Django Unchained (Quentin Tarantino, 2012)

Decisamente d’accordo e mi pare che il segno più evidente sia la progressione geometrica dei budget affidati a Tarantino, a partire dai 100 milioni di Django, passando per i 70 di Inglourious Basterds, i 30 dei due Kill Bill, i 12 di Jackie Brown e via dimezzando.
Piaccia o meno, i film di Tarantino sono diventati blockbuster in piena regola destinati a un grande pubblico con tutto ciò che ne consegue. E’ una semplice constatazione, non un giudizio di valore.
Grindhouse/Death Proof lo vedo come un discorso a parte, un tentativo poco convinto e meno che convincente di tornare a un cinema più teso e a budget ridotto, che poi tanto ridotto non era. Fallito quello, Tarantino è tornato ai grandi numeri.

E come dicevo più su, 'sto film l’ho visto e mi e piaciuto, per me è stato più divertente di Inglourious Basterds.
In realtà IB mi aveva fatto un effetto strano, e uscito dal cinema soddisfatto mi ero poi reso conto che il film non m’aveva lasciato chissà che. Il motivo è che a un’ottima prima sequenza faceva seguito una trama che tradiva quel titolo cazzuto per concentrarsi sulla vendetta - occasionale e non ricercata come vuole il genere - di un personaggio (Shoshanna) poco interessante e poco carismatico. Il film perdeva per strada il focus e i Bastardi.
Django Unchained invece sta più sul pezzo e si fa ricordare con più forza.

Protagonista indiscusso è King Schultz/Christoph Waltz, che potrei stare a guardare per ore. Il suo personaggio non è solo un mentore/alleato come avevo immaginato, è anche quello che determina tutti gli snodi della trama e che presenta un certo arco di trasformazione, caratteristiche da protagonista. Al confronto, per quanto sia sempre molto cool, Django è una figura passiva che per buona parte del film si limita a seguire fedelmente Schultz. A mio avviso è da qui che deriva quel senso d’interpretazione svogliata e fuori parte che alcuni hanno avuto, come ricordava stubby, perché in una storia di ricerca e vendetta ci si aspetta che sia il ricercatore a fare le mosse principali. La coppia Django/Schultz ricorda più il rapporto fra Scott e Talby ne I Giorni Dell’Ira, e in questo senso il Lee Van Cleef del recasting postato da Giorgio Brass è azzeccato.

In ogni caso il duo funziona benissimo e diverte molto.Tutta la prima metà del film, l’avventura picaresca in giro per il per il West con le trovate di Schultz e l’ormai famosa scena degli incappucciati, è veramente godibile e ben girata. Fosse stato tutto così Django Unchained sarebbe stato una cannonata.
Invece al giro di boa, cioè quando il film prende una direzione precisa con un obiettivo definito ed entra in scena Candie/Di Caprio, per vari motivi il film perde un po’ quota.

Il primo motivo è che Di Caprio non ha il fisico del ruolo. In generale a me non dispiace come interprete e trovo magnifico il suo Howard Hughes in Aviator, ma qui serviva un tipo di presenza virile che Di Caprio non ha.
Qui servivano due spalle così, una mascella quadrata e un paio di baffi cazzuti, un volto maturo e spietato, un aspetto che facesse male solo a guardarlo e in grado d’incutere rispetto nel branco di sgherri e mandingoni tritaossa al suo servizio.
Una pensata a Franco Nero incarognito e sfregiato io l’avrei fatta, però poi quante ammiratrici di Leo ci saremmo persi?

Ma a parte il fisico da lanciatore di coriandoli e la faccetta da eterno ragazzino di Di Caprio, per me il problema sta anche nella costruzione degli antagonisti.
In un film del genere di solito hai un duo villain/henchman di personaggi complementari in cui almeno uno dei due è violento e letale, e sotto di loro c’è la massa di sgherri ad attestare carisma e potere del villain. Le coppie Indio/Niño in Per Qualche Dollaro In Più e O-ren/Gogo (più i Crazy 88) in Kill Bill sono esempi che tutti conoscono, in cui entrambi i personaggi sono killer spietati. Anche nella variante in cui uno dei due non è particolarmente violento (per esempio Morton/Frank in C’era Una Volta Il West) almeno l’altro è un omicida doc mentre il non violento avrà magari caratteristiche di genialità, intelligenza, perspicacia e potere economico che lo rendono altrettanto pericoloso (Morton fa quasi fuori Frank corrompendo i suoi aiutanti).
Il problema in questo film è che come villain Candie è un damerino fisicamente innocuo ma pure scarso di comprendonio, visto che

a differenza di altri non si accorge della familiarità tra Django e Broomhilda mentre come henchman Stephen/Samuel Jackson è invece davvero molto inquietante e perspicace

ma fisicamente menomato e quindi altrettanto innocuo.

Mettiamoci pure il

modo sbrigativo in cui Candie viene liquidato.
In sostanza, nonostante le ottime interpretazioni, come cattivi non mi sono sembrati irresistibili.

Un altro problema di scrittura sta nella questione della

posta in gioco durante tutta la parte ambientata a Candyland.
Nel corso della prima metà del film ci viene detto che 5000 dollari costituiscono una cifra rispettabile (vedi la reazione di Big Daddy all’offerta di Schultz), che 12000 dollari sono un’offerta “ridicola” (cioè clamorosa) e che Schultz si guadagna 7000 dollari con una sola taglia (l’esordio di Django come bounty killer).
Ma allora perché non offrire direttamente a Candie una somma di quel tipo per riscattare Broomhilda? La trama dell’inganno è piuttosto debole in sé, tant’è che lo stallo durante la cena a Candyland viene risolto semplicemente mettendo mano al portafoglio. Se si fa il paragone con la scena dei finti ufficiali nazisti nella taverna di Inglourious Basterds - dove essere scoperti significa morire e far fallire il piano per uccidere Hitler - si capisce bene la differenza tra le poste in gioco.

Nonostante questo, la scena mantiene una sua tensione e non mi è sembrata particolarmente lunga come è parso ad altri.
Quello che invece proprio Tarantino non doveva fare è

Interrompere a quel modo lo showdown che segue l’uccisione di Candie e Schultz.
Siamo nel mezzo di una sparatoria clamorosa dove gli sgherri di Candie cadono uno ad uno tra secchiate di sangue - Django Scatenato - e alzi la mano chi non ha immaginato stesse per sbucare la mitica mitragliatrice a falciare i nemici residui e magari a far saltare Candieland dalle fondamenta.
Invece Tarantino stoppa bruscamente l’ottovolante in corsa e incolla un paio di scene sbrigative (Django a testa in giù e il freak Tarantino che esplode) per poi arrivare a una seconda resa dei conti, necessariamente più scarsa visto che quasi tutti i nemici abili sono stati già uccisi. Tra l’altro in questa parte di film si sente fortissima la mancanza di Schultz.

Ecco, se Tarantino avesse evitato questa cosa deleteria il film ne avrebbe guadagnato in tensione perdendo 10 o 15 minuti inutili.

Il doppiaggio è così così, Stefano Benassi fa il solito buon lavoro con Waltz ma alcune voci minori sono tremende e scopriamo pure che “cazzarola” era una tipica imprecazione del selvaggio West.
Pino Insegno, che di solito fa le voci stentoree come Joker quando imita John Wayne in Full Metal Jacket, non fa troppi danni con la voce di Django, anche se

nel finale non resiste e lo tira fuori, il soldato Joker: “Eeh-hee-heeey Pi-iiccola Pe-esteee!!”, e vabbe’.

Tutto ciò detto, il film rimane più che godibile e almeno un’altra visione la merita, rigorosamente in lingua originale.
Mi piacerebbe però veder tornare Tarantino a film più asciutti, senza la pretesa del monumento da tre ore per 100 milioni, ma se poi il risultato è Death Proof allora lasciamo perdere e alla via così.

Per la serie “l’intelligenza a Hollywood c’è ancora”, due Oscar due conquistati. Quello (prevedibile…) a Waltz, e un altro (graditissimo,meritatissimo) a Tarantino per la miglior sceneggiatura originale.
P.S. Guardando il tg1, stamane, e commentando la cerimonia, hanno trasmesso immagini di praticamente TUTTI i vincitori…tranne Waltz e Tarantino! Valli a capire, i GIORNALAI…

Complimenti a Waltz per il premio strameritato, ma non credo sia un improvviso attacco d’intelligentite acuta tarantina, quanto una delle conseguenze a cui accennavo parlando di blockbuster e grande pubblico. Ormai Tarantino è sdoganato.
E intanto Waltz si diverte alla grande con la fama acquisita.

//youtu.be/YWxq3eZ_fj0

Visto ancora la settimana scorsa, quelli del SNL sono geni assoluti! Tarantino “sdoganato”? Per quanto mi riguarda, sarà DAVVERO “sdoganato” (qualunque cosa vogliamo intendere con tale AMBIGUA parola…), quando si porterà a casa un Oscar per la regia. Spielberg e Ang Lee ne hanno conquistati due a testa, e lui no: pare giusto? Non mi sembra proprio…
P.S. Prime due candidature…due premi conquistati: pure Waltz è da record!

Django ha spaccato, film tostissimo ed un Grande Shultz al pieno della sua forma.
Non ho saputo resistere poi mi ha piegato in due…
Assolutamente da vedere.

Filmone esagerato, uno dei miei preferiti di Quentin.

Visto ieri in inglese al cinema, film spettacolare che però voglio per forza di cose rivedere almeno una volta prima di lasciarmi andare a un pistolotto di 40-45 righe in stile :gu:

Cacchio, beato te che l’hai visto in originale! Comunque, c’hai preso: una seconda visione, MINIMO, la merita. Sempre che la prima volta ti sia piaciuto…
P.S. Per quanto mi riguarda, già dal momento in cui è partita la canzone di Rocky Roberts, ho pensato “Siamo in buone mani, speriamo continui così”. E infatti…

Ho già rivisto il film, stavolta con i sottotitoli, e la mia impressione - ancora in corso di solidificazione, per così dire - resta ampiamente positiva. Se non siamo ai livelli altissimi di Inglourious Basterds ci siamo molto, molto vicini. E sottolineo se.

La parentela con IB del resto è molto stretta, a livello di struttura: anche qui siamo di fronte a un film che avrebbe potuto tranquillamente durare molto di più, con ulteriori episodi che avrebbero probabilmente rafforzato il quadro d’insieme. Si dice che forse per l’HV uscirà una versione più lunga, ma si era detto anche per IB e poi invece non è successo.

Nel film ci sono tre grandi personaggi, tutti e tre splendidamente scritti e convincenti anche se chiaramente è ben difficile non privilegiare il King Schultz di Christoph Waltz, che peraltro riprende la sua interpretazione di Hans Landa riproponendola senza variazioni apprezzabili. Non che sia un difetto, dal mio punto di vista.

Qualcuno dice che quando Schultz e Candie escono di scena il film soffre un po’, nell’ultima ventina di minuti, ma non concordo: a quel punto della storia la brama di vendetta di Django è già forte a sufficienza per reggere tutta la parte finale.

Tornando invece al film ricordo tra i primi post la citazione della figura della donna con il volto coperto che pare fosse un personaggio che avrebbe dovuto aver maggior risalto.Tempo fa non ho resistito, dopo averlo visto due volte in sala ed in attesa dell’uscita del dvd ho guardato a sprazzi e bocconi la versione che girava per vie traverse, per cogliere qualche magata che magari mi era sfuggita.Orbene nella sequenza in cui Django torna a Candyland , c’è la scena prima del massacro della banda dove ognuno si fa gli affari suoi e la signorina in questione è seduta al tavolo di fianco alla finestra intenta a far qualcosa che non ricordo (forse pulire il revolver) e capta qualcosa nell’aria, un secondo dopo entra Django che uccide tutti ma lei non è più al suo posto (non c’è tempo per andarsene),in compenso si vede un ombra dietro alla finestra chiusa, forse un operatore, oppure forse lei…, sicuramente un bug.

Altra citazione che non avevo colto subito, il più o meno chiaro rimando a Tuco nel BBC, quando Jackson sta per saltare in aria con la casa grida figlio di puttana con la A che si chiude con l’esplosione, mentre nel BBC la A proseguiva con la colonna sonora di Morricone.

Ho spostato l’intero pippone rosicone sulle musiche qua:

Il film l’ho visto in dvd, purtroppo quando è uscito viaggiavo molto e non ce l’ho fatta, a me è piaciuto assai, sarà lunghetto ma spacca alla grande, quasi pure meglio di IB. Grandissimo Waltz e grande Di Caprio, ma tutto il cast è mostruoso. Bello il lungo cameo di Nero, musiche a mio avviso azzeccatissime. Concordo in toto con Renato, soprattutto:

il personaggio di Django aveva bisogno di quella catarsi, prima sarebbe stato offuscato dai due pesi massimi. Film che non vedo l’ora di rivedermi, peccato che il dvd fosse scarsetto di extra.

E qui permettetemi, una cosa che non si dice molto è che secondo me Quentin è un dio nel valorizzare gli attori. Da Tim Roth e Steve Buscemi in Reservoir Dogs, a Travolta in Pulp Fiction (praticamente gli ha creato un nuovo carattere, e ora usa solo quello), Uma Thurman, Michael Madsen, Daryl Hannah, sono solo alcuni degli attori che son stati ripescati dal dimenticatoio e immolati in ruoli immortali, Daryl Hannah in particolare non la ricorderà nessuno come la sirena a Manhattan o l’architetta di Wall Street, ma con la benda di Elle Driver. E Christoph Waltz , un bravo attore televisivo conosciuto solo in Germania e al massimo Austria, che fa due ruoli con lui e vince 2 dico 2 Oscar. Per non parlare di Di Caprio, che grazie al suo ruolo da stronzo in sto film avrà sicuri benefici.

Bè, non mi pare che dici nulla di nuovo o clamoroso. E’ oramai risaputo, da anni, che Tarantino è fra i migliori “direttori d’attori” di sempre. Hai detto bene una cosa, sì: li VALORIZZA. Gente che ha “navigato” nei livelli medio-bassi del cinema come Pam Grier e - soprattutto - Robert Forster sono impeccabili in JB, a tutt’oggi un attore comunque grande come Jackson le prove migliori le ha offerte col regista (rammentiamo che è divenuto un volto “familiare” a spettatori e cinefili a partire dall’età di 46 anni!), Bruce Willis (che sempre nel '94 gira una ciofeca come “Il colore della notte2”) offre in PF la miglior prestazione in un cast comunque spettacolare. Il caso dell’attore austriaco è poi clamorosissimo: se può essere “ovvio” che un Waltz abbia trovato in QT il suo “regista ideale”, è incredibile che un registone abbondantemente affermato abbia trovato in un tipo fino a pochi anni fa confinato in serie tv crucche…il suo ATTORE ideale! Di Caprio? Con lui Tarantino ha sbagliato una sola cosa: doveva lasciarlo con la sua bella faccia immacolata e angelica, capelli biondi e denti perlacei. Tanto per essere chiari, un Helmut Berger a suo tempo interpretava autentiche “merdacce umane” col suo volto da “divinità ariana”, SANS make-up…

Qualcuno ha già preso il dvd, penso. Impressioni (di settembre)?

Ce l’ho in br, da mesi. Sul livello tecnico, nulla da dire, impressionante la fedeltà alla splendida fotografia di Richardson. Punto debole: gli extra, brevi e inadeguati. Quando zio Quentin ci degnerà di un commento audio per un SUO film, sarà cosa graditissima. Finora, li fa solo per i lavori dei suoi “compari” Rodriguez e Roth.
P.S. Anzi, no: ne ha registrato uno per l’edizione yankee di “Hot fuzz”! Della serie: ma che cacchio fa Tarantino quando non gira film? Risposta: magna, beve, tromba, guarda film, incontra GGente, fa commenti audio…

Non potevo non comprarlo, visto il trapporto che ho con lo Zio Quentin, ciò non toglie che il film andrebbe scisso in due: la parte comica e quella drammatica, la prima molto bella, la seconda che lascia un po’ a desiderare.

Io ho il blu ray da un paio d’anni e ogni volta trovavo una scusa per non vederlo dato che mi ispirava ben poco.
L’ho visto l’altra sera e dire che l’ho trovato una schifezza è un eufemismo.
Ok che a me Tarantino non ha mai fatto impazzire però questo film mi ha davvero messo ko.
Lunghissimo (ma soprattutto tirato per le lunghe), zeppo di cose autocompiaciute che fanno bene solo all’ego del regista, musiche usate a cazzo (e quelle “moderne” sono terribili), una storiella prevedibilissima piena di riempitivi, citazioni buttate lì un tanto al chilo, sciatterie tecniche che uno dice… “boh” (guardatevi il ralenti dopo che tirano fuori la moglie di Django dall’hot box)… Mah…

Eppure certe scene action o di violenza non sono male (la sparatoria a Candyland o l’incipit), il sangue vero è bello è abbondante (però o lo si mette per tutti gli spari oppure se ne fa a meno. Non ha senso usarlo solo ogni tanto), alcune facce sono ottime e ci sono comparsate di lusso (c’è pure Ted “Jesus Christ Superstar” Neeley) ma il resto l’ho trovato terribile.

Pure il cameo di Franco Nero che in tanti trovavano geniale… ma dove sarebbe la genialità?? A me è sembrata una stronzata colossale…

Ma poi c’è una specie di retrogusto cheap che non va via ed è dato da cose tipo i titoli di testa, di coda e le didascalie, dall’esplosione finale che uno si aspetta il mega climax e invece si trova quella roba loffissima e interminabile…

Il cameo di Tarantino mi ha fatto ridere perché lui è laidissimo ma sembra non rendersene conto, l’uso delle musiche mi è parso criminale e il pezzo inedito di Morricone cantato da Elisa oltre ad essere usato davvero a cazzo (non c’entra nulla, lo mettono lì tanto per riempire) mi fa pure abbastanza pietà. Solo che mi sembra di capire che dato che è firmato da Morricone bisogna parlarne bene a prescindere.

I tentativi ironici sono pietosi (tranne la gag del cavallo che si inchina, che ho trovato divertente) e sono pietosi anche i vezzi di Tarantino che fa il vintage (gli zoom con tanto di effettone sonoro mi sembrano ridicoli e cretini quanto gli zoom fuori asse di Kill Bill, per i quali l’avrei preso a cinghiate).

Insomma, un brutto film per me, molto brutto.

Ora non crocifiggetemi (anche perché non ho la minima intenzione di restare ancora a discutere su Tarantino nel 2015. Ho solo detto la mia, prendetela per quello che vale - quindi nulla- ).

Diciamo che con l’ultima frase ti sei salvato l’anima (cinefila). E amen…

Comunque questa storia che non si possa parlar male di Tarantino è davvero grottesca…

Per me questo film è davvero una cacata pazzesca e per me il regista è davvero sopravvalutato. Il fatto che però abbia tutti questi fan pronti a difendere ogni suo rutto è in qualche modo una conferma a questa sua (mica tanto presunta) sopravvalutazione.

Buon per chi lo apprezza, a me non piace e per me questo film fa pietà.

Tranquillo, quando mr T. farà davvero “una cacata pazzesca”, da regista, sarò il primo a dirlo, anzi URLARLO. Nel frattempo, mentre alcuni se ne VENGONO per Bellocchio o Moretti, io mi limiterò a considerare Tarantino fra i 2-3 migliori registi in attività al mondo. Molto semplice. .

Premesso che per me DU è un capolavoro: chi mai ha detto o scritto una stronzata simile? Vedere Nero nel film a me ha fatto piacere, così come mi era piaciuto rivedere Bo Svenson in Kill Bill per esempio, ma chi può considerare geniale una cosa del genere, scusa? Se non un fanboy ottenebrato come quello che qui su GdR parlava di EVENTO EPOCALE per Cagatar…

Son ben altre le cose per le quali zio Quentino è un grandissimo, certo non per i camei di vecchi attori nei suoi film, dai.