Appena visto nel bel dvd Notorius pictures. Bellissimo western, bello tosto e crudo, incentrato sul tema del rapporto tra bianchi e indiani e più in generale sui
sentimenti di odio, vendetta ecc.
Notevole in questo senso la scena in cui Bale gambizza un bianco e poi lo sgozza
Estremamente consigliato agli amanti del genere (ma non solo). Il dvd contiene un bel backstage di circa un’ora con interviste al regista e agli attori.
Christian Bale in parte, devo dire (seppur con dei baffoni che lo rendono privo di espressioni facciali degne di nota).
concordo in pieno con Caltiki, bellissimo western, crudo e brutale pur senza esagerare nel mostrare scene cruente
qua e là ci sono anche alcuni messaggi di speranza
l’ho visto su RaiPlay ma purtroppo credo che fosse l’ultimo giorno disponibile
se vi capita merita assolutamente
Eccomi, me l’ero segnato e poi causa vacanze nel mezzo mi era scivolato nel dimenticatoio, ieri mi sono rivisto il mio feticcio Bone Tomahawk, e scrutando nei suggerimenti analoghi di primevideo… bam!
No vabbeh, fate tutti gli spaghettari western “anni70” e vi perdete un film del genere?
Io per primo
L’ho lasciato frollare anche troppo, film semplicemente immenso, riaccende la speranza nel cinema western moderno, anzi, più che accenderla direi che la re-illumina a giorno.
Un bel film avventuroso, itinerante e tanto riflessivo, come ho letto in una recensione sull’imdb “Slow Burn” penso che il termine calzi a pennello.
Quello che manca nei grandi classici nostrani e d’oltreoceano è l’attenta analisi introspettiva del personaggio, qui si torna coi piedi per terra il concetto di essere umano: di quanto possa essere forte e fragile al cospetto della sua esistenza e di come venga dettata dagli eventi.
Una visione che vi lascerà belli sazi, assolutamente da vedere.
Visto 2 anni fa in pieno lockdown, gran filmone coi controcazzi, trio di attori perfetti, Bale sembra uscito direttamente dall’800, Pike nell’ennesima ottima prova, Wess Studi (con quella faccia lì); e poi Jesse Plemons, Timothée Chalamet agli esordi, Ben Foster. Da vedere e rivedere.
Recuperato grazie all’indiscutibile credito da me dato al forum di GdR, esordisco sinotticamente con un “che cazzo di gran filmone”.
Godo vedendo come il western abbia ancora tante cose da dire. Questo film è di un’intensità rara e nonostante un ritmo lento ti fa entrare nelle maglie di questo percorso di redenzione con un’attenzione che la lunga durata in partenza sembrerebbe scoraggiare.
A mio avviso la conversione di Bale poteva essere un po’ più sofferta ma si tratta di dettagli. Queste storie di uomini e donne che s’intrecciano e danno il messaggio positivo che il proprio vissuto non è necessariamente una gabbia da cui non si possa evadere.
Bale e Pike sono perfetti e Studi buca lo schermo come pochi.
Ha ragione @SWAT, sono sazio come dopo una gita ad una fraschetta di Ariccia.
Ho voluto aspettare un po’ prima di rivederlo perché la prima visione non mi aveva convinto molto. Ammetto che anche la seconda mi ha lasciato freddino.
Fernando Di Leo fece una fondamentale distinzione riguardo al genere western dividendolo in due sotto-generi: 1) quello americano e 2) quello europeo (eurowestern); tra le diverse caratteristiche che elencò, al primo attribuì una ovvia e importante aderenza all’aspetto storico dell’epopea americana mentre il secondo lo definì come iperbolico e a-storico.
Hostiles si compone di entrambi gli elementi. Se, da una parte, ha al suo attivo le scenografie - sia naturali che artificiali - i costumi d’epoca e la bella fotografia nykvistiana di Takayanagi (in particolar modo, relativa agli interni), dall’altra possiede anche un certo grado di inverosimiglianza: non solo l’estrema rappresentazione, figurativa, della violenza (generalmente attribuita all’eurowestern) ma soprattutto una evidente concessione al politicamente corretto. Che ho trovato pesantuccia.
Certo, è vero che il western fu più che altro un’invenzione prima letteraria, poi cinematografica e fumettistica e che nella realtà andrebbe parecchio ridimensionato, però, Hostiles mi sembra essere un’opera di matrice troppo ideologica, maggiormente in linea con film come Soldier Blue e Dances with Wolves.