Zelyonyy slonik - The Green Elephant (Svetalana Baskova, 1999)

Tenuto fede all’impegno preso e visto stasera (ammetto con un po’ di fatica).

La prima cosa che credo si debba dire è che di sicuro del film si è scritto e parlato così tanto perché (a quanto ho capito leggendo wikipedia) è diventato una sorta di meme agli albori di internet, un po’ alla stregua di 2 girls 1 cup. Un passaparola virale tipico di quando ancora internet non era regolamentato e non era chiaro quale fosse il limite del fruibile sulla rete, quando c’era il liberi tutti e a chiunque poteva capitare di aprire la casella di posta elettronica e trovarsi davanti a tradimento le due figone mangiamerda (tanto per dirne una). Contenuti estremi che in origine erano pensati per tutt’altro pubblico (molto più settoriale e di nicchia) e che spiazzavano e destabilizzavano il fruitore medio della rete, che reagiva con sgomento e sbigottimento ma che divertito si affrettava a rigirarlo agli amici per fare anche a loro lo scherzetto che era stato fatto a lui.

E così probabilmente questo Green elephant se lo sono visto milioni di persone dando le interpretazioni più varie e disparate, in fondo è semplice trovare migliaia di significati ad un film sperimentale che utilizza immagini così estreme facendole passare per un simbolismo esasperato. A volte il messaggio è semplice e dozzinale, a volte le metafore sono criptiche e pertanto interpretabili un po’ come si vuole; spesso però secondo me il messaggio non c’è proprio e prevale un gusto visivo per l’eccesso e una poetica dell’estremo e del degrado.
Potremmo forse definirlo una sorta di incrocio tra un Vase de noces e un cortometraggio avanguardistico di Consuelo Giorgi, dove il tentativo di far passare il tutto per un’operazione autoriale si rivela però in fondo un autoreferenziale mettere in mostra la trasgressione e l’eccesso fine a sé stessi.

  • Contiene una critica alla mentalità sovietica e alla coazione acritica cui in generale sono sottoposti i soldati?
    Senza dubbio!
  • Ci voleva un tripudio di merda, budella e sesso omosessuale simulato per dirci che nell’esercito bisogna obbedire ciecamente agli ordini e l’uomo rischia di venire spersonalizzato e perdere la propria razionalità?
    Non per forza!
  • L’hai trovato originale?
    In realtà già più di 25 anni prima John Waters aveva fatto mangiare la merda a Divine, e già allora mi sembrò superfluo e fine a sé stesso; l’atto homosex a tradimento (e non simulato) l’aveva già inserito SS Sunda in Last day of Macho Mask e lo sbudellamento è un must fin dai tempi di Antropophagus…
  • L’originalità sta nel mischiarli tutti insieme?
    Mah…
  • Mi ha divertito vedere quelle scene esagerate e disgustose?
    Non molto in realtà!
  • Almeno hanno una carica visionaria?
    Quelle della merda sicuramente no, quelle finali dello squartamento e del sangue invece si.
  • E tutto il resto?
    Alla lunga era ripetitivo e noiosetto veder due squinternati che sproloquiavano in continuazione chiusi dentro ad una stanzetta; devo ammettere però che in certi frangenti mi ha fatto ridere.

In definitiva: @SWAT , ma che cazzo di film mi hai fatto vedere?!?!

PS: qui una sorta di sito ufficiale dell’epoca: . зеленый слоник .

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