Mister.steed, è proprio quello il senso del finale di stagione, gran flash!!!
Savastano che ha pianificato la fuga con i suoi più fedeli, ben consapevole dell’inettitudine del figlio. la moglie in realtà non lo sappiamo se era a conoscenza o no, e a questo punto non ha più importanza.
piuttosto molti sostengono che
Genny a terra muove una mano, non è morto.
sarebbe un bell’inizio della stagione due, ma chissà…
A me la serie è piaciuta moltissimo, soprattutto per la scelta di rappresentare una cattiveria assoluta e senza vie d’uscita, scelta che - purtroppo - il buon Saviano ha pensato bene di strumentalizzare.
Molto belli i dialoghi, la tensione che si respira in ogni momento, strepitose le musiche.
Attendo con ansia la stagione 2
Sinceramentela mano in movimento non la ricordo, ma in effetti l’aver inquadrato nuovamente Genny steso a terra può far sospettare una sua “resurrezione”.
Riguardo Savastano padre invece… naturalmente anch’io avevo pensato a questo senso del finale, tuttavia secondo me non tutto fila liscio: ok la “pianificazione” dell’evasione… ma il boss prima di “destarsi” sembra quasi “sorpreso”… e poi, come faceva a saperlo o ad averlo pianificato con la sua “vecchia guardia”? Tramite informatori all’interno del carcere? Oppure anche gli amici possono prenotare colloqui con i condannati al 41 bis, oltre ai parenti e agli avvocati, anche se non ci hanno mostrato questi colloqui?
Considera che il trasferimento è praticamente l’unica possibilità di evasione dal 41bis. Gli avvocati di un capo camorrista non credo siano le persone più limpide del mondo, con tutto rispetto. i relativi colloqui non ce li potevano mostrare per ovvi motivi
Iniziato a vederlo ieri sera, ma mi son fermato alla puntata numero 3 altrimenti sarei stato capace di non dormire la notte per vedere tutta la stagione d’un fiato…
Lati belli ce ne sono un sacco: regia (la parte finale della 3^ puntata l’ho rivista più volte da quanto è fatta fatta, raramente ho visto qualcosa di simile in una serie italiana), montaggio e fotografia.
Anche la caratterizzazione dei personaggi ci sta, anche se personalmente trovo il boss Savastano troppo “impostato”, sempre col broncio da duro, e suo figlio Genny troppo un mammone autistico (perlomeno nei primi 2 episodi).
Per quanto riguarda la parlata, anche io in effetti a volte ho qualche problema di comprensione, ma in linea di massima riesco a seguire tutto, o quasi, senza difficoltà eccessive.
Un rapporto vagamente edipico, almeno prima della trasformazione di Gennaro.
Il totale dei morti ammazzati può sembrare eccessivo ma in realtà è nella media annuale; cifre elevate ma ancora lontane dalla Palermo degli anni Ottanta.
Sul finale non ci sono dubbi che Gennaro si ancora vivo; poi Ciro evita il colpo di grazia
Ovviamente io l’ho seguita senza l’ausilio dei sottotitoli… e mi chiedo come abbiano tradotto in italiano alcune espressioni “colorite”…
Buonissima serie, dal finale chiaramente aperto che prelude ad una seconda stagione (Genny è ancora vivo).
Un po’ inverosimile il buon Ciro che sembra davvero un highlander… è scampato alla morte in almeno 5 occasioni: attentato con bombe in un bar, attentato dei russi a casa del boss Conte che almeno indosserà un collarino mentre Ciro non si fa neanche un graffio, la roulette russa, l’agguato a casa con fuga sui tetti, la resa dei conti alla recita della figlia…
Inoltre donna Imma era un grande personaggio: la sua morte mi ha un po’ spiazzato.
Finito di vederlo pure io qualche giorno fa, in concomitanza con le polemiche che ovviamente con serie come queste spuntano come i funghi e su cui ci sarebbe molto da dire ma adesso non mi dilungo
naturalmente mi è piaciuta, però sono sincero continuo a pensare che Romanzo criminale gli era più bella, poi qualche paragone viene naturale farlo perchè la mano di Sollima è la stessa, con lo stesso gusto nel rappresentare certe scene madri… diciamo pure quella di genny fuori dal balcone con la sua prima ragazza e il matrimonio di Scrocchiazeppi per intenderci
Comunque a parte la validissima parte spettacolare che qualcuno ha già detto, trovo sia anche un prodotto assolutamente istruttivo, che fa un pò come il gioco di unire i puntini della settimana enigmistica e rendere intellegibili facilmente una serie di concetti astratti che pur se ripetuti all’infinito sempre astratti restano (il voto di scambio, le piazze dello spaccio, l’infiltrazione nella finanza, le famiglie e le loro scissioni, etc. etc.), e qui diventano invece una storia con un suo filo
sempre onestamente penso sarebbero cose da far vedere con la maggiore diffusione possibile
provare a far capire che a intraprendere certe strade fai bella vita per un pò e ti può andare bene 1,2 o 10 volte
però poi finisci con una pallottola in testa
invece in italia prevale l’idea che il pubblico è formato da gente senza midollo e senza cervello che erge a eroi solo i personaggi negativi
Sono a metà e conto di contribuire a visione completa ma volevo sottolineare ma quanto è bella la settima puntata?
Molto cinematografica e con una serie di scene davvero potenti, inusuali per una serie TV italiana. La processione con la statua nuova della madonna e la ragazza che saluta per l’impiego promesso, l’agguato alla lesbica in abito da sposa e per finire il ritorno di Genny
Mi sta piacendo, ho apprezzato molto anche la scelta delle locations. Cemento, cemento e solo cemento.
c’è una scheda in più rispetto a quelle “ufficiali”, uno che sta dentro il seggio se la imbosca e la porta fuori. chi è disposto a vendersi il voto prende fuori dal seggio questa scheda nel frattempo già votata, entra nel seggio, prende la bianca e la mette in tasca e al seggio consegna quella che gli hanno dato fuori. fuori dal seggio consegna quella bianca e prende il pattuito, chi sta fuori la rivota e riinizia il giro con quello dopo
è una operazione semplicissima, funziona solo dove ci sono le preferenze e quando le preferenze pesano (comunali in primis), meno con altre elezioni perchè il volume dei voti è molto elevato e organizzarle su larga scala è rischioso
Ultima puntata con una dose di angoscia esagerata. Sembra che la tensione si sfiata ma poi si livella di nuovo a livelli altissimi fino al bel finale.
Tecnicamente eccellente, c’è una cura estetica davvero notevole e funzionale alle diverse situazioni. Dal cemento sempre presente per un senso di grigio ed impenetrabile al lusso tamarro e volgare. Molti personaggi forse troppo macchiette ma pensandoci sono caratteri purtroppo molto verosimili.
Sul finale, per me è palese che Pietro Savastano ha finto fino alla fine la sua infermità mentale. Magari l’hanno anche riconosciuta e lo stavano trasferendo in una struttura più adatta. Se ricordate si vede che lo sottopongono all’esame di Rorschach. Diciamo che lui sapeva che l’unica possibilità di un’evasione è determinata da un trasferimento, non è stato pianificato, sicuramente sapeva che era una ‘regola’ in casi del genere. Almeno io la penso così. Genny in effetti muove la mano ma imho alimenta solo dubbi e mantiene alta l’attenzione, non è mica detto che sia davvero vivo.
Ottima serie. Negativa, densa di ansia e tensione, nichilista e distruttiva, senza un briciolo di speranza.
Scopro ora da Sky che per 4 lunedì consecutivi verranno proiettate 3 puntate per volta nei cinema dei circuito The Space.
Credo si cominci questo mese.
Splendido il cofanetto della serie con quattro bluray, l’ultimo dei quali zeppo d’extra, con un video e colori mozzafiato: da non perdere assolutamente per gli appassionati della serie, da godersi nell’aspetto migliore (anche se il prezzo, a dire il vero, é un pochetto elevato) :smt039
La fiction è ispirata alla faida di Secondigliano (o di Scampia): i Savastano sarebbero i Di Lauro del capoclan Ciruzzo O Milionario a cui si oppongono gli scissionisti detti ‘gli spagnoli’. Ci sono anche episodi reali come l’omicidio di Gelsomina Verde.