Viaggio ai confini dell'eros (Bruno Mattei, 200?)

Memore dei successi dei suoi mondo movies incentrati sulla tematica del sesso morboso (Sexual Aberration, Sesso perverso mondo violento, Notti porno nel mondo, Emanuelle e le porno notti nel mondo n°2…) Bruno Mattei, con lo pseudonimo di Pierre Le Blanc (erroneamente accreditato sulla fascetta del dvd come Pierre Le Blance - questo ad indicare la cialtroneria del progetto nel suo complesso) gioca la carta che mai ti aspetteresti, tirando fuori un sexy documentario totalmente fuori tempo massimo.

In un’epoca in cui ormai la pornografia è massificata e fruibile da chiunque con pochi clic, davvero viene da domandarsi a cosa possa servire un film di questo genere, che avrebbe come obiettivo dichiarato quello di offrire degli spaccati su realtà sessuali pruriginose che altrimenti resterebbero ignote all’uomo della strada.

Vengono raccontati i night club, gli scambisti, le squillo, le dark room, le spy cam, i feticisti dei piedi e simili tematiche. Un simpatico narratore, con farlocco accento italoamericano alla Dan Peterson, commenta con supercazzole tra il sociologico e lo pseudo-scientifico una serie di immagini “hot” che vengono propinate allo spettatore. La provenienza dei materiali video è eterogenea: una parte è costituita da un riciclo di sequenze erotiche estrapolate da precedenti film di Mattei (ho riconosciuto Privé e Snuff killer), un’altra parte è composta da filmati scaricati da internet.
Ma ecco che arriva la proverbiale doccia fredda: tutti i filmati sono strabordanti di censure ottiche estremamente invasive, che talvolta si limitano a mascherare le zone pubiche ed i volti delle persone ritratte, talvolta (spesso) si risolvono in filtri applicati a tutto lo schermo, che ci fanno vedere l’azione come se si svolgesse dietro un vetro smerigliato, col risultato di non far capire proprio niente di quello che succede. Così si finisce per guardare interi minuti di sequenze nelle quali si individuano solo delle macchie di colore che si muovono per lo schermo, intuendo a malapena ciò che stanno facendo le persone in scena. Più noioso di un esperimento di videoarte mal riuscito!!!

Ma insomma, se in un film così censurate ogni fregna ed ogni fondoschiena, che motivo ho di guardarmelo?!?!

Un’operazione commerciale suicida, in ritardo di almeno 20 anni dagli ultimi epigoni del genere cinematografico in questione, in cui le sequenze censurate sono la totalità di quelle mostrate… Ma che ve lo dico a fare!

Il film fu distribuito in dvd da 30 Holding (ex Millennium Storm), insieme all’altra docu-ciofeca realizzata negli stessi anni da Mattei Cannibali leggenda o realtà. E in effetti produttore risulta in entrambe i casi il prode Giovanni Paolucci.

Per chi volesse farsi davvero del male, il film è visionabile gratuitamente su chili:

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