Grazie Ragazzi (Riccardo Milani, 2023)

Antonio, un attore di teatro disoccupato che doppia film porno per pagare le bollette viene coinvolto da un suo ex compagno di scena in un progetto all’interno del carcere di Velletri. Si tratta di mettere in piedi, nel contesto delle attività di recupero, un laboratorio teatrale di poche ore con un saggio finale. Il tutto viene svolto con pochissimi iscritti senza nessun precedente nella recitazione e sembra finire lì ma Antonio intuisce che da questa brevissima esperienza può venire fuori qualcosa importante.

Come nel precedente Corro da Te, che mi aveva convinto, Milani si misura con un altro remake di un film francese (“Un Triomphe”). Non ho visto l’originale per cui non saprei dire se questo Grazie Ragazzi viva solo di luce riflessa, fatto sta che si tratta di un’altra prestazione riuscita di questo regista.

Lo scritto gioca sicuramente un ruolo fondamentale ma alla fine la storia non è proprio originalissima anche se l’ho trovata tutt’altro che scontata, soprattutto nel finale quando viene interrotto il pericolo sentiero che portava verso un happy end hollywoodiano. Alcuni passaggi mi sono sembrati un po’ ridondanti, tipo l’Italia da cartolina mostrata durante la tournee, ma l’impianto narrativo è decisamente solido. Sicuramente non ha velleità autoriali trattandosi di una commedia aperta al grande pubblico per cui gli spettatori più snob potrebbero soffrire una certa mancanza di realismo della condizione carceraria. E’ un film che offre semplicemente qualche spunto di riflessione e non ha intenti moralistici, cosa che ho apprezzato molto.
Fa ridere? Sì, ci sono delle scene azzeccatissime e suggerisco di fare come me e di non vedere il trailer che ne brucia qualcuna.

Il punto forte di questo film è però Albanese. È un attore del quale non mi piace tutto. A volte lo trovo ingabbiato in un suo clichè, un po’ come Bentivoglio (qui però in un ruolo azzeccatissimo). In questa prova però Albanese si libera dei suoi ammiccamenti e finti stupori ed offre una prova a mio avviso molto intensa e, soprattutto, credibile.

Senza aspettarsi Mery per Sempre, secondo me va visto.

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