A me del Cozzi piacerebbe invece trovare il trailler originale italiano (1977) della COLORIZZAZIONE del Godzilla. Da morire dal ridere a vedere i “finti” collaboratori del Cozzi (in realtà amici cinefili del nostro, stile Franco Foco e altri) che “fingono” di lavorare alla colorizzazione/riedizione colorata del primo Godzilla di Honda. Purtroppo credo 'sta cosa sia divenuta introvabile…
Eccolo qua il trailer.
Per qualche istante si vede pure Armando Valcauda, che si sobbarcò 'sto lavoro allucinante, proiezione di gelatine colorate a passo uno sul girato originale, con risultati terrificanti.
grazie mille, una vera chicca! ho il film da qualche parte, ma non ho mai avuto il coraggio di vederlo. mi sa che dopo aver visto il trailer, sia d’obbligo guardare pure il film
Visto addirittura al cinema nel '77 e quindi me lo sono goduto nel fantomatico sensurround (ribattezzato per l’occasione Futursound) che faceva tremare le poltrone
Per una migliore indicizzazione suggerisco di aggiungere tra parentesi nel titolo del topic il nome con cui questo film è universalmente noto fra i cultori del genere: Cozzilla.
Però, scusate la domanda imbarazzante (per me), io non ho capito cosa sia stato colorato, come e perche’. Non e’ che qualcuno mi aiuterebbe a capire? Si tratta di una versione colorata del film di Honda fatta da Cozzi? Quindi in Italia arrivo’ questa versione? Fu colorata la versione americana o quella giapponese? Grazie in anticipo per i chiarimenti!
Cercherò di rispondere io, nonostante certamente qui nel forum ci siano utenti più esperti di me: ri-colorare fotogramma per fotogramma l’intero film (originariamente in bianco e nero) avrebbe comportato un dispendio economico e di tempo insostenibile per Luigi Cozzi e la sua equipe! Quindi si preferì optare per effetti in sala come il “Sensurround”, nuovo montaggio, nuova colonna sonora, a discapito di una colorazione a base di gelatine che - ancora una volta ribadisco - sono piazzate @ c@##o lungo tutto il film e rendono la visione insostenibile e pesante! Sembra di essere tornati ai tempi di quei terrificanti schermi da applicare sui televisori in bianco e nero degli anni CINQUANTA per dare loro una parvenza di “effetto colore”. Già obsoleti nel 1977, figuriamoci cosa significhi OGGI nel 2021 guardare Raymond Burr con metà faccia VIOLA su sfondo GIALLO!
Se leggi il link qui sopra troverai la risposta a tutte le tue domande!
La versione colorata da Cozzi è quella americana, l’unica circolata in Italia, con alcune “personalizzazioni” in fase di montaggio quali l’inserimento di scene tratte da documentari di guerra o altri film. Integrata anche la colonna sonora dai maestri Bixio Frizzi e Tempera per cui alla fine esce fuori un film diverso dalle due versioni ufficiali.
Quello che non mi è chiaro è se sia o no una leggenda metropolitana il fatto che Cozzi abbia affittato di tasca sua il cinema Royal di Roma (dove l’ho visto io) per proiettarlo.
Cmq ero convinto che “Cozzilla” fosse un nomignolo goliardico attribuito al film dagli appassionati…
Guardando il film invece si scopre che è stato lo stesso Cozzi a coniare il termine!
Che personaggio, ragazzi…
Visto (grazie al link postato da @squittolo ) in un magnifico telecinema da copia positiva.
Devo dire che l’idea di fondo era buona, Cozzi è stato un visionario ad immaginare una versione a colori di uno dei grandi classici della fantascienza, ed in effetti la sequenza della distruzione di Tokyo, con la città devastata dal mostro che va a fuoco, è molto suggestiva ed esaltata dalla colorazione quasi espressionista realizzata da Valcauda.
Nel resto del film però, come giustamente segnalato da molti, la presenza esasperata di queste gelatine che colorano senza precisione le varie parti dell’inquadratura alla lunga stanca e rende faticosa la visione.
Moooolto discutibile la scelta di utilizzare materiale d’archivio con morti reali, mostrati senza scrupolo per spettacolarizzare una pellicola di fiction; ogni volta che succede lo trovo fuori luogo e irrispettoso.