetti che Prosperi non hanno mai detto che il famoso sensazionalismo non era nelle loro intenzioni, se no l’idea stessa di proiettare un documentario su grande schermo non avrebbe avuto molto senso. Il problema (x i due registi, non per gran parte del pubblico) semmai si è verificato quando, sulla spinta di Mondo Cane sono nati tutti gli epigoni estremi come appunto è questo Ultime grida dalla savana (e prima ancora tutti i vari Mondo pazzo, mondo balordo ecc…). Alla fine si è arrivati a un punto tale di estremizzazione che la scelta di girare in Ciociaria, spacciandola per chissà quale esotico luogo, era appunto dettata dalla coerenza “cinematografica” del racconto. La libertà di mostrare certe scene negli anni '80 (ricordando col sorriso sulle labbra i seni sfocati di Mondo cane n.2) si è rivelata un’arma a doppio taglio, poichè ha svelato il trucco. Da qui i famosi spernacchiamenti di scene finte come quella dei leoni in questo film o quella del coccodrillo in “Nudo e crudele”. Fino ad arrivare a veri e propri (Im)mondo movie come i Mondo cane degli anni '80 (quelli di Massi e Crisanti).
Insomma se Mondo Cane scioccava seriamente perchè colpiva lo strato socioculturale, Ultime grida e altri possono solo spartirsi ammiratori (che non eleggeranno mai questi film a perle autoriali) e detrattori senza pietà.

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