finalmente sto poveretto ce l’ha fatta ad andarsene da questo mondo a cui non apparteneva più, chiuso dentro una scatola in cui non ci poteva stare più dentro, vivo contro la sua volontà solo per mantenere limpida la coscienza e la morale degli altri in buona salute, non certo la sua che era già a posto da tempo
il tipo che l’ha aiutato ad andarsene pressochè inevitabilmente adesso subirà un processo, spero non vada in galera per il solo fatto che da essere umano ha avuto il coraggio di servire un altro essere umano
Non solo ovviamente mi auguro anch’io che non vada in galera,ma che tutto il can-can sorto intorno a Welby(che voleva semplicemente porre fine CON DIGNITA’ E UMANITA’ alle proprie sofferenze)buonanima,abbia come conseguenza la creazione di un’adeguata e giusta legge sull’eutanasia in Italia. E amen.
Il medico che ha praticato l’eutanasia a Welby, in primis sarà espulso dal così detto “ordine dei medici”, poi, subito dopo o contestualmente, sarà incriminato dalla magistratura. Questa è la prassi consolidata in casi di questo genere.
Cioè il Medioevo ritorna… Che assurdità. Riposi in pace Welby, anche se non l’ho conosciuto personalmente gli ho voluto bene, e mi auguro che la sua battaglia sarà presto vinta anche in Italia.
Non sono d’accordo: la legge italiana è quella che è in materia, si tratta di un atto dovuto. Quel che non funziona è il rifiuto annoso di colmare tale vuoto legislativo, per il semplice fatto che nessuno osa contrariare il Vaticano. I giudici hanno il dovere di applicare la legge, e ora come ora l’eutanasia è un reato in Italia. Ma forse il gesto coraggioso di quel medico cambierà qualcosa; e se anche non si legifererà in merito, almeno si scuoteranno le coscienze.
Almeno adesso non soffre più.
Anche io sono favorevole all’interruzione delle cure quando ormai la situazione è irreversibile e si soffrirebbe solo. E quelli che condannano e accusano non hanno capito un cazzo. Tutti bravi a fare la filosofia quando quello che ormai non guarisce più e soffrirà e basta è un altro. Tutti bravi a fare i froci col culo degli altri.
La “Persona Umana” è l’unico essere in grado di poter cercare il significato di sé e della verità.
In casi in cui è la stessa “vittima” ad impolrare la cessazione della prorpria sofferenza,accontantarla è il minimo che uno stato civile possa fare.
E’ retorico e banale ribadirlo ma allo stesso tempo è necessario auspicare che il caso “Welby” rimanga nella memoria collettiva della nostra società.
Riposi in Pace Welby, chissà cosa avrà pensato e provato in quegli ultimi attimi di “liberazione”…addio Piergiorgio e speriamo che tutta la tua sofferenza e la tua voglia di lottare non rimanga inutile ma apra nuove speranze per chi come te non tollera di perdere la propria digità di Essere Umano
Sono assolutamente CONTRO l’eutanasia.
Un essere umano E’ un essere umano sempre, da quando lo spermatozoo entra nell’ovulo a quando la morte lo accoglie fra le sue braccia.
Se, e dico se, Dio onnipotente ci ha dato un’anima immortale nessuno deve arrogarsi il diritto di compiere un gesto così stupido.
Il dolore, come forma di sofferenza sia singola che comune, diretto o riflesso è un catalizzatore di merito, e, senza entrare troppo nel dettaglio, e anche per non sembrare invasato, chi lo prova aquisisce diritto alla vicinanza con Dio.
Ma sono solo concezioni e teorie, che, a chi non ha avuto il dono della fede, lasciano un po il tempo che trovano.
Consiglio cmq la lettura di un classico di S.Tommaso D’Acquino; Delle sostanze separate.
Parla dell’anima.
a welby sono stati negati i funerali religiosi che notoriamente non si negano neanche ai suicidi
neanche tantomeno lo hanno negato a pinochet lampante esempio di rettitudine cristiana
e il vicariato di roma che ha negato i funerali a welby è lo stesso che ha invece concesso la sepoltura tra vescovi e cardinali nella cripta di non so quale cattedrale romana a quell’altro stinco di santo di renatino de pedis, fondatore e capo della banda della magliana
vai a essere cattolico poi e a praticare dogmi e cerimonie di quelli che pontificano in nome di dio, ci vuole veramente un bel fegato
Sono in totale subbuglio.
Si vede che non sapete neanche di cosa state parlando.
Pazienza.
Ricordo solo a chi lo vuol sapere che quando Gesù Cristo disse ai suoi apostoli “vi prendo così come siete” intendeva proprio nel senso letterale del termine, non ha fornito loro una sorta di scudo santificatore contro tutte le loro debolezze umane, sennò sai che figata, tutti santi in questo mondo marcio, ognuno che decide di abbracciare Dio, Tac! Santificato di botto, mai più errori, niente, scevro dal peccato totalmente.
Maddai…discorsi proprio da bar di periferia fra vecchiacci rincoglioniti rubizzi e avvinazzati.
Personalmente sono rimasto abbastanza infastidito dalle settimane di discussioni mediatiche sul caso in questione. Non perche’ io consideri il tema un tabù, tutt’altro, ma semplicemente perche’ sono convinto che ognuno debba poter fare del proprio corpo ciò che meglio crede, al limite anche “terminarlo”, nella misura in cui ciò non nuoce attivamente al prossimo. Quindi, dando io per scontato questo concetto, trovo che il pubblico dibattito delle ultime settimane sia superfluo. Se io, in futuro, decidessi di farla finita, per qualsiasi motivo, accetterei sicuramente i tentativi dei miei cari di farmi desistere dal gesto, ma non accetterei per nulla imposizioni da parte di estranei. Dopotutto, chi sono Pinco o Pallino (fossero anche onorevoli o monsignori) per decidere del mio corpo? Se agentespeciale o qualsiasi altro cattolico credono nei principii espressi da agentespeciale, benissimo: li rispetto nella misura in cui li tengono per sé stessi e li applicano al loro corpo, non al mio!
Il problema non è neanche decidere del proprio corpo, io personalmente non permetterei a un suicida di portare a buon fine i suoi propositi. Ma ha senso parlare di suicidio nel caso di W? Tecnicamente ha fatto la propria scelta fra una morte dolorosa e una indolore, come si fa a biasimarlo per questo? Io ho sentito telepredicatori concionare sull’abitudine spartana di gettare i bambini deformi dalla rupe, ma in nome di Dio cosa c’entra?!? Sono cattolico anch’io, e in queste settimana di cazzate clericali ne ho sentite così tante da bastarmi per i prossimi 5 anni. Negano i funerali religiosi a W. poichè lo considerano suicida; ma il Rabbì non diceva di essere venuto per gli ammalati e non per i sani? Dal punto di vista di un credente W avrebbe bisogno delle nostre preghiere più di una persona morta in grazia di Dio, visto che molti ritengono il suicidio un peccato mortale (ma io non credo che se esiste l’Onnipotente possa riservare a un poveraccio come W un inferno peggiore di quello che ha trascorso in terra); invece i bravi cattolici gliele negano, fottendosene altamente di ciò che accadrà alla sua anima. Bravi.
Il problema è che c’è chi è convinto di poter disporre del Suo corpo come vuole.
Ma non è così.
Nel trattato sulle sostanze separate (cioè l’anima) si fa un chiaro riferimento all’impossibilità tecnica di poter disporre del proprio corpo proprio perchè non si è in grado di conoscere i meccanismi che lo legano all’anima.
Io non voglio ne convincere ne forzare nessuno, dico solo come la penso Io.
E a riprova di ciò, questo topic non l’ho aperto io proprio perchè non mi interessa assolutamente, seppur non condividendola, l’opinione comune di poter fare col proprio corpo quel che si vuole.
Ma non è così, mi spiace.