è probabilmente l’opera più brutale feroce barbara inumana del 2023, il che non significa giocoforza che sia perfetta o la più bella o immancabile. quel che il titolo promette (botte da orbi per una vendetta cieca che più letteralmente non si potrebbe) , il film mantiene con gli interessi gonfiatissimi e sorprese extra che ai meno scafati faranno inabissare dentro la poltrona.
si tratta sostanzialmente di un revenge incrociato a triplice mandata, che procede per ellissi ed analessi atte a giustificare tanto di scoppi gratuti. di fondo, lo si può immaginare provando a ibridare il cormack mccarthy più algido cruento e spietato (con il lirismo del milieu sposato a una natura indifferente al peggio, in cui i suoi personaggi sono irrimediabilmente abbandonati e persi) con una sorta di martyrs 2.0 ma senza la spinta mistico-metafisica a dare spiegoni da scientology all’ultimo minuto.
è formalmente un buon prodotto, qua e là anche ottimo (fotograficamente parlando soprattutto, ma anche quanto a f/x siamo su livelli megatonici). è narrativamente che non ci siamo. fin da subito la credibilità di alcune dinamiche narrative (dettagliare sarebbe spoilerare) se ne va gambe all’aria scollandoti logicamente e per conseguenza emotivamente da quel che vedi sin dai primi minuti e non riuscendo quasi più a riacchiapparti. il che considerata la graficità esasperatissima che ti esplode in faccia di minuto in minuto non è tutto sommato neanche un male. il quasi di cui sopra è dovuto a quanto deve restare impronunciabile. diciamo che i più ardimentosi ne vedranno delle brutte.
altra cosa che non va è l’enfasi della colonna sonora, a tutta ridondanza e spesso inopportuna. io personalmente, non l’avrei proprio messa. ma sarebbe stato peccare di sadismo.
fatta la tara su questi due difetti, talvolta non da poco, resta senz’altro una paninoteca dove fare tappa per i più arditi cultori dell’estremo più sfrontato. astenersi cuori stomaci nervi animi poco temprati.