Hanno Ucciso L'Uomo Ragno (Sydney Sibilia, 2024)

Presumo che gli altri due siano bassista e batterista ma qui facevano i Repetto della situazione. Comunque cover azzeccatissima.

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Io ho il cd dei 666, fa spanzare dal ridere! Ed è ben fatto, al contrario dei Plakkaggio (credo siano i membri del gruppo) che mi fanno schfissimo!

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Confermo (anche lo schifo)

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Finito e nel frattempo ho finito pure il libro di Repetto. La serie con la storia del gruppo c’entra molto poco, ma già in Mixed by Erry non sembrava interessare molto la verità, però avrei gradito almeno un po’ più di verosimiglianza e un po’ meno banalità (alla fine la cassettina era Come Mai, che sorpresa!).
Vabè, si fa guardare e il merito è metà dei dialoghi e metà degli interpreti: mi chiedo cosa farebbe questa grande nuova generazione di attori con delle sceneggiature diverse dal solito compitino nostalgico-rassicurante.

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Ho guardato intanto le prime due puntate, diciamo che, se si sorvola il fatto che immagino con la vera storia c’entri ben poco, e tante situazioni al limite del cartoonesco, è una piccola perla! Non me lo aspettavo. Non vedo l’ora di andare avanti, e io sono uno che con le serie ha grosse difficoltà. Un plauso ai due protagonisti, soprattutto il ragazzo che interpreta Repetto, bravissimo. BELLA!

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Beh, se è per questo anche i Carlos Dunga di Firenze/Sesto/Prato coverizzano “S’inkazza”: mi han detto a Jakarta che quando son andati a suonare li, qualcuno ha provato a cantare il ritornello ma senza grossi esiti :smiley:

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oddio i Plakkaggio non sono malaccio… dal vivo son anche potabili

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Dal vivo non saprei, in studio non li reggo, quando poi virano sul metal (spesso con intento simpatico/goliardico già di per sé insopportabile), roba da tapparsi le orecchie!

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non penso abbia lo stesso successo (o, meglio: il potenziale economico) della serie sugli 883 e su una potenziale docufiction su Jovanotti… questi ultimi sono conosciuti anche dalle casalinghe e dai netturbini di tutta Italia. Gli Squallor già chiedo agli abitanti della mia via e non li conoscerà praticamente nessuno. Sono molto più per un pubblico di elite. 883, Jovanotti, Vasco, toh volendo anche Ligabue… dal Brennero a Pantelleria ci sarà chi li ama o chi li odia ma son effettivamente conosciuti da tutti, belli e brutti. E chi investe, pensa ai grossi numeri, ad accalappiare le masse

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va anche detto che sibilia è un asso nel vendere la sabbia anche a un tuareg e fa appassionare anche a storytelling delle quali di base può non fregartene un acca (mixed by erri). gli squallor non hanno alcun epos alle spalle (il potenziale narrativo sugli skiantos è del centuplo), ma non ho dubbi che mettendoli nelle sue mani mano verrebbe fuori una signora serie. non vedevo comunque di buon occhio neanche loro, per cui non so se la vedrei.

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Trailer della mia futura recensione (sono alla sesta puntata) : è un piacere per gli occhi e lo spirito.

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Credo che sia una delle serie che ha divertito di più negli ultimi anni. E’ giusto quello che è stato detto e cioè che è un fumettone ma è scritta e girata benissimo.
Nel mio caso non si tratta di un effetto nostalgia perchè i ‘90 non sono il mio decennio di riferimento. E’ proprio che quando vedo un prodotto spensierato ma non banale, con bravi interpreti diretti benissimo ed una colonna sonora accattivante, io vado in brodo di giuggiole.
I due ragazzi che fanno gli 883 sono bravissimi anche se effettivamente quello che interpreta Repetto sta un pelo sopra grazie alla sua stralunata simpatia. Tra l’altro oggi quello che pensavamo essere l’accessorio del duo grazie a questa serie sta diventando il vero oggetto da riscoprire e sta nascendo una fascinazione probabilmente esagerata.
Bravissima e dolcissima anche la ragazza di Max. Zibetti nel ruolo di Cecchetto buca lo schermo anche se con i suoi occhi da matto mi fa sempre venire in mente l’assassino psicopatico di “Io Non Ho Sonno”. Incredibile la somiglianza di Albertino!
A trovare il pelo nell’uovo, le puntate non sono tutte dello stesso tenore. Le prime due sono le uniche dirette da Sibilia (sempre più mio mito) ma tutto sommato anche gli altri due registi, di cui uno è Francesco Ebbasta dei The Jackal, si fanno onore.
Ho riso parecchie volte e questo, in una serie TV, ormai è merce rara.
Promossa a pieni voti.

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parli di quella originale composta per la serie o delle canzoni del duo? perché in quest’ultimo caso nonostante tutte le belle parole che me l’hanno quasi venduta non so se ce la posso fare. anzi lo so: non posso davvero.

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Per i miei gusti entrambe. Tra l’altro ci sono brani non originali, ma non degli 883, particolarmente azzeccati. Però guarda che non è un musicarello…

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Vista, con notevole ritardo, finalmente la prima puntata grazie all’immenso @Bruno_sacchi (quando torno mi devo sdebitare in qualche modo…) e, sinceramente, mi è piaciuta fin da subito.
Premetto che le serie tv (o le telenovelle come diceva la mia nonna) non le guardo per principio ma questa l’ho voluta assolutamente.

L’è ganza, in effetti. Ritmo allegro e semplice senza grosse menate psicologiche o sociologiche: una storia semplice di semplici ragazzi di una provincia ritenuta noiosa, morta (“in estate la gente preferisce morire piuttosto che rimanere a Pavia” o una cosa del genere) che, tra sogni, chimere - Lello che vuol partire per il Marocco e alla fine si perde persino al campeggio - bugie (quelle che Max Pezzali racconta a Silvia Atene per darsi un tono - e obiettivi tanto basici ma vitali (come Cisco che pensa solo alla passera) alla fine fa scorrere tutto in modo veramente simpatico.

Il personaggio che più mi è piaciuto fino ad adesso è proprio Cisco che pensa solo a chiavare e alla fine non gli riesce mai, “il più punk di tutti anche se non sa di esserlo” e allo stesso tempo anche sincero amico e conoscitore del Max stesso.

Mi stà un pò sulle pelote la tipa greca, Silvia ma poi anche nella canzone “sei un mito” verrà raccontato come forse in realtà sia solo una maschera. Anche se, a dir la verità… nata in Grecia, vissuta in Inghilterra, poi a Parigi, poi in Italia, e poi su e poi giù, fredda e distaccata fà un pò troppo ragazza di oggi… ma vabè, son misogino io di natura.

Anche il babbbo di Max è simpatico: burbero ma alla fine comprensivo anche dei numerosi fallimenti e grattacapi che il figlio gli da. E trova sempre il modo di accontentarlo, patteggiando e portando pazienza: lo fa sgobbare (che poi alla fine non è neanche che lo mandi in miniera, eh… forse era proprio il Max che voglia di lavorare zero) epperò lo aiuta in quello che poi sarà il suo vero futuro. Mi sta veramente simpatico.

Ma la scena più bella di tutte è quella finale della prima puntata, quando si siede al banco della nuova classe e la telecamera allarga e inquadra lui… si, Mauro Repetto.

Ecco… non lo so ma mi ha ricordato esattamente lo stesso modo con cui ho conosciuto il mio migliore amico di sempre, in terza media quando lui bocciò: stesse modalità, impacciate eppure già “diverse” da tutti gli altri. Io che non sapevo chi ero, sapevo solo che mi piaceva il rock e lui che poi scoprii dopo almeno 2 settimane di comunanza di banco senza proferire altra parola oltre le imbarazzate presentazioni iniziali, che era un rapper, un metallaro nel 1988, un altro “diverso” il cui incontro avrebbe segnato tutta la mia vita.

Ecco, mi son commosso proprio su quella carrellata all’indietro quando compare Repetto, ho provato una sensazione e una commozione difficili da spiegare.

Ma veramente, la prima puntata mi è piaciuta, al di là del tupè in testa a Max Pezzali che a volte sembra veramente un pezzo di moquette alla Toto Cutugno.

Non vedo l’ora di sorbirmi la seconda puntata

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Eccomi, dopo aver cancellato dozzine di post chiacchiera inutili e completamente offtopic (e non ho finito).

Avevo abbastanza pregiudizi su questa serie per dribblarla a piedi pari, non mi è piaciuto Sibilla con la sua isola delle rose una storia meravigliosa stuprata brutalmente, temevo lo stesso risultato anche qua.
Premetto che non mi reputo un fan degli 883 ma come hanno detto molti qua sopra, fa parte di un epoca, di una generazione, volenti o nolenti le canzoni le conosciamo tutti e saremmo in grado cantarle pure, non è il mio caso.
Nonostante questo aveva iniziato a guardarla mia moglie e mentre cancellavo post inutili sul forum dei soliti chiacchieroni, l’orecchio captava citazoni e dialoghi sempre più interessanti, al che mi sono incuriosito e ho iniziato a guardarla.
La serie è fatta bene, non ci sono cazzi, è forse la prima volta che vengo riportato indietro in quegli anni con sittanta fedeltà, le musiche, l’abbigliamento a parte, sono anni nostri, quando esordirono a 1 2 3 Casino me li ricordo, quella volta che Jovanotti portò i Public Enemy in Italia, c’è tanto sugo in cui fare la scarpetta per i nati degli anni 70.
A trovare il pelo nell’uovo, c’è quella Fiat 127 sport che passa e parcheggia ogni 10 minuti, ma per questa volta possiamo anche chiudere un occhio:

E’ romanzata, è una favola moderna, ma si guarda che è un piacere, senza fare i malmostosi, la consiglio anche a @Lollauser non tanto per gli 883 ma per ripercorrere anni che abbiamo vissuto.
Sono ancora ai primi 4 episodi non vedo l’ora di andare avanti.

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Oh state tutti stracciando le palle così tanto con sta serie (anche fuori forum) che potrei persino decidere di guardarne una puntata

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io ci ho buttato un occhio per curiosità, visto che questo tipic era così caldo, e all’episodio 6 devo dire che è davvero divertente
chiaramente molto leggera ma una volta settate le aspettative non si può che apprezzare
gli 883 sapevo a malapena chi fossero

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Finita, non mi discosto dai giudizi iniziali, bellissima, da vedere, emozioni e risate non mancano.

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Comunque dopo opere quali Il Carniere e Zorba il Buddah sicuramente l’apice assoluto di Roberto Zibetti, mai piaciuto come in sta serie, davvero bravissimo.

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