Django Unchained (Quentin Tarantino, 2012)

Ah ecco cosa avevo dimenticato, citavate la presa per i fondelli del KKK, gustosa, senza dubbio, ma vorrei dire che quella dei Cohen in “Fratello dove sei” mi era piaciuta di più. Forse solo perchè cronologicamente in anticipo, ma questa Tarantiniana mi ha dato un senso di deja vu.

Sì, ma qui c’è Don Johnson, a fare “la differenza”…

Visto anch’io finalmente e per la prima volta nella storia sono andato a vederlo da solo.A me è piaciuto praticamente tutto non l’ho trovato troppo lungo come qualcuno ha detto anzi come dice BMW fila via liscio che è un piacere.Di Caprio come sempre ultimamente si dimostra un cavallo di razza, ancora una volta strepitoso.
Spero che abbiate visto tutti i titoli di testa perchè una volta terminati è presente una breve scena.

Semmai Stubby, i titoli di coda… comunque l’ho rivisto e m’è piaciuto un po di piu’!!! :wink:

E intanto sono 10 milioni 800mila euro d’incasso. Sinceramente: non credevo che da noi avrebbe raggiunto una cifra simile…

Neanch’io Zardoz e comunque ti ricordo ancora che fare degli incassi molto alti, non sempre è sinonimo di qualità… poi, non mi riferisco in particolare a questo film, però spesso è perchè in giro non c’è di meglio, oppure attira il nome del regista e degli attori, etc… ed in passato ne abbiamo di esempi illustri di mega-incassi o buoni per film francamente molto modesti… “i tuoi amici” Emmerich e Bay insegnano!!! :smiley:

Ammazza che stronzata che ho scritto, chiaramente mi riferivo ai titoli di coda.Comunque gran film me lo rivedrei volentieri un altra volta al cinema.

Per Alex: sì, so benissimo che alti incassi non sempre (anzi!) corrispondono a film di qualità, ma QUESTO è uno di quei casi, cazzo sì! E faccio notare che attualmente, fra i primi 10 incassi della stagione in Italia (da settembre a oggi), abbiamo il quarto “L’era glaciale”, “Il cavaliere oscuro-Il ritorno”, “OO7 Skyfall” e appunto Tarantino (e nemmeno “L’hobbit”, nonostante i vari difetti, è certo opera da buttare in toto…). Il pubblico insomma non è “bue cretino”, e in particolare con Tarantino l’“esercito dei cinefili” si è mosso compatto ed entusiasta…
P.S. Emmerich e Bay non sono certo “miei amici”, nè tantomeno li considero delle “cime” cinematografiche. Ma nel gioco della torre, nessun dubbio: giù lo yankee! Ha fatto “Pearl Harbor”, opera davvero “imperdonabile”…

magari tu avessi ragione, penso che il successo del film di Tarantino sia dovuto alla presenza del bel Di Caprio unito a quella di violenza e sadismo, altrimenti non si spiegherebbero i flop ad esempio del film della Bigelow e di Les Miserables.

Io invece concordo con la tesi della moda, questo suo successo lo paragono un po all’avvento delle consolle nelle case di tutti, prima i videogiochi erano solo per nerd poi con l’arrivo della Playstation è divenuto un fenomeno di massa, i videofonini o internet prima li usavano solo alcuni adesso lo fanno tutti, Tarantino prima era seguito da un certo tipo di spettatore adesso è dai tempi di Kill Bill che sento amiche di mia moglie, amici miei e altra gente che di film in generale gli importa na mazza che quando sentono un film di questo regista si fiondano al cinema e ne discutono con un enfasi che manco vi immaginate.

Io quoto il precedente commento di Stubby, qui è logico che non si stia parlando di qualità… che c’è, al di là delle varie sfumature, ma certamente la “moda” contribuisce nel successo di un film, un po come quando esce un best sellers, io ricordo “Il pendolo di Foucault” che, tutti andarono a comperare e poi si scopri’ che la maggior parte delle persone non lo aveva neanche letto, ma lo aveva acquistato solo perchè essendo uscito subito dopo l’altro best sellers di Umberto Eco, faceva “tendenza” e bella figura averne una copia in casa anche solo per dire… “io l’ho comperato e ne sono soddisfatto/a” e, a tal proposito, mi ricordo che al liceo dedicammo una serie di lezioni dedicate a questi fenomeni che, ci sono sempre stati in ogni campo… ed io cito sempre i famosi strilloni che annunciavano “il film che tutti hanno visto e che non potete permettervi assolutamente di perdere… l’ultimo capolavoro di questo regista che non dimenticherete mai!”, e cosi’ via… per cui, termino dicendo ancora una volta che non è che tutti gli spettatori siano degli sprovveduti, però il “passaparola” e le critiche sperticate al massimo, un po come “Il cavaliere oscuro” (che poi è stato ridimensionato come meritava e cioè un ottimo film ma non un capolavoro!), alla fine condizionano e non poco pure tutti quelli che, di cinema se ne intendono molto poco e, si trovano a scegliere a caso, o perlomeno, alla meno peggio… tutto qui!!! P.S. Il piu’ grande regista della storia se non lo sapessi Zardoz, rimane come incassi James Cameron seguito da Steven Spielberg… ovviamente lo dico con ironia, perchè pur essendo autori di ottimi film ed incassi stratosferici, “forse” la storia cinematografica ne ha visti di migliori o erro? :-p

Beh è più “di genere” rispetto al film della Bigelow che comunque ha un taglio quasi documentaristico e ci sta possa attirare di meno il pubblico. Les Miserabiles poi è un musical e mi pare che in Italia come genere marci poco, attualmente (neanch’io lo seguo granché, ammetto). Vero è che altri western distribuiti da noi negli ultimi anni non sono andati altrettanto bene, il marchio tarantiniano fa trendy ed è innegabile.

Per Alex: sì, ovviamente di registi superiori a Cameron (dinanzi al quale comunque mi inchino) e Spielberg ce ne sono, ma ce ne sono ancora di più di peggiori. In quanto a Tarantino: il fattore “moda” con uno come lui mi pare che non sussista, altrimenti pure “Deathproof”, come ho già detto in precedenza, avrebbe fatto sfracelli. Semmai ho notato una cosa: da quando è “tornato al passato”, prima con “Bastardi…” e adesso ancora più indietro negli anni con “Django…”, ho notato alzarsi la media degli spettatori in sala. Cioè se fino al suddetto “Deathproof” il sottoscritto era fra gli spettatori più “anziani” in sala, col film del 2009 ho visto diversi spettatori anzianotti o proprio vecchi (coppie di marito e moglie, addirittura!). Gente a cui giustamente non interessano Big Mac e berretti Kangol (afferrato lu cuncetto?), ma a cui interessa piuttosto vedere Bel Cinema…
P.S. Le spettatrici “medie” di Di Caprio (ce ne sono ancora?) inorridirrebbero davanti al loro “idolo”, in questo film, fra barba e capelli scuriti, e soprattutto denti marci, per tacere degli atteggiamenti razzisti e idioti. Non proprio l’“angelico” protagonista di “Titanic”, insomma…

Quoto. Di Caprio ha fatto una scelta coraggiosa, sbarazzandosi dei cliché da bello e maledetto hollywoodiano. Ci ha guadagnato un sacco, sul piano recitativo; ma un po’ di fans le ha perse per forza, così.

Non ho visto il film e lo recupererò in blu ray senza particolare fretta anche perché il mio interesse verso i film di cui si parla così tanto tende sempre a calare come aumentano le chiacchiere.
Certo è che se il film è noioso anche solo la metà di questo topic mi verrà da fustigarmi sul divano.
Ovviamente è solo la mia opinione, senza polemica, ci mancherebbe…

Comunque segnalo questo sito ceco che propone un mega cofano del film. Non ho capito se è vero o un fake, pero c’è il poster di Federico Mancosu e quindi mi fa molto piacere

http://www.blu-space.cz/2013/02/nespoutany-django-by-v-cesku-mohl-vyjit.html

Appena finito di vederlo in lingua originale coi sub italiani. Che dire? Bello, veramente bello.
Me lo aspettavo più “palloso”, invece non lo è per nulla, nonostante la lunghezza. I dialoghi sono ottimi (e, caro Brass, non si parla poi così tanto), gli attori perfetti, e (ri)vedere Franco Nero fa sempre piacere (tra l’altro recita in italiano!).
Acquisterò senz’altro il BD appena esce.

No, ma non ne facevo un discorso di verbosità, eh…
È che a leggere certe derive di questo topic (per tacere del topic sul forum di Nocturno, poi) volevo ammazzarmi :smiley:
Ma d’altronde nessuno mi obbligava a leggere le discussioni quindi sono io la causa del mio male :giorgiob:

Comunque dal sito di Federico Mancosu segnalo questo suo nuovo casting per il film di Tarantino usando gli attori che hanno fatto grande il genere qui in Italia: http://www.federicomancosu.com/recasting-django-unchained/

L’ho già visto un paio di volte e forse lo vedrò una terza finchè bazzicherà nelle sale, è bello andare ora al cinema perchè non c’è quasi più nessuno oppure si rischia al massimo di trovare dei fans del film come me che si sparano più visioni in ligio silenzio.
Dopo una seconda visione l’ho trovato ancora più bello, ritmato , violento, divertente e perchè no anche commovente in certe sequenze.
Torno a sottolineare la grande interpretazione dei vari attori, a mio avviso tutti hanno fornito un ottima interpretazione, anche Foxx che ho letto da qualche parte che parrebbe svogliato e fuori parte.Strana un osservazione del genere perchè rispetta esattamente il prototipo dei protagonisti degli spaghetti western: personaggio cupo e di poche parole,con la battuta pronta ad effetto quando si trova innanzi al suo antagonista ma con un sentimento in più rispetto ai protagonisti del western italico: l’amore verso la sua donna.Difatti nella figura di Django ci ho visto molto del Monco o del Biondo qual si voglia, per cui la parte che Foxx deve interpretare è ne più ne meno quella, il suo personaggio non deve essere ne istrionico ne troppo brillante per quello c’è già Waltz, quindi a mio avviso chi non ha apprezzato l’interpretazione di Foxx, probabilmente non è un gran amante del genere spaghetti western.
Il film a mio avviso è un omaggio a tutto il genere western sia quello americano che quello italiano e Tarantino riesce a mixarli alla perfezione, poi come aveva già fatto con IB, ha usato un contesto storico per ricavarci una sua storia personale, fantasiosa che non deve rappresentare per forza il come siano andate veramente le cose, donandoci 165 minuti di gran cinema.
Volevo dire due cose sulle musiche, anche qui a mio avviso non si è sbagliato nulla.Durante la prima visione del film devo dire che i pezzi rap non mi davano l’impressione di azzeccarci molto, invece con la seconda visione mi sono ricreduto immediatamente.Sottolineano perfettamente le sequenze, dando quella carica emotiva e quella spinta adrenalinica in più nello spettatore conscio che sta per accadere qualcosa,questa è la musica della gente nera del ghetto,rappresenta il modo di pensare e di vivere di quella gente, è la loro cultura e fa parte di loro, a mio avviso semplicemente azzeccata.Poi non dimentichiamo che ancora una volta si omaggia il nostro amato cinema con le musiche e originali dei film passati, e con un pezzo nuovo fatto da colui che ha reso i film di Leone quello che sono oggi per tutto il mondo, perchè metà della bellezza dei film del Sergione risiede nelle loro musiche.

Afferrato “lu cuncetto”… e comunque come dice Giorgio, pure io ora mi dedicherò a commentare altre pellicole… ma, come ha detto lui senza voler criticare il parere di nessuno, è solo che ora aspetterò l’uscita in dvd e blu-ray… per il resto, io concludo dicendo che ho avuto “un’inversione di tendenza” e cioè, che da “Deathproof”… non mi piace piu’ come un tempo, poi ovviamente con il prossimo film magari mi entusiasmerò nuovamente oppure ne rivaluterò qualcuno… ma, per il momento, passo!!! :wink:

Ma sono l’unico che nella scena in cui suonano Beethoven nel salotto buono ha pensato al circolo ufficiali di Roma città aperta?