Chi era Maurizio Merli?

Quindi anche nelle riprese dal basso verso l’alto era lo stesso Merli ad essere inquadrato?

si.io ne rimasi sorpreso non è molto comune tra gli attori girare scene così pericolose.
Anche in Poliziotto Sprint alcune scene sono girate da Maurizio Merli in persona.

In Paura In Città c’è una scena di inseguimento in moto:in alcune inquadrature, durante la risalita di una scalinata, mi sembra che alla guida della moto non ci sia Merli, ma una controfigura. Non posso dire di essere sicuro, anche perchè dispongo di un dvd di pessima qualità.

Mi pare fosse Lenzi a narrare che una volta Merli jie voleva menà per una scena che l’attore riteneva troppo pericolosa(e dove non erano previste controfigure,come al solito).

Ecco, questo andrebbe ricordato a Dardano Sacchetti che, durante il commento audio a Roma A Mano Armata che abbiamo recentemente registrato assieme, mi ha smentito quando ho affermato questa cosa.
È un rimprovero affettuoso, sia ben chiaro.

Dato che proprio in questi giorni sto traducendo il nostro commento audio per poi farne i sottotitoli in francese, più in là estrapolerò qualcuna delle informazioni su Merli snocciolate da Sacchetti e le posterò qui.

Lenzi ha raccontato che in “Da Corleone A Brooklyn” (mi sembra di ricordare che il film fosse quello) c’è una sequenza in cui Merli le prende davvero da un gruppo di scaricatori di porto.
Questo perché non c’erano i generici per girare la scena e Lenzi ebbe la buona idea di chiamare degli autentici portuali. Merli accettò di girare con loro a patto che, però, fosse “buona la prima” e che la scena non dovesse essere ripetuta ulteriormente.

Lenzi racconta quest’episodio anche nel documentario “Il Cinema Kriminal di Umberto Lenzi”.

Il film è quello. Quando Merli è a Brooklyn e si scontra coi brutti ceffi sopracitati.

A vederlo così credo fosse alto circa 1,80 per 70-80 kg.

anche la pericolosa scena finale di "un poliziotto scomodo"la girata merli senza controfigura

Da prendere con le molle, come molte altre dichiarazioni…

Giusto.
Altrimenti si rischia di trasformare Merli in un eroe da barzelletta come è recentemente successo a Chuck Norris, oggetto di innumerevoli battute (molte delle quali anche divertenti) sul suo machismo.

Occazzo…
Giorgio Brass leggendo il tuo post mi sono ricordato dell’estate 2002…in cui per la prima volta guardai Italia a Mano Armata…ho avuto un dèja vù…
Lo sai? La prima volta che lo vidi all’azione Lo soprannominai “Il Chuck norris Italiano” ma, ehi, solo in un mio fugace pensiero.Poi guardando altri suoi film capìì che non era vero, e che era solo un giudizio dato da una prima impressione(la scena era quella dell’inseguimento alla 124 sport, lui alla guida dell’alfa, quando ferma i cattivi e li piglia a schiaffoni)

Tutta la mia stima e affermazione x il baffuto commissario dagli occhi azzurri è tuttora comunque solida come una roccia!:wink:

Lenzi, a differenza di altri (intelligenti pauca), non ha l’animus da sparaballe.

Però un pochino ce l’ha del Chuck Norris, e che l’accostamento a Norris non voglia costituire forma di disprezzo.

Io la notizia la lessi sui giornali all’epoca della morte di Merli.Scrivevano appunto che era stato colto da malore durante una partita a tennis,e francamente non vedo che motivo avessero per mentire.Perchè,la versione sakkettiana quale sarebbe?

Che Merli fosse un tipo atletico e non utilizzasse controfigure è cosa riportata da tutti quelli coi quali ha lavorato.Non vedo che c’entri il machismo,nessuno vuol conferire a Maurizio la patente di supereroe.Diamine,non è mica un caso isolato;pure Fernando Di Leo ad esempio affermava che Ursula Andress se la cavasse benissimo nelle scene d’azione.

Io mi riferivo al fatto che Sacchetti ha dichiarato che Merli non girava personalmente nessuna sequenza potenzialmente pericolosa.
Per esempio, nelle sequenze di inseguimento in macchina lui faceva solo le partenze, tutto il resto è sempre stato fatto dalle controfigure.

Nei prossimi giorni, se ho tempo, trascrivo il nostro dialogo.

No, aspetta, non ci siamo capiti.
Io volevo semplicemente dire che non vorrei che il buon Merli venisse mitizzato fino a diventare la caricatura di se stesso.
Temevo solo che qualcuno prima o poi dicesse che era capace di schivare le pallottole come Remo Williams.

Il fatto che avesse una tempra fisica eccezionale e che girasse spesso senza controfigure è un fatto risaputo.

mah? lenzi ha sempre e in ogni occasione affermato che merli NON si faceva assolutamente controfigurare e le scene pericolose le prendeva per l’appunto di petto altrimenti non si divertiva

facciamo anche che lenzi tenda un pò a mitizzare la figura di merli, e anche va considerato che i film più pericolosi di merli oggettivamente non sono quelli girati da lenzi, se si eccettua la sequenza della funicolare di napoli violenta dove non c’è sacchetti che tenga, perchè quello che racconta lenzi della sequenza è ampiamente suffragato dalle immagini

ovviamente io penso che film tipo poliziotto sprint siano un caso a parte, nel senso che la maggior parte delle acrobazie sono fatte dagli stunt di julienne remi, è fin troppo evidente in quanto gli stessi numeri si ripetono anche in altri film e li faceva anche negli spettacoli live

mi sono sempre chiesto invece se ha fatto tutto merli in roma violenta, in quel bellissimo pezzo dove insegue john steiner/er chiodo con i capelli fluenti al vento guidando la giulia senza parabrezza

però voglio dire, in certi casi di dubbia paternità di certe scene ove possibile io credo sia sempre meglio esaminare all’infinito il film e l’altro materiale piuttosto che ai ricordi interessati o disinteressati…

Io non farei troppo caso a quel che dice Sacchetti.Già quando parla dei film di Fulci cade in contraddizioni non indifferenti,non mi stupirei se anche su Merli tendesse un po’ a minimizzare.Magari per semplice antipatia,la buonanima piaceva a pochi.Comunque non mi pare si sia creato chissà quale mito attorno a MM;semplicemente,come rilevava Polla,è risaputo che in certe situazioni non si facesse controfigurare,per quanto pericolose.E se lo dicono proprio Massi e Lenzi qualcosa di vero ci deve pur essere,no?Diamine,ad Al Cliver scene pericolose non controfigurate le facevano fare pure se non voleva,figuriamoci un Merli che si prestava volentieri.