I banditi del tempo
Un film di Terry Gilliam. Con Sean Connery, Ralph Richardson, John Cleese, Shelley Duvall, Michael Palin, Katherine Helmond, Ian Holm, David Warner
[LEFT] Titolo originale Time Bandits. Fantastico, durata 110 min. - Gran Bretagna 1981.
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Rivista stasera l’opera seconda di Terry Gilliam grazie all’ausilio del dvd italico Stormovie Regione 0, ormai fuori catalogo, che in copertina riprende il manifesto italiano dell’epoca.
Non rivedevo il film da secoli, anzi se non ricordo male credo di non averlo mai visto per intero prima di stasera. I lacerti di memoria residui della vecchia visione evocavano un bel film, perciò ho messo il dischetto nel lettore bluray con le aspettative più alte, come peraltro mi succede di solito quando mi trovo al cospetto di un film di uno dei miei registi preferiti. Ma arrivato a fine visione posso candidamente ammettere che se questo non è il peggior film di Gilliam poco ci manca (non ho ancora visto Tideland e Parnassuss). Probabilmente molta della colpa è da attribuire al fatto che, oltre ad avere degli evidenti squilibri di sceneggiatura sin dalla partenza (opera di Gilliam stesso in combutta con l’altro ex Monty Python Michael Palin) per eccessivo accumulo di materiale, è davvero invecchiato male. Non perché i trucchi di una volta siano meno incisivi di quelli computerizzati odierni (sapere tutti che non sono affatto un cultore di questi ultimi, anzi), ma proprio perché alcune scene che ad uno spettatore del 1981 potevano sembrare incredibili, oggi (anche per merito/colpa del Gilliam successivo) appaiono quasi “scontate”. Ovviamente ritengo sia necessario sempre collocare un film appena visto nell’ottica di quando è stato girato, dato che solo in questo modo si può evitare di dare un giudizio affrettato e non del tutto corretto. Tuttavia, anche a causa degli squilibri insiti nella sceneggiatura, mi risulta cmq difficile dare un giudizio positivo. Certo alcune trovare come il galeone dell’orco che in realtà è il cappello di un gigantesono impagabili, così come la fotografia (non troppo esaltata dal dvd Stormovie), le accuratissime scenografie (bellissime le location marocchine nell’episodio con Connery) e le molteplici citazioni storico/artistico/letterarie che uniscono insieme cultura alta e “bassa” (formidabile in tal senso il castello del “male” immaginato come un quadro di Escher interamente composto con enormi mattoncini del Lego).
Ma nonostante tutti questi sforzi il film non decolla mai e perde il suo centro, indeciso perennemente tra il film “intelligente” per ragazzi e il film “fantasioso” per adulti che, pur essendo una caratteristica voluta dallo stesso Gilliam, alla fine diventa talmente confuso da riuscire a scontentare entrambe le categorie di spettatori a cui si rivolge.
Non troppo riusciti neppure i momenti più comici, affidati soprattutto a Michael Palin (e all’altmaniana Shelley Duvall), benché alla fine vedere John Cleese nei panni di un Robin Hood non troppo simile a come la leggenda lo ha sempre dipinto qualche sorriso riesce a strapparlo.
Ultima notazione sul dvd Stormovie che alterna attimi di visione molto buona ad altri decisamente peggiori. Ma forse è il versante audio a dare il peggio, nonostante un ricchissimo comparto di tracce (ita 5.1 - ita 2.0 - ita Dts e ing 2.0… sulla fascetta è indicato anche un fra 2.0 che non risulta presente) per essere un dvd non edito da una major, alla resa dei conti si sentono tutte molto male. Il doppiaggio italico dell’epoca poi farà sicuramente perdere punti all’interpretazione degli attori, ma poiché i sottotitoli italiani della Stormovie sono sempre desunti dalla traccia italiana e non frutto di una traduzione letterale della traccia audio inglese originale, ho preferito cmq buttarmi sull’edizione nostrana. Extra corposi sulla carta ma deludenti nella resa: lo sbandierato “dietro le quinte” non è che una fotogallery scattata sul set con commento ironico (in inglese) scritto sotto ad ogni singola foto.
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