Ultime Grida Dalla Savana (Antonio Climati, 1975)

ultime grida l’ho qui, nel dvd giapponese, e lo devo ancora vedere completamente (ho però già visto la scena del turista sbranato dal leone…)

FILM COMPLETO

il dvd giapponese ha l’audio italiano, qualità complessivamente sufficiente. ci sono però un paio di censure ottiche sui genitali.

La qualità video è discreta, anche se in 4:3, sull’audio ti do risposta questa sera a casa, in una scorsa veloce che gli ho dato mi pare di aver visto solo l’inglese.
I genitali oscurati sono solo quelli dei bianchi, quelli dei neri no…chissà perché…è una cosa che avevo notato anch’io

Dunque…rieccomi a casa…(dopo ore di ufficio :x )

La label del dvd made in Japan che ho è la Panorama:

questo è il menu iniziale:

e questo è un fotogramma catturato:

Confermo: ho solo l’audio inglese, e come extra c’è solamente un trailer, questo in lingua italiana

Il mio dvd giapponese è dalla Pioneer ed ha la traccia italiana. Non sapevo che ne esistesse un’altra edizione.

ecco spiegato l’arcano… son tornato a casa dall’ufficio con un dubbio atroce… :slight_smile: buono a sapersi, ma ormai credo che il Pioneer sia quasi introvabile, o no?

[quote=“Caltiki”]

ultime grida l’ho qui, nel dvd giapponese[/quote]

Qualità? Ha l’Italiano? Extra?

Ho rivisto l’altra sera la drammatica sequenza del povero turista Pitt Doenitz, sbranato da leoni durante un safari fotografico: pace all’anima sua, per carità, ma finire in quel modo è proprio da “fessi”…

Per chi non avesse visto il film: questo poveraccio apre la portiera della jeep e scende per filmare da vicino un leone intento a mangiarsi una preda. All’improvviso, da dietro, gli balza sulle spalle una leonessa, che in men che non si dica lo sbrana. Et voilà, Doenitz in men che non si dica scompare, divorato da tre-quattro leoni contemporaneamente, mentre la famigliola sulla jeep impazzisce dal terrore e un altro, su altra jeep, riprende il tutto.

Io ancora non ho trovato in giro questo filmato, ma altrove si sussurra che possa trattarsi di un falso…riporto:

Reasons:

  1. Start with the filmmaker, who has made other fakes in the past.
  2. Look at the names of the “characters” in this little scene. The victim’s first name is spelled Pit and Pitt in different credits, and: Durnet, Dernitsch, and Dernitz.
    As a (non-native) Dutch speaker, I can tell you the name Pit and Pitt aren’t normal. Nor are any of the versions of the last name (although Doenitz is known
    as the Nazi officer).
  3. More on names. The park is called “Wallassee” and sometimes it’s claimed to be in Angola, sometimes in Namibia.
    Well, as far as I can see, the only “Wallassee” known to man is a neighborhood in the British city of Liverpool(?).
    Anyhow, nothing resembling that name is on lists of parks in Angola or Namibia.
  4. More on names: The names of his wife and apparently kids are also given, at least in some versions: Carol (wife) and Graham and Kim. Why do none of the family’s names recur anywhere else on the Internet except for in this film in its many incarnations?
  5. The internal inconsistencies and logic suggesting the film is bogus are there for all to see.
    Logic includes:
    a) why would anybody keep filming an attack AND cutting away to the victim’s families?
    Either one is strange, but both together are crazy. Unless you consider cinematic motives.
    b) you never actually see clearly the man being bitten _ but lots of shots of lions eating meat of which the origin is unclear.
    c) lions don’t attack that way.
    d) the wife’s acting in the opening scene is melodramatic, cartoonesque. Unless you consider cinematic motives.
    e) it’s awfully convenient that the cavalry arrives just a little too late, from the one angle where they can ride right up to the scene of the slaughter. Unless you consider cinematic motives.
    f) why does the lioness grab the camera when being scared off? Surely she’d take a leg instead. If you consider cinematic motives, you might think they were playing around filming shots for a long time and happened to get that cute one. It was too irresistable to use as a “fitting end” to this moral lesson.
    g) Why does nobody have guns on an African safari in 1970s? Notably the black man with the yellow shirt, who is presumably a guide.
    h) Why does everything take place just in front of an unmanned jeep? Where are the people who were in the jeep? I recommend watching that jeep for general placement problems.
    Internal inconsistencies include:
    a) the white man in the yellow shirt changes sides of his car halfway through
    b) camera angles don’t match up. And there are a lot more of them than you would expect from two or even three cameras on a single event.
    c) the supposed “last shot” made by the victim is low and constant. This is clearly NOT shot by a man who is in motion, walking and crouching, as when he is tackled by the lion. If the voiceover/filmmaker is being misleading about that _ okay, OBVIOUSLY lying about it _ why believe the rest? To me, this is the clincher.
    d) the film is cut or obscured a moment before the attack begins. Highly suspicious.
    e) the “Wife” is wearing a black shirt at the start and a brown shirt at the finish.
    f) other people in the cars in the various shots don’t match up. Watch it yourself carefully for many details. Just to name one, the guy with the khaki shirt and khaki hat changes to a blue shirt at the end. Who is the black-haired girl in the blue shirt near the end?
    Why is there yet another woman on hand to help the grief-stricken “wife” into the car at the end? Why did the filmer start filming her again in her moment of grief? It’s all too far-fetched unless you consider cinematic motives…
    g) whatever the big thing (an elephant’s leg? a log?) that is to the right of the lioness in the “victim’s film”, it disappears in later shots.
    h) the lions feasting on the corpse/mannequin are too far to the left in the “munching” scenes_ they were directly in front of the unmanned jeep when they are scattered by the arriving jeep. There are lots of these “placement” problems if you watch carefully.
    i) I would add that the corspe is shown being torn apart in some scenes, but pretty much whole when the calvary arrives.

Grazie Renato. Leggendo questa puntigliosa analisi sono giunto alla conclusione che trattasi di mix tra finzione e realtà. In effetti il turista che scende dalla jeep ha i capelli neri, mentre quello divorato li ha sul biondiccio.
Ho uploadato, dopo un lavoraccio con software vari, il filmato in questione, in lingua italiana, tratto dal dvd giapponese…quindi a voi il giudizio, ditemi la vostra!

http://www.uploading.com/files/58X0PZV1/Doentiz.avi.html

a me ha sempre puzzato di fake lontano mille miglia

sono evidentemente leoni addomesticati -o più presumibilmente narcotizzati- che stanno giocherellando. l’attacco della leonessa è un piccolo balzo moderato, reso drammatico dallo scuotersi epilettico della cinepresa (dal 56° secondo a 1 min). un attacco vero e proprio sarebbe molto più veloce e repentino. un attacco così cauto e nessuno dei familiari lo ha almeno avvertito? essù!

se una leonessa sfodera una zampata per attaccare, non lo fa così blandamente come si vede e i risultati sono corpo istantaneamente dilaniato o arti semistaccati al volo. ho un tigrato che quando graffia per giocare mi lascia sbreghi che manco le gilette. figuriamoci cosa combina un leone se attacca.

abbastanza sospetto anche il fatto che lui non faccia il benchemino sforzo per rimettersi in piedi, e che in alcuni momenti l’attacco sia della sola leonessa e in altri -dopo stacchi arbitrari- di 3 leoni, per poi tornare a lei sola, e via così

ma la prova del nove definitiva la si ottiene con dei fermo immagine al minuto 1,19" e 1 e 21": da notare che la leonessa non sta sfoderando gli artigli. e anche i morsi lungo tutto l’attacco sono troppo contenuti e niente affatto aggressivi o profondi.

strano anche (da 1.50 a 1.57) che dopo i morsi i leoni non abbiano muso né zanne imbrattati di sangue…si suppone anche che una bestia che ti dilania provochi emorragie irrefrenabili, e lungo tutta la scena di emoglobina se ne vede pochina. la carne che mangiano verso la fine è
a)palesemente scarto di macelleria, crudo
b)facendo un fermo immagine si vede che è poggiata sopra il figurante

la mia opinione è che si tratti di un domatore con le sue fidate bestiole.

infine, perché una leonessa dovrebbe portar via la cinepresa e come hanno fatto a recuperarla? siamo sempre lì: è ammaestrata.

climati e morra, non meno dei castiglioni, sono solo abili bari a poker

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Non sono un esperto ma mi sembra un filmato fintissimo. Addirittura ad un certo punto l’operatore stringe sul volto di una bambina che piange…basterebbe questo a definire la falsità del filmato, ma del resto non si sa mai…comunque vedendo la leonessa che salta sull’uomo all’inizio, sembra di rivedere certe scene del circo. Insomma una specie di gioco, che ovviamente può sostenere solo un professionista abituato a relazionarsi con certe bestie

però quella testa bionda, mentre i leoni pasteggiano…boh, non so quanto sia un manichino.
Proprio escludete qualche insert veritiero? eliminate il contorno e focalizzate sul pasto dei leoni.
Mah, magari avete ragione tutti quanti: l’unico allocco son stato io. Ah, l’ingenuità… :D.

Ecco, quello è l’unico punto in cui si può avere qualche dubbio…intanto lì i leoni non stanno giocando di certo -vedi la reazione che uno di loro ha quando si avvicina un altro per aggiungersi al pasto…però se uno avesse un filmato del genere, VERO e lo impastrocchiasse col resto del materiale sarebbe proprio un pisquano di prima categoria…

Il filmato, vero o falso che sia, compare anche nella classifica delle scene migliori dei mondo(ovvero più violente e impressionanti) in Immondo Videozine…

Andrea: lo vidi all’esordio al Cine, pochi giorni prima dall’apertura dell’anno scolastico che mio vedeva in Quarta Ginnasio nonostante non avessi ancora i quattordici anni previsti per la visione, con Sala gremita e ricordi indelebili ancor oggi tra i miei coetanei ed over…
…è un bel film forse con molta finzione, il cinema è sempre Finzione, ma è molto valido per cui spero in un dvd migliore (in Italia) di quelli postati sino ad ora…:wave:

Tagliamo la testa al toro: il manichino “sbranato” fu uno dei primi lavori di Rambaldi e - questa è favolosa - il proprietario della tenuta africana dove fu realizzata la scena, diverso tempo dopo, fu realmente azzannato al collo da una pantera (o da qualche fiera simile) che teneva al guinzaglio; riferito da un testimone oculare che non ha nulla a che vedere con Ultime grida, e che lo accompagnò al più vicino ospedale in preda a una emorragia spaventosa…
Pitt

questo comprova quanto sostenevo qualche post addietro: se un bestione simile ti azzanna o ti elargisce una zampata con intento offensivo o difensivo, son fiotti, mica quelle due macchiette di amarena che si vedono là…

consiglio ai redattori di Immondo magazine di dare una attenta occhiatina a death scenes 2, executions o true gore, e scatta immediato il ravvedimento…:wink:

è possibile sapere la fonte di questa succulenta rivelazione? che io ricordi non veniva menzionata nemmeno nel pedantissimo killing for culture

Suvvia… ma ti pare che io sia qui a rilanciare le “rivelazioni” di Kerekes e Slater sui mondo italiani? Ti pare che i due simpatici studiosi possano venirci a raccontare aneddoti sul nostro cinema? Avranno visto molte videocassette, quello sì… ma in ogni caso reputo il loro libro la cosa migliore mai scritta fino ad ora sull’argomento, soprattutto per quel che riguarda i mondo esteri. Fino ad ora.
Pitt

Vediamo se c’è qualcuno veramente preparato: che differenza c’è tra La grande caccia e Ultime grida? Non lo chiedo con supponenza, vorrei approfondire anch’io questa mutazione oscura di cui ho vaghe notizie, per altro contrastanti, riferite dagli autori…
Pitt

infatti mai detto questo. e anzi torno a chiederti la fonte della rivelazione rambaldiana, che mi incuriosisce assaje…

forse dirò una corbelleria, ma credo proprio nessuna eccetto il titolo…