C'era una Volta in America (Sergio Leone, 1984)

In questo sito la figlia di Leone dice “Dopo l’uscita nelle sale, la pellicola così integrale e restaurata, uscirà poi in Dvd il 7 dicembre: qui, però, non sarà doppiata nelle scene inedite che invece verranno sottotitolate”
Cioè intende che al cinema saranno doppiate?

è comunque sicuro al 100% che il doppiaggio sarà quello di Leone così come il montaggio.

qui le scene inedite …

http://www.lastampa.it/2012/10/17/multimedia/spettacoli/c-era-una-volta-l-america-il-trailer-originale-nRv4qVLdnO0xpFBoog77vM/pagina.html

:smiley:

L’intervento di Restauro

Nel primo montaggio di Leone, C’era una volta in America durava più di quattro ore e il regista stesso, con dolore, portò la durata a tre ore e quarantanove minuti. Una durata ancora eccessiva per il produttore Arnon Milchan che, per l’uscita americana del film – nell’estate del 1984 –, lo ridusse ulteriormente a due ore e mezza, eliminando la fondamentale struttura a flash-back e numerose scene importanti. Il risultato fu un mezzo flop ai botteghini USA e il disconoscimento della versione americana da parte di Leone.

Per il nuovo restauro, Warner Bros. Motion Picture Imaging (MPI) ha scansionato il negativo originale di 3 ore e 49 minuti e le immagini sono state digitalmente restaurate in 4K dal laboratorio L’Immagine Ritrovata della Cineteca di Bologna.

La Cineteca di Bologna ha lavorato con la famiglia Leone, storici del cinema, e la troupe originaria (il cosceneggiatore Franco Ferrini, il produttore esecutivo Claudio Mancini, i montatori Patrizia Ceresani e Alessandro Baragli, il montatore del suono Fausto Ancillai) per recuperare e reinserire i 26 minuti di materiali aggiuntivi dove Leone li aveva pensati, utilizzando la sceneggiatura originale e i fotogrammi in testa e in coda delle scene tagliate per identificare esattamente il luogo da cui erano state eliminate.

Gli unici materiali sopravvissuti relativi alle scene tagliate erano positivi mal conservati e conseguentemente la più grande difficoltà nel restauro è stata quella di rendere la qualità delle scene tagliate omogenea con il resto del film.

La durata del nuova versione restaurata è di 4 ore e 15 minuti.

http://ceraunavoltainamerica.it/

In Italia, oltre a Venezia, Sergio Leone gira a Bellagio l’esterno che accompagna Bob De Niro ed Elisabeth McGovern all’ultima notte d’amore in C’era una volta in America

Purtroppo codesta “versione estesa” me la vedrò in casa fra qualche mese, in br, giacchè i GENTILUOMINI di SpaceCinema han messo un solo spettacolo al giorno, alle 19.30! Pessimo orario, per un film di oltre 4 ore…

Eh, dillo a me… almeno due spettacoli potevano gestirli. Invece a Torino lo danno solo intorno alle 20 e devo vedere se gli impegni di domani me lo consentiranno (stasera proprio non riesco). Immagino che la tariffa al solito sarà di 10 euro in quanto “evento”.

almeno da voi c’è, qui Ferrara nisba

Non ci sono sale The Space lì da voi?

Confermo: il biglietto è a 10 euro, ridotti 8.

no c’è solo il cine(ces)star

Non c’e’ nemmeno in Romagna, la sala più vicina è quella di Bologna.
Ad ogni modo io sarò forse tirchio ma questa storia dei 10 euro per “l’evento” non mi va assolutamente giù, la vedo come una bieca operazione “spremiamo gli appassionati”.

Bof, se potessi rivedermelo al cinema nell’edizione restaurata ne spenderei anche 20.

Se l’unico modo per vederlo fosse andare al cinema anch’io ne pagherei volentieri 20 o anche più, ma visto che ne è prevista a breve l’uscita in dvd e bluray… non discuto assolutamente l’importanza del film, eh (lo dimostra gia’ il fatto che sono qui a parlarne sul forum), è solo che non mi sembra lecito far pagare un biglietto maggiorato per proiezioni di film di imminente pubblicazione in home video.

Qualche settimana fa ho visto in sala l’anteprima di “Magical Mistery Tour” dei Beatles ed il biglietto era a prezzo normale; la settimana scorsa ho invece rinunciato al nuovo film dei Led Zeppelin perche’ costava 10 euro (e tanto ho gia’ ordinato il dvd).
Non che 2 euro facciano una gran differenza, certo, ma personalmente la vedo come una questione di principio.

Ricordiamoci una cosa importante, però…
Il film dura 4 ore e quindi in quell’arco di tempo sarebbe possibile proiettare due film di durata più convenzionale.
Per proiettare questo il film i cinema perdono uno spettacolo ad ogni proiezione.
Mi sembra quindi che la cifra chiesta (vista anche l’eccezionalità dell’evento) sia accettabile.

Che si tratti di speculazione non vi è dubbio, però 10 euro li spenderei più volentieri che per una cagata baracconesca in 3D (anche in questo caso ricordo che un tempo i film in 3D costavano quanto gli altri). Comunque ho dovuto rinunciare, solo domenica riuscivo ad andare e l’unico spettacolo era alle 20,10 (ecco una cosa da stigmatizzare, altro che il prezzo del biglietto!); i posti si stavano esaurendo, ne rimanevano solo 25 e la coda era ancora imponente alla cassa (oltretutto in quei casi se sei fortunato a rimediare ancora un biglietto devi accontentarti della prima fila e io odio stare sotto lo schermo). In questo i The Space sono ignobili, altre riproposte come The Blues Brothers e Ritorno al futuro in sale non legate al loro circuito venivano programmate ad orari decenti e a prezzo non maggiorato.

No,per me no. Come dicevo prima, in altri cinema non ti fanno pagare di più per riproporre vecchi film anche di una certa lunghezza; e lo hanno già fatto con Le Iene, chiedere un prezzo maggiorato. Li avrei spesi per spirito cinefilo ma restano dei ladri.

Il problema, per quanto mi riguarda, infatti non era il prezzo, giacchè appunto durando oltre 4 ore, è come se vedessi 2 film (e lunghetti), a 5 euro ciascuno, accettabilissimo quindi. Reputo semmai ignobile il fatto, da parte della catena Space, che da un lato fai una sacrosanta “operazione culturale” recuperando e proponendo un capolavoro assoluto come il film di Leone, e dall’altra penalizzi la maggior parte degli spettatori presentando la suddetta opera in orari improponibili o “difficoltosi”. Vabbè, peggio per loro, vadano affanculo, e tra qualche mese mi prendo il br, amen!

Già con la cappella della versione cut di Reservoir Dogs hanno dimostrato quanto ne capiscano, ve’… oramai quando apprendo che un film restaurato verrà proposto nel circuito The Space piango.

Premesso che non ho per nulla simpatia per i signori del circuito The Space e per tutti i vari boss delle orride multisale che, anzi, vorrei vedere chiuse per far riaprire i cinema che sono stati cannibalizzati col loro avvento, devo dire che mi sembra ingeneroso criticare quest’operazione.

Io non sono andato a vedere questa riedizione del film per vari motivi (sarei dovuto andare a Livorno e poi comunque io, per mia precisa scelta, non vado nei multiplex) ma è un recupero interessantissimo che merita di essere supportato.
Io mi metto anche nei panni di un esercente che riporta nelle sale un film di quasi trent’anni fa e che non è certo il classico film che uno spettatore abituale di un multiplex andrebbe a vedere.

“Ah, ma è un film vecchio!”, “Ah, ma l’hanno dato mille volte in tv”, “4 ore? Che palle, no no…”

Ecco cosa direbbe lo spettatore-tipo di queste sale, quello che arriva lì senza neanche sapere che film proiettano per poi andarne a vedere uno a caso (e non dite che gran parte degli spettatori che vanno in quei cinema non fa così).

Questa è un’operazione per appassionati, per gente tipo noi che ama vedere i film in pellicola, le versioni integrali, le versioni restaurata. A gran parte del pubblico non gliene frega nulla, dai…
Quindi è per questo che dico che va supportata (anche se predico bene e razzolo male perché non sono andato e non andrò a vederlo). Ovviamente non è stata fatta per amore filologico o per far piacere ai cinefili, per i gestori è una mera operazione commerciale, tutto qui.
Però in tempi come questi è già tanto che sia stata fatta quindi per me mi sembra una cosa buona. Il prezzo, ripeto, mi sembra equo se si considera tutta la situazione.
Per quello che riguarda gli orari di programmazione non mi pronuncio anche perché non capisco il problema di andare a vedere un film di 4 ore entrando in sala intorno alle 20.

Se lo dai SOLO alle 20 il problema si crea eccome. Qua a Torino era l’unico cinema che lo aveva in programmazione, indi a quell’ora era ressa per entrare. Capisco che un film di quattro ore sia impossibile da dividere in più momenti della giornata ma almeno due spettacoli - di cui uno pomeridiano - non potevano sforzarsi di programmarli? Hanno fatto così pure con Le Iene, non mi sembra corretto. Il discorso “è vecchio - l’hanno dato in TV” lasciamolo ai tamarri che non sanno cosa vanno a vedere, se al The Space hanno fatto il pienone un motivo ci sarà.

Eh ok, ma avranno fatto il pienone anche perché non c’erano tanti spettacoli e quindi chi lo voleva vedere doveva per forza andare a quell’ora, no?
Facendo più spettacoli avrebbero avuto più spese e meno spettatori, tutto qui.
Faccio solo un discorso come se fossi un esercente e da questo punto di vista fila.