13 Beloved (Chookiat Sakveerakul, 2006)

Conosciuto anche come “13: Game of Death” questo film thailandese ha avuto nel 2014 un remake a stelle e strisce.

È la storia di un uomo con problemi economici che si trova coinvolto in una sorta di gioco dove deve superare 13 prove via via più difficili, dure e degradanti per vincere una grossa somma finale.

Senza voler entrare nel solito discorso se sia migliore il remake o l’originale, posso dire che avere visto uno dei due non pregiudica la visione dell’altro, dato che ci sono differenze significative.
Diversa è la situazione familiare del protagonista, diverse alcune prove; a questo proposito nell’originale possiamo vederne una che per una volta gli americani hanno fatto bene a eliminare – non ve la scrivo neanche sotto spoiler ma direttamente in lingua thai: เขาต้องกินขี้.
Inoltre, rispetto alla versione USA, qui in più di un’occasione si cerca la soluzione umoristica e non senza successo.

Ma la differenza principale, e che rende questo film migliore rispetto al remake, è il finale decisamente più cattivo.

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Ciao!

E’ quella indicata qui, vero?

Anche quello mi aveva colpito molto, peccato che l’abbiano cambiato.

Ciao!
C.

Sì, esatto.
Ma non è suggerita, non potrebbe essere più esplicita.
Io fortunatamente ho uno stomaco di ferro e quindi non mi ha turbato più di tanto, ma a molti penso che darebbe fastidio.

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favoloso. l’ho visto più volte e vedi caso la scena che mi ricordo sopra ogni altra è la suddetta dibattuta in zona salò-sperrgebeit. mi sono sempre rifiutato di vederne il remake perché quanto a perfidia non lo trovavo assolutamente perfettibile. stessa cosa per il più o meno affine 13 tzameti - evidentemente il 13 porta un gran bene al cinema…

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Ah, allora mi ricordo male, o meglio, ho rimosso! :smiley:

Ciao!
C.

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Vero! :slight_smile: Anche quello gran film!

Ciao!
C.

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Sì, per esplicita intendo che viene mostrata non che non sia finzione scenica.
L’atto non avviene fuori campo, ecco.

Comunque mi spiace ridurre il discorso solo a questa scena, è un buon film che vale la pena vedere anche eventualmente - come ho detto - avendo già visto il remake USA.

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vero. considerare quella scena - che pure quanto a impatto non scherza - parte per il tutto è squalificante. il film picchia duro e basso sia prima che dopo di essa ed è anche più che semplicemente buono.

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Dopo Pasolini… Ad ogni modo ho visto il film ieri sera. Curioso che il protagonista è un mezzosangue tanto che all’inizio lo scambi per un occidentale, ma la cosa non è particolarmente approfondita. C’è qualche buco di logica come la scena dell’ospedale (come facevano a sapere che avrebbe accompagnato all’ospedale quello che aveva pistato fino a un minuto prima), così come il comportamento della famiglia dell’uomo nel pozzo, ma nel complesso si fa seguire anche se forse 13 ‘giochi’ sono un po’ troppi. Rimane un ritratto della società thailandese che fa cadere le braccia per terra.

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credo che davanti a quel che si è disposti a fare per i soldi, thailandia o germania, corea o italia, non faccia questa gran differenza. facendo il paio con 13 tzameti, infatti, ci si sposta in belgio…

Ma siccome in questo caso parliamo di un film thailandese, che mostra uno spaccato della società thailandese, non mi pare che la nazione ne esca proprio molto bene. Che poi anche altrove per soldi si è disposti a fare questo e altro è un altro discorso.

il tema/discorso del film quello è. ed è applicabile a qualsiasi nazionalità.