Il poliziotto è marcio (Fernando Di Leo, 1974)

Si, si, grandissimo Di Leo :smiley:

L’inseguimento a cura di Julienne è semplicemente straordinario.
Una nota sulle locations: si passa tranquillamente da luoghi milanesi (Sesto, i navigli, il centro) alle campagne romane (presumo) della casa di Caprioli, ecc.
Ah, ma, Renato, hai scritto tu abbasso inter sul camioncino?? :smiley:

Ah ah sulla roulotte vuoi dire… no, però l’ho notato subito… OGNI volta che in film italiano si legge W MILAN o robe del genere, puoi star certo che siamo a Roma e dintorni. Erano scritte messe apposta per rafforzare la convinzione di essere davvero dove in teoria avrebbero dovuto, tipo i manifesti giganteschi con la scritta COMUNE DI NAPOLI nei film di Merola girati a Montecelio

Certo. Alcune scene le ho trovate sempre feroci e disturbanti, puro DI LEO’S TOUCH!

Alludo all’ omicidio di Caprioli e del suo gattino infilato nella busta di plastica (oggi gli animalisti a Di Leo gli avrebbero rotto il culo), a quello di Delia Boccardo strangolata col cavo del telefono, a Randone annegato nel fiumiciattolo e anche a Gino Milli col collo spezzato…

Si, la scena del gattino è veramente atroce, oggi sarebbe impensabile. Comunque anche titolare un film “Il poliziotto è marcio” è stato un atto davvero coraggioso… altro che “Indagine su un cittadino al di sopra di ogni sospetto” (senza nulla togliere a Petri naturalmente).

Si, roulotte, scusami. Ah già, azzo, non ci avevo pensato a 'sta cosa…

L’ho acquistato ieri e l’ho subito visto, e, devo dire che sono rimasto molto soddisfatto… anche per gli extra, solo una cosa mi ha un poco “deluso”… e cioè che all’interno sotto il dvd, potevano collocare un’immagine… come magari quella della locandina dove si vede Luc Merenda che tiene i soldi stretti in pugno… oppure fare una “copertina alternativa”, come nelle edizioni Cecchi Gori, però è un’inezia la mia… anzi, ancora grazie che sia uscito e, per concludere devo dire che la versione pessima che avevo visto io era monca dell’inizio quandoassistiamo alla gambizzazione della banda rivalee partiva subito con i titoli di testa!!! :oops:

Sì, era una vecchia intervista pubblicata sui Nocturno. L’ho sempre trovata una polemica un po’ spocchiosa, devo dire la verità: si tratta oggettivamente di due film diversi, quello di Petri più metaforico e intriso di satira nei confronti del Potere. Magari quello dileiano è più coraggioso in quanto film “di genere” che dice cose scomode, critica e pubblico certe accuse le accettavano nei film “d’autore” perché meno realistici e più surreali. Però boh, posso capire che avesse un po’ il dente avvelenato in quanto un film come Indagine… passava appunto per cinema “alto” mentre il suo Poliziotto lo consideravano “di serie B”.

Si, penso che quanto pubblicato fosse appunto tratto dalla famosa videointervista presentata anche in questo dvd.
Nel booklet peraltro si accenna al famoso ipotetico rapporto tra Melville e Di Leo.
Di fatto, però, anche in questa sede, viene posto più di un dubbio su quanto raccontato da Di Leo. Di Leo dice di aver incontrato Melville perché gli aveva proposto una sceneggiatura, ma si dice anche che negli archivi di Di Leo non hanno trovato mai nulla su questo fatto… boh…

Stavo or ora riguardando l’extra nel bluray di La mala ordina (lo stesso del dvd), e lì Di Leo dà invece del morto di sonno a Fabio Testi

Ah ah è stato equanime insomma… pensava la stessa cosa anche di Giuliano Gemma tra l’altro :smiley:

Ma infatti, anche in quel video, prima cita Nero, poi Gemma e infine Testi dandogli del morto di sonno. Nutriva una grandissima stima per i tre, insomma :smiley:

Doppiaggio:
Luc Merenda: Sergio Graziani
Richard Conte: Giorgio Piazza
Raymond Pellegrin: Pino Locchi
Salvo Randone: Arturo Dominici
Delia Boccardo,Vittorio Caprioli,Gianni Santuccio ed Elio Zamuto si doppiano da soli
Rosario Borelli: Luciano De Ambrosis
Sergio Ammirata: Gianfranco Bellini
Gino Milli: Massimo Turci
Monica Monet: Vittoria Febbi
Massimo Sarchielli: Sergio Tedesco
Loris Bazzocchi: Renato Mori
Nel trailer la voce narrante è di Michele Gammino

In un altra intervista di Di Leo per la serie “morto di sonno” ricordo che citava anche Tonino Valerii o Giorgio Capitani…ora non ricordo in particolare a quali dei due affibbiò questo complimento…di sicuro ricordo che sul primo diceva proprio “Basta vedere i film di Valerii per capire di cosa stiamo parlando” :slight_smile:

a me pare Capitani, il quale ne fa un fugace riferimento nella videointervista del dvd crucco di Ognuno per se

Beh lui e Valerii si odiavano cordialmente, anche se non fosse stato Capitani è ovvio che una cosa simile la pensasse. grande regista ma un filino pieno di sé.

si infatti, diciamolo. Di Leo e’ sempre stato piuttosto pieno di se’, con molte arie da intellettuale. e alla fine di film buoni, eccetto questo e la trilogia, e un’alto paio, non e’ che ne abbia fatti molti… o meglio, non e’ che abbia fatto molti film-capolavoro da giustificare le sue critiche verso gli altri registi e farlo stare su un podio piu’ alto di loro.

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vabbè però scusa . . . . trovami altri film crime girati in italia agli stessi livelli. . . . giusto il grande racket e pochi altri. Quindi forse un po di più se lo poteva permettere. A meno che non vogliamo considerare De Martino, Fulci, e Margheriti agli stessi livelli. Forse bava lo metterei al suo livello . . . anzi sicuramente. poi ci sono Vancini e Lizzani, ma è un altro genere. Se mi permetti Lenzi con Milano rovente ha ripreso quasi tutto da Di Leo, e Stelvio Massi ha fatto troppi film a basso costo. e fino a prova contraria Il Poliziotto è marcio resta il miglior poliziottesco . . . e non tiratemi fuori marino girolami che da incazzarsi a paragonarlo a Di Leo xD. Se no a questo punto mettiamoci anche le coproduzioni con la turchia nei migliori film!!!

giusto, giusto… dico soltanto che la trilogia di Di Leo + il poliziotto e’ marcio sono i migliori film del genere prodotti in Italia insieme al Grande Racket. ma dire che Di Leo e’ un maestro per avere fatto questi, senza considerare altri suoi film come Killer contro Killer, I Padroni della Citta’, o Gli Amici di Nick hezard, mi pare un po’ un’esagerazione. La trilogia + il poliziotto… sono d’accordo che sono tra i capolavori del cinema di genere italiano, ma francamente Di Leo ha diretto anche molte altre mezze ciofeche che se non sono al pari di coproduzioni turche, poco ci manca. Le sue critiche verso i film di Valeri mi sembrano un po’ ptetenziose… che direbbe Valeri allora di Killer contro Killer o gli Amici di Nick Hezard?

Marino Girolami e Lenzi giravano film consapevoli che si trattavano di film commerciali, senza considerarsi chissache’ o chissacosa, e senza sparlare troppo di altri registi.

Bava un maestro? si, diciamo che la quasi totalita’ di film del Bava sono ottimi o comunque outstanding. Della filmografia del Di Leo invece, a parte pochi titoli, il resto non e’ che sia un granche’. Altri registi facevano di meglio, nel genere.

Però tonino valerii come noir ha fatto soltanto vai gorilla . . . e poi è normale che noi nn abbiamo fatto grandissimi film noir, visto che alcune cose degli anni 40 50 e 60 possono essere considerate a buon diritto la cappella sistina del 900 (citando ghezzi).
i film brutti di di leo sono razza violenta e killers contro killers . . . gli altri li hanno rovinati i produttori. e poi nell’82 purtroppo è successo quello che è successo: vendevamo solo alcuni horror all’estero e le videocassette. Le tv private passavano i film e ci sta, ma purtroppo la tv non è stata in grado di dare mezzi e sostentamento a quanti volevano fare la fiction. la storia è tutta qui o quasi . . . fare il cinema noir oggi significa fare film come l’uomo di vetro che non sono film che vendono molto perkè alla gente anche se il prodotto è buono non frega molto della storia di questo paese. Questa è anche luna delle verità. Di Leo era un po scomodo perkè bene o male diceva le cose in faccia. A volte può risultare antipatico, è vero, ma se tu citi Di Leo alle registe pseudo impegnate ti dico che sudano freddo . . . perchè certe cose in Italia ancora sono molto scomode, nonostante i discendenti di una certa malavita, si sono ripuliti e fanno i borghesi in giro comandando le istituzioni . . . Un po come i discendenti degli uomini di potere erano le scimmie di odissea nello spazio. Quello che non si è capito in Italia è che per arginare dei fenomeni uno deve entrare prima nella psicologia, del perchè certe cose sono nate . . .La cattiveria della vita no, potrei citare anche il nazismo a proposito . . . chi è che ha fatto diventare cattivi quegli uomini. La vita dura senz’altro. E se non ci fosse stata la vita dura non ci sarebbero i Poliziotti che fanno il proprio dovere e quelli corrotti. Perkè diciamo la verità le cose si fanno per campare. E di tipi alla Merli in italia ce n’erano pochi e ce ne saranno sempre pochi . . .

Di Leo nel noir italiano ha lasciato il segno. Ma anche Valerii nell’ambito del cinema popolare in toto non scherza, a parte Il mio nome è nessuno è indubbio che Mio caro assassino e Una ragione per vivere, una per morire siano ottimi film (senza contare che Di Leo ha lasciato il segno nel noir ma negli altri generi… pellicole interessanti ma non fondamentali). La buonanima era assai acida nei confronti di Tonino per ragioni personali, aveva tutte le ragioni per rispondergli in modo piccato visti gli insulti che il diretto interessato gli aveva indirizzato ma da qui a prendere per oro colato le sue argomentazioni… e poi, chi lo decide che un determinato film è “più capolavoro” di un altro? Tornando al tema del thread, Il poliziotto è marcio viene spesso considerato un Di Leo minore; io, come ho già scritto, lo considero invece uno dei suoi titoli imprescindibili e lo metto quantomeno a pari merito con la trilogia della mala e I ragazzi del massacro (aldilà del farmelo piacere addirittura di più ma qui entriamo nel merito dei gusti personali).

D’accordo senz’altro . . . ma tornando alla versione raro video, il blue ray è di molto superiore?