Dragonland - L'urlo di chen terrorizza ancora l'occidente (Lorenzo De Luca, 2008)

Per tutti gli appassionati e non del piccolo Drago,ho ricevuto notizia dal gentile Lorenzo de Luca di questo suo progetto che stà per prendere vita.

Documentari

Tra Hong Kong e il Colosseo sulle orme del Piccolo Drago

Pochi sanno che nel lontano 1972, il mitico Bruce Lee preferì Roma ad altre capitali europee come Parigi e Londra per ambientare «L’ urlo di Chen terrorizza anche l’ Occidente», suo unico film da regista tra i 4 che lo consegnarono alla leggenda, uscito in Italia postumo, nel 1974. Per risparmiare tempo e denaro, Lee girò in alcuni esterni caratteristici, come piazza del Popolo, piazza di Spagna, ma anche Villa d’ Este a Tivoli, per poi filmare al Colosseo (previa mancia al custode per l’ ingresso della troupe, visto che la burocrazia romana, già lentissima, richiedeva tempi molto lunghi per la concessione delle autorizzazioni) la preparazione al duello finale, completato in un teatro di posa ad Hong Kong. Ad avvicinare due realtà così lontane come Roma - non ancora la metropoli multietnica di oggi - e l’ estremo Oriente, fu quindi proprio il Colosseo, emblema dei moderni gladiatori impersonati da Lee e da Chuck Norris. Questo ed altri episodi della vita del leggendario attore-maestro saranno ripercorsi nel primo documentario italiano su di lui: «L’ urlo di Chen terrorizza ancora l’ Occidente». Lo realizzerà Lorenzo De Luca, sceneggiatore di numerosi successi («Natale sul Nilo», «Detective Extralarge», «Jonathan degli Orsi» ed altri) ed autore di numerosi libri su Bruce Lee, affiancato dal maestro di kung-fu ed orientalista Francesco Palmieri. Il documentario verrà girato tra Roma e Hong Kong sui luoghi reali dove operò Lee, assurto nel tempo a simbolo dell’ integrazione razziale, come testimoniano le due statue a lui intitolate sia ad Hong Kong che a Mostar. Si prevedono apparizioni di attori internazionali quali Franco Nero, Jackie Chan, Bud Spencer, Stephen Chow ed altri, nonché di esponenti del kung-fu come Lau Kar Leong, regista-icona del filone, e Lam Jo, il leggendario e quasi centenario decano dei maestri di Hong Kong. L’ uscita è prevista in dvd il 20 luglio, 34 anni dopo la scomparsa, a soli 32 anni, del re del kung-fu, in circostanze mai chiarite cui si cercherà di dare una risposta.

:slight_smile:

ecco una mail di Lorenzo de Luca dove mi aggiorna riguardo il suo ultimo lavoro:un nuovo documentario su Bruce Lee.

Ciao,
sto selezionando il materiale da montare: ad Hong Kong ho girato più di
tredici ore ed anche se i miei mezzi erano tecnicamente poverissimi (non
avevo un producer alle spalle e quindi ho fatto tutto da me), ho beccato
alcune delle più grandi superstar del cinema kung-fu, tra cui Liu Chia
Liang, il massimo regista del filone -che non ha mai rilasciato interviste
per l’Italia- e suo fratello Gordon Liu, l’eroe di tanti film su Shaolin.
Sarà un documentario eccezionale, forse unico, perché nessuno aveva radunato
tutta questa gente prima (forse solo nel vecchio documentario Cinema of
Vengeance, ma quello era inglese ed avevano i soldi). In Italia nessuno lo
ha mai fatto.
I tempi non erano maturi.
E’ stato triste constatare che la casa d’infanzia di Bruce Lee è stata
abbattuta per farci un centro commerciale e che quella in cui abitava da
adulto, quando era una star, è stata trasformata in un bordello (proprio
così: una love-house, dove vanno coppie e prostitute). Hong Kong per molti
anni ha dimenticato il suo maggior eroe.
Ti terrò aggiornato.
Ciao
Lorenzo

Come potete notare Lorenzo metterà molta carne sul fuoco nel suo nuovo dvd e probabilmente con la collaborazione delle grandi star del filone ,usciranno nuovi e succulenti aneddoti sul grande eroe della Cina.

lorenzo de luca è un bravo sceneggiatore, quindi il suo documentario sarà perfetto. Dopotutto è solo grazie a lui se in italia abbiamo visto qualche libro dedicato a bruce lee,
Unica ondata di materiale l’avevamo avuta solo coi superkung fu anni 70 (libricini in 5 volume + 33 numeri rivista poster dal 1975 al 1979):smiley:

Riguardo ad Hong Kong, è già da molti anni che si è dimenticata di Bruce Lee. Infatti il Caffe’-Ristorante aperto da Mister Jon t.Benn (il boss col sigaro di way of The dragon) è stato aperto solo 3 anni, dopodichè fallì per scarsa affluenza di pubblico!!! Dovunque ti giri, come eroi sono venerati ANDY LAu- JACKIE CHAN e il semidio CHOW YUN FAT… New generation!!!
Anche gli studi della Golden Harvest erano abbondanati a se stessi sicuramenti da almeno 10 anni (la mia visita risale a ottobre 1999);
la casa di bruce a cumberland road 41 in quel periodo prima che divenisse un bordello, era un parcheggio custodito da una compagnia musulmana.
Il Bruce Lee shop è in negozietto di 2 metri X 3 metri che vende pochi gadgets a prezzi da incubi!!!
Molto materiale dedicato a Bruce, si poteva ammirarlo solo nei ricchi centri commerciali giapponesi. In Giappone infatti bruce è amatissimo.
ciao niky

…dvd: programmata uscita per 20 luglio 2007 (34° anniversario morte del piccolo drago):slight_smile:

Un modo originale per proporre la cultura cinese. In vista delle Olimpiadi di Pechino 2008, la televisione di stato cinese ha pensato di far rivivere il mito di Bruce Lee, mai tramontato presso gli appassionati, attraverso una fiction di 40 puntate che servirà anche a far conoscere la cultura e lo stile di vita cinesi.

La serie televisiva, intitolata “The legend of Bruce Lee”, avrà un budget di 50 milioni di Yuan, pari a 3,2 milioni di sterline, e sarà girata nella città di Shunde, nella provincia meridionale di Guangdong, dove cinque anni fa venne aperto il primo museo dedicato al “piccolo drago”, ma che è anche la città natale dei genitori del versatile artista (è stato attore, ballerino, regista, scrittore, filosofo, e maestro di arti marziali).
Lee sarà interpretato da Chan Kwok-Kwan, conosciuto anche come Danny Chan: l’attore si è detto “nervoso e al tempo stesso esaltato”, precisando comunque che farà del suo meglio essendo un fan di Bruce Lee fin da piccolo. :smiley:

Lorenzo de Luca sta scrivendo un nuovo film sulle arti marziali e quindi mi ha gentilmente detto che questo documentario che sta portando avanti con la sceneggiatura del nuovo film, non uscirà prima di Natale.

Per Stubby: Hai qualche aggiornamento riguardo a questo documentario in italiano diretto da DE LUCA dedicato a bruce lee? è un progetto abortito o vedrà la luce? I tempi adesso dovrebbero essere maturi…In italiano di bruce lee come documentari al momento esistono solo una manciata:

  • la leggenda aka A WARRIORS JOURNEY
  • L’URLO DEL DRAGO AKA death by misadvenure
  • LE FURIE DEL CINEMA aka CINEMA OF VENGEANCE
  • LA MALEDIZIONE DEL DRAGO aka CURSE OF THE DRAGON
  • BRUCE LEE IL DRAGONE IMMORTALE aka immortal dragon…
    basta , poi il restante è tutto in lingua originale.
    Tu che hai contatti con DE LUCA puoi chiedergli delle news in merito? grazie mille niky;)

lo ha accantonato perchè sta dando la precedenza ad una sceneggiatura di un film sulle arti marziali,mi disse qualche tempo fa che probabilmente non uscirà prima di Natale 2007.

…Aggiornaci, con maggiori dettagli, appena puoi please…:rolleyes:

Fresche news dal caro Lorenzo De Luca, vi posto la sua mail:

Ciao Stubby,
ti aggiorno: il titolo confermato è L’URLO DI CHEN TERRORIZZA ANCORA
L’OCCIDENTE
, ma sarà DRAGONLAND per la versione estera.
Come sempre, quando si cerca di fare qualcosa di diverso nello stagnante
panorama italico, la postproduzione procede lentissima ma procede, alla
faccia dei pochi denari.
Purtroppo non ce la farò per Natale a causa di problemi con la NoShame, che
ha un suo listino fin troppo affollato, ma vado avanti.
Alle già numerose “guest-stars” si sono intanto uniti -non so se te ne avevo
dato notizia- l’attore Nick Mancuso, che parla del suo rapporto con Brandon
Lee in Rapid Fire, il giornalista Alberto M.Castagna, la
conduttrice-giornalista Antonella Ferrera, che su Radio 2 dedicò una puntata
al mistero della morte di Lee, il Gran Maestro Lam Chung Sing (erede del
leggendario Lam Sai Wing, The Magnificent Butcher del film omonimo con Sammo
Hung), più altri ancora (c’è stato un passaparola che ha fatto uscire allo
scoperto non già, come mi attendevo, fans dell’ultima ora, ma stagionati
professionisti). C’erano in forse anche Stefano Benni e Vincenzo Cerami, ma
è arduo far collimare i miei tempi coi loro impegni, nonché il regista
Alessandro Capone, che nel 1982 lavorò ad Hong Kong con Lo Wei.
Va a finire che a qualcuno dovrò demandarlo ad un “sequel”.
Sto anche cercando di inserire l’ intervista che Brandon Lee mi rilasciò a
Roma 4 mesi prima della sua fine (purtroppo la qualità video ha subito danni
in questi 15 anni, ma l’audio dovrebbe salvarsi).
Ciliegina sulla torta, per i nostalgici, un mucchio di immagini di
repertorio di flani di allora, locandine e foto-scena dei kung-fu
distribuiti in Italia, con le allucinanti frasi di lancio che li rendevano
fanfaroni ed irresistibili e con gli articoli dei quotidiani su Lee in
Italia e sulla sua scomparsa (una sorta di rassegna stampa retrò). Nonché le
classifiche con gli incassi italici dei kung-fu.
Per sua e per mia natura, non sarà un’opera raffinata, ma una caotica full
immersion per chi quegli anni se li ricorda e per chi li può solo rivivere
attraverso i documentari, piena di nostalgia, ironia, iconograficamente anni
'70, musicalmente pure. Io appartengo alla ristretta minoranza per la quale
la quantità è sempre stata più importante della qualità, quando si tratta di
film di kung-fu (ragion per cui mal digerisco le confetture stile La tigre e
il dragone, o Fearless, bellissime ma pallosissime). I palati raffinati sono
avvisati: qua si gioca sull’indigestione.
Del resto cosa aspettarsi da un documentario in cui Gordon Liu Chia Hui e
suo fratello Liu Chia Liang parlano seduti allo stesso tavolo, mentre
divoriamo piattoni di cucina cinese?
Ciao
Lorenzo

ecco il ‘cast’ completo:

la squadra di Hong Kong:

LIU CHIA LIANG
GORDON LIU CHIA HUI
BRUCE LIANG
CHIANG TAO
LAM CHUNG SING
STEPHEN AU
EDDY KO
OLIVE HUI
MICHAEL WONG
CHIU CHI LING
JACKIE CHAN (SOLO AUDIO INTERV TELEF)
DAVID CHIANG, TI LUNG, CHI KUAN CHUN, WANG YU E GLI ALTRI APPARIRANNO NEL
PROX, SE QUESTO ANDRA’ BENE

la squadra americana:

FRED WILLIAMSON
NICK MANCUSO
BILL CONNOLLY (se fa in tempo)

la squadra italiana:

FRANCO NERO
AURELIO DE LAURENTIIS
MALISA LONGO
SERGIO MARTINO
MASSIMO VANNI
SAL BORGESE
EG CASTELLARI
GIONA NAZZARO
SAL BASILE
ALBERTO M CASTAGNA
BUD SPENCER
ENRICO VANZINA
JOE CAPALBO

Si hanno notizie ulteriori ?..:confused:

NEWS da Lorenzo De Luca

Ciao Stubby,
un augurio di buone feste ed un messaggio per quanti si chiedono che fine ha
fatto il documentario: va alla grande, ma ho dovuto cambiare produzione (gli
amici della NoShame avevano un listino di titoli troppo fitto, mi hanno
fatto perdere tempo prezioso), così ho trovato un’altra indipendente, la
MacroMajora, che ha sposato il progetto (peraltro stanno completando un
b-movie horror, le 7 note del diavolo, che testimonia del loro amore verso i
generi).
L’uscita del documentario slitterà di un mese o due. In compenso sarà più
lungo del previsto (dai 45 min. iniziali siamo già arrivati a 60 e c’è
ancora tanta roba). C’è chi sostiene che 90-120 minuti siano troppi, a meno
che non si disponga di effetti speciali e miriadi di spezzoni di film, ma
sinceramente me ne fotto, perché se avessi dato retta al mercato non sarei
mai dovuto andare a cercare star dimenticate come Bruce Leung, o
misconosciute da noi come LCLiang.
Io sto facendo ciò che a me sarebbe piaciuto vedere da spettatore. Tutto
qui.
A maggio Gordon Liu viene a Roma per la prima volta, e quindi sto cercando
anche uno sponsor, il che mi toglie altro tempo dal montaggio.
Vabbè. Spero che la montagna non partorisca il topolino. Come si dice a
Taiwan, “Staremo a vedremo”.
Ciao
Lorenzo

…eppoi, Maestro Stubby ? :confused::confused:

Lorenzo sta facendo un gran lavoro che lo occupa per tutti e sette i giorni della settimana,ecco un piccolo aggiornamento della situazione attuale, che ha provveduto a comunicarmi tramite mail:

  1. Il montaggio è terminato ma il coproduttore ha obiettato che forse è troppo lungo (circa 150 minuti), così sto rivedendo da capo cosa tagliare e cosa abbreviare, anche se è sempre difficile perché si vorrebbe tenere tutto. Molta roba andrà negli extra, altra per un possibile n.2

  2. Titolo definitivo, salvo diversa opinione della distribuzione, è Dragonland.

  3. Molto tempo è stato perso per ottenere diritti di clips da alcuni titoli Shaw, ma grazie alla mediazione di Gordon Liu ci si è riusciti.

  4. Altro tempo va via per tradurre dal cantonese in sottotitoli per le interviste, impresa non semplice.

Chiunque abbia buttato un occhio al montato provvisorio concorda che, poiché l’intera operazione è stata realizzata avventurosamente, in luoghi diversi e con attrezzature eterogenee (il viaggio a Hong Kong è stato la ciliegina), il risultato è eccezionale! Se avessi avuto un budget vero e proprio sarebbe già pronto da un pezzo, ma in un paese dove ancora nessuno ha fatto un vero documentario su Sergio Leone, che è roba nostra, non mi potevo aspettare denari per un lavoro su un cinema che nemmeno ci appartiene. Quindi vado avanti da solo assieme alla piccola produzione indipendente che mi aiuta. A Marzo se ne parlerà anche a RaiRadio2, La storia in giallo, nel corso d’una puntata sulle Triadi nella quale interverrò come ospite per parlare del legame Triadi-cinema kung-fu.
Ciao
Lorenzo

Ultime news…pare che finalmente potremo visionare il tanto agognato documentario di Lorenzo, ieri mi ha scritto:
“Ciao, finalmente il mio documentario va in onda su Rai4 dal 2 aprile in pillole
assieme alla fiction su Bruce Lee. Poi andrà in onda integralmente”.

Colgo l’occasione per ringraziare Lorenzo della splendida notizia.

Lorenzo sempre gentile e disponibile alla mia domanda se il documentario avrà una distribuzione in dvd risponde…

Lorenzo: “Sì, avrà anche uscita dvd per la Filmauro ma mi hanno chiesto di aspettare il loro riassetto distributivo. Per il resto è stato rifiutato da 4 o 5 festival italiani cui l’avevo spedito, in Italia ci vuole raccomandazione sennò manco ti guardano (infatti è stato respinto senza essere visionato).
E’ stato respinto persino dall’ineffabile Far East di Udine perché loro “danno spazio solo a film di nazionalità asiatica”, poco importa che questo sia l’unico documento al mondo -o almeno l’unico made in Italy- con Liu Chia Liang e Gordon Liu seduti allo stesso tavolo (per non citare tutti gli altri che ho messo assieme) cheracconta quella stagione.
Questo dà la misura dell’Intellighenzia italica.
Tra quanti hanno ignorato il documentario, ci sono anche gli ‘amici’ di Stracult, ai quali permisi di intervistare Gordon a Roma, chiedendo solo la cortesia di mandare in onda il trailer del documentario nella puntata in preparazione, che dato il tema ed il target sarebbe stata una bella vetrina; naturalmente, nella puntata poi trasmessa su Rai2, mandarono solo Gordon, senza nemmeno degnarsi di un ringraziamento nei credits di coda!!! Si sono poi scusati con le solite balle (“durata”, “esigenze tecniche” ed altre stronzate).
Questo è un altro esempio dell’Intellighenzia (nonché dell’arroganza) di
certi circoli ufficiali.
Pazienza, mi consola sapere che ad Hong Kong è piaciuto e che Gordon Liu per ringraziarmi mi ha spedito una scultura cinese. Piccole soddisfazioni per un
vecchio lupo come me. Adesso per rinsanguare le mie finanze dopo i costi del
documentario, sto collaborando a una fiction con Bud Spencer (I delitti del
cuoco) e ad un western (Gli Implacabili) ambedue Mediaset. Staremo a vedremo.
Però di Dragonland sono proprio orgoglioso! Certo, avrei voluto disporre di
centomila euro di budget per farlo meglio, ma forse la sua fortuna è proprio
quella di essere stato fato avventurosamente, un po’ come i kung-fu anni '70
che celebra. Saluto te e quanti lo apprezzeranno”.

Che dire, se non che dispiace quando succedono e si sentono determinate cose, se non ci si aiuta tra appassionati di cinema di genere…

Eventualmente se qualche autore di Stracult o organizzatore del Far East ha voglia di intervenire e controbattere è ben accetto.

Capitoli del documentario in onda su Rai 4:

1) Dove osano i dragoni (già trasmesso, 15 minuti circa)
2) sabato prox: L’arte di uccidere (con Liu Chia Liang, Gordon Liu etc.)sulle origini storiche del kung-fu circa 10 minuti
3) La danza del leone (storia dell’omonima danza) circa 4 minuti.
4) L’aurora dei draghi (cinema kung-fu del muto fino a Lee anni '50)circa 5 minuti
5) Le spade delle divinità guerriere (nascita degli Shaw Bros e del nuovo wuxia anni '60) circa 17 minuti, interv. attori e registi.
6) Il drago si scatena (nascita del gongfupian anni '70, Wang Yu, numerose clips di film usciti in Italia)
7) Le stagioni del drago (1973: il boom, locandine, interviste a cinesi ed occidentali, morte bruce lee, visita al suo college e alla sua ex-casa)circa
50 minuti divisi in due parti da 25 min ciascuna.
7bis) Le stagioni del drago seconda parte (idem come sopra)
8) Diavoli bianchi (interv ad alcuni personaggi europei ed americani)
circa 12 minuti
9) Gli eredi di Shaolin (Liu Chia Liang e Gordon si raccontano), titoli di
coda su clips di film e fuori-scena, 24 minuti circa.

Questo è quanto se il drago non ci mette la coda, ogni capitolo è ricco di
interviste e clips d’epoca e va in onda di sabato.

Ciao

Sabato sera 27 giugno dalle 20,30 in poi Lorenzo De Luca sarà ospite allo stand della Edizioni Mediterranee Piazza del Popolo, per la manifestazione Roma si libra.
Rispolverano i suoi vecchi libri grazie al successo del recente documentario Dragonland,sarà un occasione per un incontro con eventuali fans del piccolo drago o Brandon che vorranno fare domande oppure semplicemente due chiacchiere con lo scrittore\sceneggiatore.

Il documentario, uscito a suo tempo in dvd in una veste più o meno autoprodotta, è stato di recente ristampato da Home Movies; non so se questa seconda edizione contenga una versione rimaneggiata o se sia tale e quale alla prima edizione.

Non lo vedo da almeno una decina di anni, ma ricordo che l’impressione che mi fece fu quella di un lavoro carico di passione e dedizione, che però data l’estensione enorme della materia finiva per girare un po’ in tondo senza mettere il focus su dei punti davvero salienti. Come ha detto il suo autore in questo stesso topic, il materiale era tale e tanto da rendere difficili delle scelte, inducendolo ad inserire una quantità tale di interviste da rendere la visione non ostica, ma per lo meno impegnativa.
Da notare l’enorme sforzo produttivo, De Luca è andato a intervistare una miriade di stelle e meteore cinematografiche dell’epoca direttamente a Hong Kong, un’impresa di tutto rispetto. Anche se l’intervista che ricordo con maggior piacere è quella di Sal Borghese!
Oltre alla durata, un’altra nota dolente che ricordo è che la qualità del video non era eccelsa e conferiva una sorta di aura un po’ amatoriale alla confezione del prodotto; non credo che fosse un problema relativo alla compressione ma proprio alla qualità originaria delle riprese. Non ho però la certezza non avendo il dvd sottomano e parlando a memoria.

In ogni caso un’impresa titanica, che io sappia l’unico tentativo di realizzare un documentario che tracci un affresco globale del fenomeno “film di kung fu”, pur non essendo particolarmente fan del filone ho apprezzato l’iniziativa.
Qui la nuova versione uscita per Home Movies:

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Ultimamente è piuttosto attivo su youtube dove posta parecchi video riguardo la sua passione e riguardo Dragonland

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