Gomorra [La serie TV]

Dal satellite diversi registi per la serie ispirata a Saviano

«Gomorra» si fa in dodici su Sky

http://www.corriere.it/spettacoli/11_marzo_02/Pasquale-Elia-Gomorra_7cb66246-44a8-11e0-9331-d6a950f4a7ad.shtml

se ho capito bene comincia stasera

//youtu.be/YLvsz44mZRo

Mi stupisce la presenza della Comencini (che se ho capito bene ha diretto un episodio) ma sono molto ottimista.

Sperò però che mettano i sottotitoli in italiano perché, onestamente, i dialoghi di questo video promozionale si capiscono ben poco se uno non conosce il dialetto…

Hai capito bene: inizia stasera su Sky Altlantic

Solo che rispetto alla notizia che postai 3 anni fa il regista è diventato solo uno, ossia Stefano Sollima

Come dicevo credo che alla fine abbia diretto tutti gli episodi il regista di “Romanzo Criminale - la serie”

No, ti confermo che ci sono tre registi. Gran parte degli episodi (adesso non so quanti) li dirige Sollima, gli altri sono per la Comencini e Cupellini.

Ah ok… io avevo immaginato fosse restato solo Sollima per via dello “speciale” che in questi giorni Sky sta mandando quasi “h24”: dalle interviste sembrava fosse rimasto Sollima unico regista…

Pare che abbia avuto grande successo, anche a livello di ascolti. Le critiche sono ottime.

C’erano anche i sottotitoli.

Sicuramente un prodotto interessante e ben fatto, ma per esprimere giudizi più completi preferisco aspettare qualche altra puntata. Una cosa però posso già dirla: a livello di budget, di fotografia e di “confezione” generale, surclassa di molto anche la serie di “Romanzo Criminale”.

I primi due episodi sono entrambi diretti da Sollima, anche (come da titoli di testa) “supervisore artistico” dell’intera serie.

All’inizio li avevo inseriti ma col fondo nero sono troppo invasivi, soprattutto durante i titoli di testa, alcuni dei quali vengono coperti. Comunque c’è da dire che, almeno per quanto mi riguarda, il film l’ho seguito benissimo anche senza: il parlato napoletano non è così stretto come nel film di Garrone… e quando si fa più stretto i sottotitoli “entrano” da soli.

La serie è girata in collaborazione con “La 7”: significa che in chiaro andrà su quella rete? Peraltro uno degli scenggiatori, Stefano Bises, mi sembra un tempo fosse tra i giornalisti della ex Tmc.

E’ bella, fatta benissimo, grande regia, effetti speciali da cinema ad alto budget, roba che in Italia ci sogniamo… però mi ha deluso perchè probabilmente mi aspettavo troppo.
Avrei voluto una saga con mille personaggi principali e sottotrame, col punto di vista delle forze dell’ordine, della politica locale, del drogato di strada, del pesce piccolo e del comune cittadino onesto che deve vivere in mezzo a quei criminali, oltre alla storia principale dello scontro fra famiglie. Insomma una variante della grandiosa The Wire, ambientata a Napoli. Invece mi sembra una storia un po’ lineare e un po’ troppo semplicistica nonostante non perda tempo in sottotrame.: con bei personaggi ma poco realistici, soprattutto Gennaro, alla fine dovrebbe essere la serie ispirata ad un film che affronta l’argomento in maniera realistica ispirandosi ad un libro di inchiesta, che caspitano la chiamano a fare Gomorra se è una storia di gangster normalissima? Poi per carità, fatta benissimo, ben recitata e interessante, ma non è assolutamente ciò che mi aspettavo.
Onestamente per me ha più attinenza perfino con I Soprano, che con l’idea del vero di Gomorra…

il parlato napoletano non è così stretto come nel film di Garrone
C’è da dire che nel film di Garrone, alcuni passaggi come la vicenda dei due bulletti, era ambientata nel Casertano, quindi la parlata era molto più “stretta” rispetto a quanto sentito nelle prima due puntate della serie…

Però sarebbero solo le prime due puntate eh…magari meglio aspettare per vedere se ci sono anche gli ingredienti che dici tu. Per ora devo dire che a me è piaciuta parecchio.

Viste le prime due puntate.
Sembra sicuramente una bella serie, fatta molto bene, questo è innegabile.
Per me le cose migliori sono le scene action (l’incendio, l’assalto al bar, la grande sparatoria), fatte con maestria da regista e stuntman. Bello vedere che nel reparto stunt ed effetti speciali ci sono parecchi figli d’arte del nostro cinema di genere dei bei tempi che furono (Borgese, Zamperla, Ricci…).

Certe situazioni mostrate nel film sono decisamente sconcertanti, ancora di più se si pensa che è tutta roba vera/verosimile.
A me stende l’arredamento della casa del boss…

Piccola polemica…
Per una serie del genere erano necessari i sottotitoli SEMPRE, non dovevano essere un’opzione da selezionare col telecomando.
In una scena (inutile) appaiono i sottotitoli impressi sul video ed è l’unico caso. Cosa assurda perché quelli che dicono “il resto si capisce tutto” non dicono la verità oppure conoscono il napoletano perché con tutta la buona volontà del mondo non è assolutamente possibile capire tutto. Ci sono interi passaggi in cui non si capisce una sola parola, anche andando indietro e riascoltando più volte. E io sono uno che parla correntemente più lingue e ha pure studiato per questo, quindi non posso nemmeno tentare la scusa di avere problemi con le lingue.
Oggettivamente ci sono dei dialoghi assolutamente incomprensibili, per capirli uno deve provare a contestualizzarli e si deve basare sulle poche parole che crede di capire per cercare di dar loro un senso.
Poi la serie si segue lo stesso, ma a volte richiede uno sforzo davvero fuori luogo perché non è piacevole dover stare così attenti per cercare di cogliere il significato delle singole parole prima ancora che dei dialoghi.
Le prossime puntate le seguirò con i sottotitoli di Sky.

Sempre meglio questa serie.
Le puntate 3 e 4 sono bellissime sotto tutti i punti di vista e confermo che seguite con i sottotitoli in italiano sono molto più godibili.

Viste le puntate 5 e 6 ieri sera.
La 5 non è diretta da Sollima ma da Francesca Comencini ed è impossibile non notarlo.
In ogni caso la puntata funziona e, per quello che mi riguarda, è sicuramente l’episodio più angosciante finora.
Con l’episodio 6 torna Sollima e si nota anche se è forse l’episodio che mi è piaciuto di meno (seppur comunque molto buono).
La rappresentazione macchiettistica dei russi mi ha un po’ fatto storcere il naso.

Viste ieri sera le puntate 7 e 8, molto buone anche se non dirette da Sollima (la prima era della Comencini e la seconda di Cupellini).
Alcune scene sono davvero belle (la morte della ragazza lesbica vestita da sposa) ed è interessante vedere come il fuoco si sposti continuamente su personaggi diversi. La trasformazione di Genny è un po’ esagerata (prima era un frollocone al limite del ritardo mentale e adesso è più cattivo di Dillinger) ma va bene così.

Sconcertanti invece i commenti che leggo sulla pagina facebook della serie dove la gente fa letteralmente il tifo per questi personaggi/feccia.

Viste le prime tre puntate. Mi sta piacendo moltissimo e non sono assolutamente d’accordo con le critiche che leggo sopra.
Il dialetto così italianizzato è ottimo, non viene snaturato ed è comprensibilissimo, a differenza del film dove non si capisce una parola. I sottotitoli li trovo oggettivamente una cosa in più, hanno fatto bene a metterli opzionali.
Sul resto… non vedo perché aspettarsi qualcosa di diverso da quello che hanno voluto fare, chi lo paragona a The Wire, chi a Romanzo Criminale, è semplicemente un’altra serie, girata molto bene.
La storia è quella, è stato fatto un ottimo lavoro nel tradurre il libro denuncia di Saviano in una sceneggiatura che - coerentemente - racconta la storia vista da una parte sola.
Chiaro che non si crei empatia con i criminali, salvo qualche rarissimo flash: è tutto vero o verosimile, visto dalla parte dei “cattivi” e, a differenza di Romanzo Criminale, è attuale, è una fotografia di situazioni che esistono anche adesso, non fa parte di un passato buio.

Più che altro sono basita dalle contestazioni dei napoletani (perché Napoli viene descritta in modo sbagliato) e ancora di più dagli atteggiamenti di spettatori di altre zone: i genitori di una scuola del nord hanno fatto annullare la gita scolastica a Napoli perché ritenuta troppo pericolosa dopo aver visto Gomorra.
Mi pare ci sia veramente una totale mancanza di capacità critica, di vedere una serie televisiva per quello che è. Stanno semplicemente descrivendo una realtà che esiste, ma è ovviamente solo una parte del tutto. Negare una delle due cose è veramente stupido.
Il tifo per i personaggi che cita Brass me lo sono perso, vado a leggere prima di commentare ma lo sommo al conto dell’idiozia degli spettatori.

A parte questo, da notare come le uniche due serie italiane di livello siano entrambe girate dallo stesso regista ed entrambe basate su libri a loro volta tratti storie vere.
Gli autori italiani non esistono?

Nb: musiche strepitose.

Il dialetto però non è sempre italianizzato. Specialmente nelle prime due puntate ci sono dei dialoghi in cui non si capisce una parola se non lo si conosce. Poi magari uno intuisce il significato ma sfido chiunque a capire alcuni dialoghi.
Io odio quando non capisco le parole, mi da troppo fastidio e infatti adesso che ho Sky metto sempre i sottotitoli (anche se nelle ultime puntate sono sempre meno utili perché non si parla più in dialetto stretto).

Il “tifo” di cui parlavo lo si trova in commenti tipo: “Che stronza donna Imma, ma perché Genny non la ammazza e si mette a creare il suo impero?” oppure “Uffa, io spero che Ciro diventi il nuovo boss, ha tutte le qualità per farcela” e cose del genere che a me, personalmente, mettono moltissima tristezza. Ma forse sono solo io…

Non ho ancora visto la serie, ma purtroppo lo spettatore non avveduto, per usare un eufemismo, non è in grado di mettere un filtro fra lui e ciò che vede, e sente di dover necessariamente parteggiare-identificarsi. E’ una cosa che avevo notato di persona, in mezzo ad una platea popolare (per usare un altro eufemismo), di fronte a un lavoro di tutt’altro tipo; ma per quanto riguarda i ritratti di malavita, è triste storia vecchia.

Boh, io questo problema non l’ho avuto, e non è che conosca il dialetto, di solito quando sono a Napoli e i miei amici parlano fra loro non capisco una parola…

I commenti vabbè… che tristezza, concordo con te… ma c’è gente che veramente fatica a capire la differenza fra i personaggi di una storia e gli interpreti

Ho letto qualche napoletano storcere il naso sui dialoghi, nonostante l’utilizzo del dialetto. Probabilmente l’italianizzazione non è stata ben calibrata, considerando anche il particolare ambiente di riferimento (in fondo una subcultura).

La serie non l’ho ancora vista, guarderò le puntate tutte di fila.

a me non sta piacendo
sceneggiatura troppo piatta, personaggi veramente esili, attori di scarso livello (imbarazzante il boss che si trova in Spagna, ma non è il solo)
salvo l’ambientazione e la forma in generale, è girato bene, questo sì