Il Grande Silenzio (Sergio Corbucci, 1968)

Il fatto che sia ancora inedito in dvd in Italia è un crimine contro l’umanità,dovrebbero processare per direttissima tutti i responsabili delle label-dvd in Italia.

Infatti è assurdo, peccato davvero, amo molto quel film. Quando entro in una mediateca spero sempre di vederlo comparire su qualche scaffale ma niente di niente.
Speriamo presto!

Martedì, 10/04 - 02:40, Sky Cinema 16:9

Che lo ami lo si vede dall’ambientazione, e non solo da quella, del tuo film

Visto oggi per la prima volta… che dire… un altro CAPOLAVORO ITALIANO
firmato SERGIO CORBUCCI.

Il finale rende unico questo meraviglioso film, ottima interpretazione di TRINTIGNANT e FRANK WOLF

Sceneggiatura incredibile e musiche del mitico MORRICONE che marcano
l’antieroismo per tutta la durata del film…
BELLISSIMO

È il clima che affascina. E anche la “morale” di Corbucci con le scritte che scorrono dopo il duello finale.

Mi è arrivato oggi nell’edizione “EUREKA VIDEO”. Ancor prima di visionarlo, gradirei un vostro parere circa la qualità di questa edizione. Vi ringrazio anticipatamente per la collaborazione. A presto by il Saggiatore

Finora è l’unica che ho visionato…comunque per me è ottima.Se non sbaglio dovrebbe esserci anche un edizione francese CANAL+

Salve, sono nuovo ma mi permetto di segnalare una curiosità fumettistica su questo film. Nel fumetto Durango di Yves Swolfs (che è pieno di citazioni e personaggi ripresi dai film di Leone, Corbucci, Sollima, ecc. tanto da essere un vero e proprio spaghetti western a fumetti) il protagonista porta proprio la pistola di Silenzio.

Per chi ha la fortuna di possedere ski: in onda giovedì 26/7 alle 16.15 su SKI CINEMA CLASSIC.:wink:

Sí, esatto. La qualità audio/video dell’edizione francese è semplicemente STUPENDA, senza dubbio uno dei migliori DVD della mia collezione. Tra i molti extra c’è anche il finale alternativo (girato appositamente per alcuni paesei dell’Est europeo e del Nordafrica) in cui Silenzio vince il duello finale grazie all’intervento in extremis dello sceriffo (Frank Wolff). Ma a noi piace di più il finale voluto da Corbucci, giusto?
Concludendo, un grandissimo DVD per un grandissimo film.
Allego il link per un eventuale acquisto:

http://www.amazon.fr/Grand-silence-Jean-Louis-Trintignant/dp/B00008Q181/ref=sr_1_1/403-7289052-6920439?ie=UTF8&s=dvd&qid=1184587747&sr=1-1

Saluti

anche in quella Eureka video è presente il finale alternativo

Visionato. Nella posizione + alta nella hit dei miei western preferiti di sempre. Nato da un’idea di Mastroianni (per ovviare al problema della lingua inglese usata sul set per questo tipo di produzioni e per l’handicap di Trintignant in tal senso) di ambientare un western in un paesaggio innevato (risoltosi poi in una Cortina alquanto convincente) e con protagonista un pistolero muto, (Mastroianni era molto esperto di cinema western) Il Grande Silenzio è certamente quello che si può definire un western atipico. Fuori dagli schemi, ma soprattutto realista e coerente con il pathos che riesce gradualmente a costruire intorno le figure quasi “mitologiche” di Silenzio e Tigrero. A mio avviso potrebbe essere inserito sicuramente nel filone crepuscolare dell’intero genere sebbene sia stato girato in pieno 1967; d’altra parte, l’amosfera che si respira è quella di una stanchezza emotiva dovuta anche e soprattutto al periodo storico…una sensazione di staticità dismessa (faccio riferimento alle sensazioni che ho avvertito visionando anche “Keoma”, California" e “C’era una volta il West” per intenderci…)con villaggi semi deserti e personaggi corrotti…dove la neve sembra aver gelato anche i cuori dei suoi abitanti. Il film non ebbe molto successo all’epoca dell’uscita anche per via della censura che impose il divieto ai minori di 18 anni in risposta al cruento, ma efficace finale senza speranza. Il ritmo dell’opera è scandito quasi con la precisione di un metronomo dalla splendida e struggente colonna sonora del Maestro Morricone, forse l’unico musicista in grado di associare così bene le proprie creazioni musicali alle immagini e alle storie cinematograficamente narrate. La sequenza della scena d’amore tra Silenzio e la ragazza di colore Pauline (la stupenda e disarmante Vonetta McGee), è sicuramente la più emozionante dell’intera opera…, caratterizzata da un erotismo sottile, mai volgare che è riuscito ad avvolgermi con la stessa intensità di un’opera lirica. Il contrasto tra i 2 protagonisti è molto forte. Kinski è il diavolo fatto uomo con il suo Tigrero, feroce cacciatore di taglie che considera i propri human targets come fossero animali; in combutta con l’infido Pollycut (impersonato da un Luigi Pistilli viscidosissimo) e il suo compare Mario Brega, agisce, riscuote e riparte. Senza moralismi o pietismi di sorta. E’ Tigrero. Sono affari. Punto. Anche il suo abbigliamento lascia intuire quel suo tratto di ambigua malignità con pellicce dai connotati femminili ed una voce sottile che sembra voler ancor più gelare un contesto già decisamente cool. Ma veniamo ai personaggi positivi: Silenzio e lo sceriffo Gideon Corbett (Frank Wolff). Il primo, interpretato da un Jean luis Trintignant qui alla sua unica interpretazione western (peccato), è forse uno dei personaggi più carismatici del cinema di genere italiano, forse proprio per via del suo handicap vocale, nonchè della sua rapidissima estrazione della pistola mitragliatrice Mauser (“estrae per secondo e spara per primo” n.b. per essere in regola con la legge); i suoi sguardi, frutto del talento recitativo dell’attore sopracitato, potrebbero reggere tranquillamente il confronto con pagine e pagine di dialoghi minuziosamente sceneggiati. La caratterizzazione del personaggio circa la storyline è forse l’unica pecca della pellicola. A mio avviso, si poteva spendere qualche scena in più su qualche flashback, ma va benissimo anche così ;). Frank Wolff. Lo sceriffo di Snow Hill. Malinconico quasi quanto Silenzio è, insieme alla vecchietta che cerca in Silenzio la vendetta per il figlio, l’emblema del bene che cerca di imporsi sul male a colpi di articoli di legge. Ma le cose non andranno poi molto bene…Da notare, come Frank Wolff in questa interpretazione ribalti completamente un ruolo molto simile affidatogli in “Ammazzali tutti e torna solo” di Castellari…non trovate anche voi? In ogni caso, un film davvero notevole che non ha nulla da invidiare ai capolavori di Leone. L’edizione Eureka Video è ottima. Priva di graffi o spuntinature e dall’audio decente. Attendo anche i vostri riscontri sulla mia analisi. Grazie per lo spazio concesso. Il saggiatore

Un capolavoro assoluto! Quando seppi che era ambientato nella neve, ancor prima di vederlo mi è entrato subito nella classifica degli spaghetti preferiti!!

Che filmone!!! Madonna santa!!!

Il finale alternativo mi sembra si vede anche nello speciale sullo spaghetti western che fecero su stracult. me lo devo andà a rivedè quello speciale!

Tra i miei 5 spaghetti preferiti di sempre, insieme a vamos a matar, il buono il brutto…, la resa dei conti e per qualche dollaro in più

Il finale alternativo (ma mi sembra che lo abbia già detto qualcun altro in questo topic) sembra quasi fatto apposta per escluderlo e preferire quello originale…

Senza il suo finale Il Grande Silenzio non sarebbe stato il capolavoro che è, ma sarebbe rimasto solo un western atipico…

Veramente a quanto ne so fu una vendetta di Corbucci. Trintignant era imposto dalla coproduzione francese, ma l’attore fece il damerino e annunciò sdegnato che non avrebbe imparato a memoria nessuna battuta, dato che per lui il western non era “vero cinema”. Corbucci & co. decisero allora di vendicarsi ritagliandogli il personaggio del muto.

Esatto, come giustamente riportava El Topo qui:

http://www.gentedirispetto.com/forum/showpost.php?p=36020&postcount=6

Può anche essere così…in ogni caso, le fonti da cui ho attinto tali aneddoti sono rispettivamente:

  • WESTERN ALL’ITALIANA VOL.1 “GLI SPECIALISTI” - Glittering
  • STRACULT di Marco Giusti

Il primo non l’ho letto e non commento. Sul secondo…lascio parlare questo thread:

http://www.gentedirispetto.com/forum/showthread.php?t=10530&highlight=Stracult

Per quel che so io Trintignant aveva consigliato Corbucci sul finale,ed assieme decisero di fare quello che poi hanno fatto,mettendosi d’accordo anche sul finale alternativo,girandolo brutto apposta…se il regista non aveva in simpatia il francese manco lo stava a sentire…o no?:wink:

Può essere che dopo il trattamento ricevuto all’inizio ("ah bello, nun te piacciono li wester? e mo’ fai er muto!) il franzoso si sia smollato…