Black Mirror (C. Brooker, 2011- )

Questa sesta stagione mi ha lasciato un po’ perplesso, per usare un eufemismo.
Arriva ben quattro anni dopo la deludente (per me) quinta e uno pensa che in quattro anni ne avranno avuto di tempo per pensare, ideare, scrivere, limare idee e invece mi è sembrata proprio carente a livello di scrittura.
Su 5 episodi almeno 3 sembrano non appartenere neanche alla serie, ma non è nemmeno questo il problema maggiore.

  • Nel primo episodio, “Joan is Awful”, la protagonista scopre su Streamberry (piattaforma clone di Netflix) una serie tv che mostra la sua vita praticamente in tempo reale - e anche i suoi segreti - mandando a monte la sua vita sentimentale e facendole perdere il lavoro.
    L’idea poteva anche essere anche valida, ma manca di verve, di cattiveria.
    Alla fine è praticamente una commediola.

  • Nel secondo, “Loch Henry”, siamo dalle parti del thriller/mistery con una giovane coppia che decide di girare un documentario su un inquietate fatto di cronaca avvenuto in un piccolo villaggio molti anni prima.
    Anche qui c’è il riferimento a Streamberry/Netflix e ai docu-film su fatti di cronaca nera.
    Spero non volessero fare della satira, perché non gli è riuscita per niente.
    L’episodio per me è anche gradevole, ma mi è sembrato più da “V/H/S” che da “Black Mirror”.

  • Nel terzo, “Beyond the sea”, due astronauti sono impegnati in una missione nello spazio lunga anni, e nel frattempo sono sostituiti sulla terra da due repliche/androidi nelle quali trasferiscono le loro coscienze.
    Questo dovrebbe essere l’episodio greve e profondo ma a me è sembrato di una banalità estrema, prevedibile, e peraltro lunghissimo.

  • Il quarto, “Mazey Day”, temo di non averlo capito.
    Cioè, temo di non aver capito cosa abbia a che fare con “Black Mirror”, e cosa dovrebbe rappresentare, significare.
    È una storiella che si rifà all’horror più classico.
    Episodio addirittura più inutile più che brutto – e bello non è - credo il più inutile di tutta la serie. Ma, ripeto, probabilmente non l’ho capito io.

  • Infine, “Demon 79”.
    Credo sia quello che mi è piaciuto di più; anche se è un altro episodio che non sembra molto da “Black Mirror”.
    La storia è molto simile a quella del film “Knock at the cabin”, ma comunque l’ho trovato piacevole, un po’ sopra le righe, soprattutto grazie al demone.
    Niente di eccezionale, eh, ma mi ha divertito.

Mi spiace dirlo, ho amato questa serie, ma sembra peggiorare stagione dopo stagione.
Comunque in giro ho letto anche recensioni positive, quindi fate conto che io non abbia scritto niente.

2 Mi Piace