Quando riesco, é un appuntamento fisso per vedere dei film introvabili, scoprire degli autori emergenti (ma spesso provenienti da paesi di cui si trascura la ricchezza cinematografica) o godersi dei “grandi classici” su grande schermo
Quest’anno sembrerebbe l’annata del cinema di genere indiano, probabilmente dopo il successo di RRR l’anno scorso! Ed ecco quindi un film che non mancherò :
Se avete consigli da dare, ben volentieri, dato che la maggior parte dei film non li conosco!
Thundercrack (Curt McDowell,1975), clamorosa assenza nel database GDR perché si tratta veramente di un cult movie: una casa isolata, abitata da una vedova depressa e alcolizzata, si rianima una notte di temporale con l’arrivo di vari automobilisti, l’uno più eccentrico dell’altro, che cercano un rifugio temporaneo. Una meravigliosa follia di più di 2 ore e mezza, girata in bianco e nero (e con un ottima fotografia), tra amplessi, dialoghi deliranti e amori di ogni tipo
Silip - Daughters of Eve (Elwood Perez, 1985), grazie all’ottima presentazione di questo film di @Frank_n_Furter mi sono incuriosito e ho approfittato dell’occasione per vederlo su grande schermo! Che esperienza: dall’inizio scioccante (ma che anticipa la crudeltà che verrà) alla bellezza dei luoghi e dei corpi illuminati da una luce abbagliante, dalle dinamiche interpersonali ben delineate a una mezz’ora finale di grande potenza e violenza (con una chiosa beffarda, che riporta la comunità sulla retta via, abbandonata momentaneamente con l’assenza del prete). Gran film e, in effetti, del regista e delle attrici sarebbe bello poter recuperare altri film!
Weather woman (Tomoaki Hosoyama, 1995), altro cult movie, in questo caso prima in Giappone e poi in America e ritrovato un po per caso in un deposito francese e che dovrebbe benificiare di una edizione in DVD l’anno prossimo.
La storia: una presentatrice del meteo mostra le sue mutande in diretta e la trasmissione ottiene un ottimo successo, quindi la direzione decide di assecondare la presentatrice a proporre degli spettacoli sempre più esagerati finché la figlia del direttore (anch’essa presentatrice del meteo, ma in Francia e con uno stile più “elegante”) decide di rientrare e riprendere in mano la situazione. E a questo punto il delirio é tale che anche la trama é difficile da raccontare! Assolutamente da vedere (più volte mi sono chiesto a cosa stavo assistendo )!
E nel week-end completero questa edizione veramente entusiasmante con:
Film che ho da un secolo ma non ho mai visto causa scarsa qualità video della mia copia ed assenza di sottotitoli… Ora vedo che è uscito un bluray che sembra eccezionale con anche diverse tracce di sottotitoli, quindi penso che lo prenderò a breve!
lo vidi eoni fa, allarmante non ricordo più niente, solo la presenza della pin up Kei Mizutani che all’epoca fu ciò che “mi spinse” alla visione. Urge un ripasso
Vedere una roba come “Begotten”, in sala, credo seriamente richieda il supporto, anzi “rinforzo”, di varie sostanze. Nel mio caso, preferibilmente alcoliche. Così, se mi addormento dopo una decina di minuti, a fine proiezione mi sveglio e dico, da vero principe cinefilo, “Già finito?!”…
P.S. Sempre che, nel frattempo, non abbia russato e mi abbiano trascinato via a forza. E non invidio quelli addetti a tale ingrato compito…
Decisamente meglio se ha i sottotitoli perché, essendo una produzione underground, l’audio (almeno nella copia visionata) era pessimo!
E per il topic, vediamo perché non ho molto altro da dire sul film, ma magari più avanti
Secondo il presentatore della proiezione, é molto meno riuscito e originale del primo capitolo e, in ogni caso, a suo dire Weather woman é il miglior film sia del regista che dell’attrice principale (che contribuisce parecchio a renderlo memorabile).
Mi avevate fatto un pò paura con i commenti su Begotten, ma mi é piaciuto molto e non mi ha affatto annoiato (al contrario di Polia & Blastema e Din of Celestial Birds, che introducevano il film principale e che sono poco significativi, secondo me).
E Goliaf, alla fine, non lo ho visto perché tanto Yerzhanov é molto alla moda in Francia in questo momento, quindi il film un giorno o l’altro uscirà in sala, penso. Al suo posto, ho rivisto (ma per la prima volta al cinema) Freeze Me (Takashi Ishii, 2000).
Non é il mio film preferito del regista, ma é claustrofobico, notturno, spietato, poetico e disperato come pochi! E la grandezza dello schermo esalta davvero i colori e i corpi di un regista che gira in modo unico!
E giusto per completezza, il festival proponeva anche :
è un’opera capace di scatenarti diverse reazioni a ogni revisione. la prima volta mi è strapiaciuto, la seconda mi ha profondamente irritato, la terza ho molto amato il primo quarto d’ora e trovato superfluo tutto il resto. per certo affrontata in sala deve fare la differenza con la d retoricamente maiuscola.
fermo restando che l’horror va a gusti e intendimenti personali, posso assicurarti che ti sei perso molto poco.