Classe 1984 (Mark L. Lester, 1982)

Visto ieri sera, ottimo master che mi ha consentito di mandare in pensione quella fetecchia dell’edizione Jubal. Divertente l’intervista alla Langolis, è molto brava a raccontare aneddoti.

Visto finalmente anch’io. Buon film, tutto sommato. “Il giustiziere della notte” è un’altra cosa, sia chiaro. Anche come “importanza” sociale. Ma Lester ci sa fare, dirige bene gli attori, e sa acchiappare e coinvolgere lo spettatore. Certo, Van Patten è forse troppo bello per il ruolo, ma ci crede e si impegna. Il doppiaggio, inoltre, è di primo livello, ed è impossibile non provare nostalgia per quei tempi, sotto tale profilo. Paradossalmente, mi aspettavo e in un certo senso speravo in maggiore truculenza. E mi riferisco soprattutto agli ultimi 20 minuti, comunque feroci e crudi. Buffo, per finire, vedere Michael J. Fox come ragazzetto cicciotto, una decina di chili in più rispetto all’agile protagonista dei “Ritorno al futuro”… :grin:

Oddio, la parte finale non ti pare cruenta?? :no_mouth: Valuta che era pure un film del 1982… stando alle interviste, Van Patten non era molto interessato al ruolo pur avendo recitato con professionalità. Adesso è un regista teatrale, a quanto pare.

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ammappate, da non interessato è mostruoso. pensa se fosse stato interessato.

e anche di serie tv

comunque la mezza delusione di zardoz è più o meno comprensibile. vedere allora quel film in sala o nella prima tv garantiva tutt’altro impatto. al di là della ferocia che oggi può apparire attenuata per uno spettatore che negli ultimi 30 anni ne ha attraversate di ogni, dissento sul fatto che sia flebile sul piano tensivo. l’ultima tranche, che è peraltro narrativamente imprevedibile a fronte dell’etica del protagonista, ancora oggi fa diventare alcalina la saliva. e al di là dell’ultima tranche, il passaggio in cui terry corrigan sbrocca e conduce la lezione con la pistola dopo che gli anni massacrato gli animali in laboratorio (se non è efferata quella scena…!!), mette tanto di fuoco al culo.

va oltretutto precisato che più che winner (che pure in norris fa cucù preso per esasperazione) il ceppo è il brooks de il seme della violenza (non ho il dvd di cui parlate ma non escludo che sia tirato in ballo nelle interviste - anzi a questo punto approfitto per domandarvelo)

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Sì, Il seme della violenza viene apertamente citato come fonte d’ispirazione. Comunque, buh. Rivisto ieri, per me scene come la gangbang ai danni della moglie del prof, il teppista trinciato dalla sega circolare e l’impiccagione di Stegman rimangono ancora scene fortine assai…

No, sia chiaro, non lo reputo “mezza delusione”: ripeto, un buon film, efficace sotto molti punti di vista (notevole la scena con Roddy McDowall che sbrocca in classe), ben condotto dal regista (che non è affatto un cialtrone). Semplicemente, il “mastino sanguinario” che alberga in me, nell’ultima parte sperava che la sacrosanta “furiosa vendetta” fosse ancora più esplicita, nell’esibizione di emoglobina. Ma è sicuramente un film di cui consiglio la visione. Gli oltre 40(!!)anni, li regge bene. E in tempi di baby gang italiane, il tema del teppismo giovanile rimane tristemente attuale… :neutral_face::black_heart::skull:

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dal corriere della sera di metà novembre 1982:

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Sì, fu molto criticato all’epoca. Rammento un articolo di giornale intitolato “Il Cinema tradisce i giovani” che analizzava il film di Lester e Porky’s di Bob Clark (uscito nello stesso periodo), sottolineando che fornivano un ritratto degli adolescenti odioso e stigmatizzando in particolare (con toni parecchio sarcastici) le efferatezze di Classe 1984.

(Quanto a “film più violento dell’anno”, se la giocava a mio avviso con Il Giustiziere della notte 2, sempre nel 1982. I vigilanteschi all’inizio degli anni 80 furoreggiavano, vedi il trucididssimo L’Angelo della vendetta di Abel Ferrara uscito un anno prima)

era oltretutto la tagline del flano puntellata da tanto di esclamativi. l’articolo di cui parli uscì sul corriere un mesetto prima, ma non l’ho purtroppo fotografato… per me con death wish 2, che ho sempre trovato floscetto e meccanico, non c’è proprio partita, lester vince a mani bassissime. oltretutto personalmente fatico a liquidarlo e inserirlo assieme ai vigilanteschi, perché norris fino alla fine contrappone al contesto degradato una morale diversa. crede nonostante le evidenze nei giovani e nell’educazione. crede nella giustizia. crede che la peggior persona possa essere cambiata. non è uno che prende e sbrocca alla prima aggressione e va per le strade a decimare tutti. quello che fa alla fine, lo fa preso per esasperazione, per estremi rimedi. credo sia proprio la sua figura guidata fino all’ultimo dall’utopia ad aver evitato al film il divieto ai 18. questo film secondo me va proprio in tutt’altra direzione rispetto a winner ferrara lustig e le loro dozzine di succedanei.

anche perché è al quinto mese di gravidanza, il che la rende due volte belluina

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Esatto, questo dettaglio mi disturba pure riguardandolo adesso.

Più o meno. Il visto censura riporta il giudizio della commissione, secondo cui le scene sono durette ma sul finale c’è una sorta di contrappasso per i malvagi. Ovvero, finire a tocchetti è la giusta punizione per la loro cattiveria, quindi educativo. Trovo più incline al vigilantismo il parere dei censori che le azioni di Norris, in effetti.

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già trovo se mai norris più vicino all’hoffman di cane di paglia che a bronson e derivati.

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pensa se vedi a serbian film :rofl: :rofl:

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Pensavo avrei parteggiato per gli studenti ma, dopo quello che fanno e l’ostentazione di simboli nazifascisti, cosi’ non è stato.

Farmi rendere più accettabile per la scuola e’ il peggior difetto di questo film, per me! :smiley: :smiley:

Ciao!
C.

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Per me i teppisti protagonisti potevano sfoggiare anche falce e martello, e tatuaggi col Che e Marx, che rimanevano comunque orrendi pezzi di sterco. Anzi, fossi stato nel regista, ci avrei fatto un pensiero in merito. Quasi a sottolineare come l’idiozia criminale, spesso e volentieri, non abbia veri “colori ideologici”. Fatta l’idea per un remake, dai. Titolo “Classe 2030”… :blush::skull_and_crossbones::heart:

va anche detto che punk e post-punk si appropriavano di questi simboli e annessi atteggiamenti a scopo eminentemente provocatorio e senza alcuna adesione ideologica. le svastiche allora erano semplicemente un addobbo, una moda, una griffe né più e né meno della A cerchiata di anarchia. il ricorso a questi simboli rispecchia il look del periodo più che un trend di rigurgito neonazista vero e proprio.

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I punk “originali”. Quelli nel film, non li definirei nemmeno punk…:roll_eyes:
P.S. Anche se, in inglese, la parola in questione è nata come sinonimo di “teppista”. Per precisione filologica… :v:

si quanto a look siamo già nel post-punk, tolto fellon che risponde iconograficamente più all’area skin oi (non appare, vedi caso, neanche nel manifesto). ma la musica che ascoltano è punk. i teenage head, il gruppo che li fa pogare scatenati (il pogo era reale e causò costole rotte ad alcuni attori) e i fear (li udiamo fuori campo, mentre fanno i provini ai neo-adepti e alla prostituta) erano band punk al 100%. va anche detto che gli outfit del punk statunitense e canadese erano molto diversi da quelli del punk britannico, la cui ondata si era ormai esaurita ai tempi delle riprese del film (1981)