Alpha (Julia Ducournau, 2025)

Dopo l’ottimo Grave (tra i film di genere più audaci girati in Francia negli ultimi anni) e il pessimo Titane (Palma d’oro a Cannes e scimmiottamento pretenzioso e arrogante di maestri di ben altra caratura), ecco Alpha, la cui scarna trama recita questo su Imdb: “Alpha, una tredicenne problematica, vive con la madre single. Il loro mondo crolla il giorno in cui lei torna da scuola con un tatuaggio sul braccio.”

Lo vedro in settimana ad una proiezione presentata dalla regista e vi daro la mia opinione nei giorni successivi, ansioso di scoprire se il mio giudizio penderà più dal lato del primo :crossed_fingers: o del secondo film della regista.

Nel frattempo, Julia Ducournau è stata intervistata da Konbini per il format Video Club, che offre a figure legate al mondo del cinema la possibilità di presentare alcuni dei film che le hanno maggiormente segnate. In questo caso, si tratta della seconda volta in cui la regista partecipa a questo progetto e mi sorprende come molti addetti ai lavori abbiano una cultura cinematografica ancorata quasi esclusivamente ai grandi classici, con ben poco spazio lasciato a ricerche o scoperte personali. Inoltre, lei tende ad analizzare le opere da una prospettiva sociologica e femminista che, a mio avviso, finisce per sminuire e banalizzare la portata di certi film, una tendenza che mi sembra purtroppo abbastanza diffusa nel sottobosco del cinema francese.

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questo chiarisce quanto divergano i nostri gusti nei post delle classifiche! :smiley:
per me juliessa sempre una garanzia e son circa due mesi che sto aspettando che il film si posi in rete. la sinossi di imdb è abbastanza elusiva e omette il vero fulcro del film: il passaggio dalla carne al titanio, e da quest’ultimo al marmo sotto forma di trasmissione virale. secondo me sarà il suo meno estremo visivamente, ma concettualmente e come impianto narrativo mi aspetto cose egregie.

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Non ho mai colto una vera logica nella filmografia della regista; tuttavia, dato che il suo cinema mi dà l’impressione di essere molto intellettuale, è possibile che segua un disegno di lungo respiro che io, finora, non sono riuscito a percepire.

In ogni caso, non mi è molto chiaro il passaggio dal titanio al marmo… ma forse devo solo aspettare di aver visto il film per capire meglio :smiley:

è presto detto: la madre della ragazza è convinta, a ragion veduta, che il tatuaggio sia veicolo di trasmissione di una malattia che trasforma le persone in blocchi di marmo. pare che a cannes si siano verificati svenimenti e malori vari durante la visione (tsè, dilettanti! :smiley: ), per cui forse mi sbaglio sulla portata visiva e grafica meno estrema…

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Un marasma: é il primo pensiero uscendo dalla proiezione.

C’é di tutto in questo film, che, in realtà, si puo riassumere in un dramma socio-familiare con elementi fantastici: integrazione di immigrati di generazioni diverse, paura del contagio e bullismo, omofobia e sistema scolastico allo sbando (e quello sanitario non se la cava meglio), bagni alla Sex Education e stanze di motel, periferie degradate e discoteche lgbt scatenate, e potrei continuare a lungo :grin:

Ma c’é anche una giovane Mélissa Boros, interprete di Alpha, che tiene in piedi la baracca per tutta la durata del film e si dimostra capace di non eclissarsi neanche davanti alla straordianaria prova attoriale di Tahar Rahim, nei panni di un junkie “posseduto” e rassegnato, brutale e tenero, che mi ricorda il Joker di Joaquin Phoenix perfino in meglio!

Gli effetti speciali a volte bruttarelli a volte riusciti, regalano comunque una scena di “sfaldamento”, che penso sia all’origine degli shocks di Cannes! Se no, é la violenza interpersonale a generare le scene più forti del film, che resta abbastanza duro, ma ben lontano dalla potenza dell’esordio.

Per il gusto dell’aneddoto, all’uscita della sala sono incappato in un Gaspar Noé accigliato ed attorniato da 4 omoni intimidenti, che mi hanno fatto desistere dal domandargli la sua opinione sul film, anche se la curiosità mi é rimasta :smiley:

P.S.: Aneddoto inutile n° 2: dal vivo, Julia Ducournau é incredibilmente alta, sovrastava il resto del cast durante la presentazione!

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quel che scrivi amplifica fiducia e hype che già avevo da regalare in giro. pazientiamo.

io su noè un tentativo di avvicinamento lo avrei azzardato. alla peggio mi avrebbero fermato, ma più di questo non credo.

Sii prudente, rischi di scottarti :grin: Anche l’accoglienza in Francia, dopo quella a Cannes, é stata tutt’altro che entusiasta, mentre i due film precedenti avevano goduto di un’ottima critica sia da parte della stampa che da parte degli spettatori, quest’ultima opera sembra piacere molto meno!

Se no, sono un timido e non mi piace disturbare un regista nel suo tempo libero, soprattutto se non sembra dell’umore adatto. Tendenzialmente invece durante le presentazioni a cui ho assistito, Gaspar Noé é persona affabile e disponibile, nonché un vero appassionato di cinema, il che non guasta!

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correrò il rischio, a juliessa non comando!! poi magari deluderà anche me.