In Fabric (Peter Strickland, 2019)

Un negozio fottutamente anni70/80 sfoggia un bellissimo vestito rosso, rende bellissimo chiunque lo indossi vestendo alla perfezione, ma quale sarà il vero prezzo da pagare?

Voglio essere sincero, senza girarci tanto intorno, ho appena visto integralmente un film di 2 ore senza capirci niente, il tutto perché visivamente è un capolavoro, immaginate di entrare dentro un Postalmarket di 40 anni fa, è un esperienza, ti tiene lì, anche la colonna sonora ti rapisce, ma… non saprei veramente spiegarlo leggendo varie recensioni dal web, vedo che non sono l’unico. Sicuramente c’è un retrogusto artistico? metaforico? vampiri? boh… però alla fine vi lascia a pancia piena, ma con più interrogativi che soddisfazione. Ci sono delle inquadrature e delle situazioni a dir poco ipnotiche, mi vien da pensare quasi che come in Antrum, ci sia stato uno studio delle reazioni psicosomatiche alla visione.
Giudicate voi stessi, il film è disponibile sul primo video:

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Ha qualcosa a che fare con Il vestito?

Non lo so, perché non l’ho visto, dall’imdb non risultano connessioni.

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Ci sono anche echi di un racconto di Dino Buzzati di cui non ricordo il titolo.