V/H/S (Autori vari, 2012)


http://www.imdb.com/title/tt2105044/

L’ho visto (e comprato) senza saperne nulla. Sapevo solo che un mio amico l’aveva visto allo scorso Frightfest di Londra e mi aveva detto che a tratti faceva paura così mi sono fidato.

Non sapevo neanche di che genere si trattasse e con mia grande sorpresa ho scoperto che era un POV a episodi.

La cornice è semplice: ci sono dei balordi che di professione aggrediscono le ragazze per tirar fuori le loro tette, filmarle e poi scappare via. Per questo lavoretto prendono 50 dollari a video. Un giorno viene chiesto loro di andare in una casa a recuperare una non ben precisata VHS. Una volta che arrivano lì trovano un cadavere e si mettono a cercare la cassetta.
I 5 episodi che compongono il film sono 5 cassette che i ragazzi guardano nella casa.

Il primo è assolutamente il migliore, davvero molto molto molto bello. Si chiama “Amateur Night” ed è diretto da David Bruckner, quello di “The Signal” (che non mi piacque quasi per nulla).
Davvero bello, funziona alla grande anche perché c’è una protagonista bravissima con uno sguardo che fa realmente paura.
Il POV qui è dato da una microcamera nascosta negli occhiali di uno protagonisti. La storia è quella di due amici che vanno in un bar a rimorchiare e pensano poi di filmare quello che accadrà in hotel.
Molto bello, lo ripeto, sicuramente l’episodio migliore, terrificante e ben fatto.

Anche il secondo episodio non è male. Si chiama “Second Honeymoon” ed è diretto da Ti West (quello di “Innkeepers” e “House Of The Devil”) che ancora non ho capito se è uno bravo davvero o se è un miracolato.
Il suo episodio però è decisamente buono, molto morboso e con una scena da applausi, una sorpresa non banale e tremendamente inquietante. È la storia di una coppia che parte per un viaggio insieme e filma tutto con la propria videocamera. Una notte in hotel qualcuno bussa alla porta, è una ragazza che vorrebbe un passaggio per il giorno dopo.

Il terzo episodio purtroppo abbassa notevolmente il livello generale. Si chiama “Tuesday the 17th” ed è chiaramente una specie di omaggio alla saga di Venerdi 13. Diretto da Glenn McQuaid (quello del non riuscitissimo “I Sell The Dead”) è poco divertente e poco spaventoso. Troppi effetti digitali e una storia un po’ confusionaria. Peccato.

Il quarto capitolo poteva essere una bomba e invece viene inesorabilmente massacrato dai due protagonisti (due cani che più cani non si può) e da alcune assurdità della sceneggiatura. È un vero peccato perché poteva essere molto bello, la storia poteva fare paurissima.
Si chiama “The Sick Thing That Happened to Emily When She Was Younger” ed è diretto da tale Joe Swanberg (mai sentito prima). Tutto realizzato con Skype è la storia di una ragazza con qualche problema che chiama il suo fidanzato per fargli sentire gli strani rumori che sente nel suo appartamento. Si vede tutto tramite Skype, quindi la finestra grande con la ragazza e quella più piccola col ragazzo. Poteva essere davvero bello ma gli attori vanificano tutto. Un paio di brividi ci sono (e il finale è pure decisamente malato) ma si sarebbe potuto (e dovuto) fare molto meglio. Una delle assurdità è che quando la ragazza va in giro per la casa col portatile per far vedere al fidanzato cosa succede non accende mai la luce. Vabbeh…

Il quinto episodio poteva essere divertente ma alla fine ci sono così tanti effetti digitali che l’effetto “reale” va a farsi friggere. Si chiama “10/31/98” ed è diretto da un collettivo che si fa chiamare Radio Silence. È la storia di un gruppo di ragazzi che vanno in una casa convinti di trovare una festa di Halloween e invece sbagliano casa e si trovano davanti a una specie di omicidio/esorcismo. Nulla di che, i troppi effetti digitali lo affossano senza pietà e anche gli attori non sono proprio il top.

Insomma, un’antologia simpatica che parte molto bene ma che poi non mantiene il livello qualitativo sperato.
È già in lavorazione un seguito.

Il dvd UK è buono (esiste anche il blu ray ma non ha molto senso, secondo me. Questo film funziona meglio quanto più lo-fi possibile) e ha pure qualche extra (inutile ed irritante, a dire il vero, ma vabbeh… costava poco).