Film che non vi piacciono e (non) vi vergognate di dirlo

La mia intenzione -per quel che vale- e’ sicuramente questa!

Ciao!
C.

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Grazie @schramm, finalmente un post che riporta un po’ di buon senso. Che poi appunto uno può adorare sia 1984 sia Brazil, in fondo son due film diversi. E sì, i film andrebbero sempre visti in originale, anche perché ormai doppiaggi geniali tipo “Lupo Ululì” non li fanno più. E la banda di delinquenti di Cleese, Gilliam & co. non si può vedere se non nell’originaria lingua albionica, è come vedere Amici Miei doppiati (fatto, a pezzetti, atroce).

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tornando a tematica bomba, tanto vale che lo confessi e bestemmi sull’altare: tolti e ora qualcosa di completamente diverso e, in parte, il senso della vita, e premesso che mi manca flying circus, il mio umorismo abbraccia più l’indole del trio zaz e la vena dei f.lli marx che l’approccio dei monty python. ma visto che siamo in vena di confessioni-scandalo, anche mel brooks non mi è mai scompifferato granché… lo dico? lo dico: odio balle spaziali.

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L’intervento di Schramm, lungo e articolato, mi è piaciuto molto. Tarkovskij lo adoro e venero per il senso visivo, perché appunto è un “umanista” (come altri “pezzi grossi” : Kubrick, Tarantino, Eastwood, Nolan…). Troppo “cristiano”? Non per me (che sono agnostico : vale a dire, ateo al 90%. Un decimo di “non so, mah, forse…” è meglio tenerselo… :thinking:). Tarkovskij era semmai mistico, visionario, a volte perfino “delirante” (vedi certi momenti di “Stalker”, e parecchio “Sacrificio”…). Ma mai banale, e spesso potentissimo. Sicuramente, un autentico Genio della Settima Arte. Poi, a dirla tutta, di lui non digerisco “Nostalghia” : tolte alcune magnifiche scene, nel complesso è troppo lungo, e troppo palloso. Perché, cari forumisti, nessuno è perfetto. Nemmeno i geni… :stuck_out_tongue_winking_eye:

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Lynch? Mortacci suoi. “Mulholland…” e “Inland…” non glieli perdonerò mai. Che vaccate. Meno male che poi è arrivato “Twin peaks-Il ritorno”. Per farmi capire che il cineasta yankee, quando vuole è ancora un titano, e non un pagliaccio che fa la parodia di sé stesso… :sunglasses:

Macché, davero davero? Te devo spiegà Mulholland?

La prossima volta si dovrebbe specificare per evitare danneggiamenti allo scroto :rofl:

Scusate se non sono stato chiaro! :sweat:

Ciao!
C.

Figurati, stavo scherzando. E poi tu che centri? Le questioni sono di altra natura

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Non avevo capito!! :sweat_smile: :sweat_smile: :sweat_smile: :rofl:

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…beh, se non è cristiano tarkovskij alzo le chele! non c’è fotogramma che non sia permeato da un invadente senso della più ortodossa religiosità (non del sacro, ma proprio del religioso). arriverà addirittura ad affermare e quasi dimostrare, con sacrificio, che solo affidarsi a dio salva da una guerra nucleare (l’importante è crederci). in tal senso, credo che peggio di così ci sia solo zanussi. Insomma è un cinema che interpone l’etica all’estetica senza fonderle mai davvero rendendole vasi comunicanti (come invece accade in kubrick), e non – e mai – il contrario, e tanto basta ad allontanarmici. e magari fosse stato mistico nel folle senso che trascende (e perché no, mette in crisi) la religione in quanto dogma e apre alla più spregiudicata visionarietà. ma in tal senso occorre rivolgersi a quelli che di stalker definisci momenti deliranti, gli unici (comunque un’ora, che in termini cinematografici sono una porzione di tempo importantissima) che salvo di tutta la sua filmografia, assieme a qualche breve stralcio di solaris, ché non danno risposte che non generino altre domande e dove apocalisse e spiritualità sono due facce di una stessa medaglia e si fondono senza dar vita a una sintesi superiore. Questo vettore l’ha adottato, esasperandolo, kostantin lopusciankij uno dei suoi più impietosi allievi, dando luogo a opere di spregiudicata densità figurativa e dall’impatto visionario sbalorditivo: raffrontare quell’ultimo giorno – lettere di un uomo morto (l’unico purtroppo ad aver raggiunto le nostre sale) con sacrificio o posetitel muzeya con solaris per credere. :wink:

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Interessantissima disamina che rivela come @schramm conosca bene il tema a differenza mia. Quel poco però che conosco di Tarkovskij non parlerei di religiosità ortodossa ma di visione fideistica della realtà che è una delle risposte che l’uomo può dare ai suoi quesiti. Vedo che non hai citato Andrej Rublëv che in realtà va ben oltre quello che è la narrazione a tema religioso, soprattutto nell’episodio della campana.
Scusatemi per la banale considerazione da aspirante cinefilo “serio” che non sono mai stato.

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parlando sempre per me: peggio pure, perché non apre a nulla che la realtà la smentisce, la trascende, la esautora. l’arte dovrebbe oltretutto essere nemica delle risposte, e vedere come cruna di tutte le risposte la realtà è ossimorico rispetto all’arte, che dovrebbe essere embrione di altri mondi. poi ripeto, pertiene al mio sentire intendere e vedere, ciascun per sé e tarkovskij per tutti!

non ho tirato dentro andrej rublev perché è l’unico della sua filmografia che mi manca all’appello e conosco più per luce riflessa che diretta. provai a vederlo in uno dei momenti meno indicati, accantonandolo dopo un quarto d’ora. da allora nessuna cellula del mio corpo ha mai chiesto il recap.

@King_Ghidorah non c’è assolutamente niente di cui doversi scusare e alcunché di male nell’essere un cinefilo serio o aspirante tale :wink:

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Per carità di Dio (è il caso di dirlo… :grin:), non entriamo in discussioni teologiche!! Cristiano, Tarkovskij? Sì, vabbè. Il “riferimento” suo era quello. Ok. Non era certo buddista, o musulmano, o ebreo. Ma non mi sono mai sentito “sopraffatto”, come se fossi a una forzata lezione di catechismo. Con Tarkovskij, lo dico chiaramente, prevale innanzitutto … il Cinema!! Poi, se vogliamo addentrarci nei più profondi e oscuri meandri di analisi religiose, fatelo voi. Io, mi astengo. E continuo a venerare, il Grande Maestro Russo. A 48 anni, sono troppo vecchio e stanco, per certe cagate… :sunglasses::+1::wink:

Consiglio da amico, non da forumista . Recupera al più presto “Andrej Rubliov”. Fai un minimo sforzo. Capolavoro assoluto, e fra i migliori film degli anni '60 a livello mondiale. Detto in breve… :+1::+1::+1::+1::+1::+1::+1::+1::+1::+1::+1::+1::+1::+1::+1::+1::+1::+1::+1::+1:

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forse un domani chissà. :slight_smile:

comunque nessuno deve vendere niente a nessuno, sia chiaro. ripeto, se per te inland empire è una vaccata mi posso stupire ma non offendere. dove c’è gusto non c’è perdenza. posso dirti perché per me non lo è, ma non forzarti a fartelo andar giù.
seguendo la directory del topic, a me andrej non piace ----> ne ho spiegato i perché —> non mi vergogno di dirlo :wink:

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Ma neanch’io mi sento “offeso”, dal tuo atteggiamento verso il regista russo. Anche perché lo hai motivato in modo chiaro e onesto. E nei tuoi interventi, a dirla tutta, ho l’impressione che traspaia comunque rispetto per la sua figura. Così come, nel mio caso, il fatto che un paio di suoi film non mi piacciano, non significa che butti nell’immondizia Lynch. Anzi, nello specifico, difendo da “tempi non sospetti” il tanto sputtanato “Dune”. Per il quale, ho la lieve impressione, che il tempo mi abbia dato ragione. Nel mio piccolo, anzi piccolissimo… :sunglasses::wink:

Adoro Lynch, e in particolar modo Mulholland, forse l’unica grande risposta (o sequel) a Sunset Boulevard. Per me il suo Dune rimane un gran film.

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Apocalypse now e tutte le versioni derivate. Probabilmente il film più sopravvalutato della storia del cinema (A parte s’intende la scena dell’odore del napalm al mattino)

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