Fuori stagione (Luciano Manuzzi, 1982)

Va bene, me lo aspettavo delirante, ma non fino a questo punto. Film al limite dell’inclassificabile, sembra quasi di vedere un Roman Porno, un film di Masuo Ikeda.

Nel film ci ho trovato tutto fuorché la commedia, di un cupo e uno squallore disarmante, a rivederlo con occhi da adulto ed aver vissuto gli anni del boom turistico in riviera non posso che concordare con la chiave di lettura di @Frank_n_Furter , i bagnini, gli scattini non che i pescatori e altri addetti al turismo di quegli anni, lavorando “la stagione” potevano permettersi tranquillamente di non fare un emerito cazzo tutto l’anno con gli introiti che le località di villeggiature regalavano in quel periodo.

La giovane coppia protagonista del film risente del rovescio della medaglia del fuori stagione, da turisti del ridente paese dei balocchi, si ritrovano loro malgrado in un luna park degli orrori, burattini nelle grinfie di un manipolo di disadattati, incapaci di intrattenere un rapporto, una relazione che sia di sentimento o di amicizia, privi di ogni ambizione, prigionieri del purgatorio invernale che separa le agoniate stagioni estive.

Di Mannuzzi ho avuto la fortuna di vedere solo I Pavoni dove anche lì dipinge in maniera egregia una finestra temporale di noia e di disagio giovanile immersi nell’umido e nella desolazione della “bassa” invernale.

Non so se sono trip che ci stiamo facendo noi 40 anni dopo, ma a ripensarci dopo il film funziona ed è più maturo di quanto possa sembrare superficialmente, alla fine in effetti quadra tutto, riguardo i personaggi meteora citati da Frank, vado subito al ragazzo disagiato del bar, incapace di relazionarsi con la società e il gentil sesso sfoga tutta la sua ira sul cane in spiaggia, scena tra l’altro di non poco disturbo, incornicia quello che in psicologia si chiama il “calcio del gatto” dove il padre frustrato al lavoro torna a casa e inveisce con la moglie, che subisce inerme sfogandosi sul bambino che a sua volta scarica la sua rabbia sul povero felino, tornando al film, per quanto cruda la scena in questione incornicia alla perfezione quanto detto.

Peccato come diceva @mark920 che non vi sia un poster o una qualsiasi immagine associabile al film, (integro con un’emblematica cartolina d’epoca) sicuramente il Comune di Cesenatico, al contrario di Acapulco prima Spiaggia a Sinistra non avrà nessuna intenzione di promuoverlo, anzi il film è una vera e propria antitesi dello stesso che per quanto il paragone possa essere solo luogotemporalmente azzardato calza veramente a pennello, potrebbero essere i due film uno speculare dell’altro, ma qui lo ammetto si sfocia nel puro delirio.

Sarei quasi tentato di spostarlo nel genere “horror/thriller” proviamo a identificarlo con un grafico, dite la vostra (multipla):

  • Drammatico
  • Grottesco
  • Horror
  • Noir
  • Commedia
  • Thriller
  • Erotico

0 votanti

Prometto che col tempo farò un reportage fotografico di alcune delle location del film.
Nel frattempo lo sottoporrò ad alcuni amici del posto se mi sanno dire o aggiungere qualcosa al riguardo.

2 Mi Piace