In viaggio nel tempo - Quantum Leap (1989-1993)

Ricordate questo appassionante telefilm proposto da mamma Rai nei primi anni '90?
Da bambino sicuramente non coglievo molte sfumature narrative ma l’idea di fondo mi acchiappava e i personaggi mi facevano una simpatia contagiosa (soprattutto Al/Dean Stockwell, deceduto da poco). Ricordo che empatizzavo col protagonista e spesso mi chiedevo come avrei reagito al suo posto, calandomi nei panni di persone con drammi personali più o meno grandi da risolvere.

Se non sbaglio in italia è uscita in dvd solo la stagione 1, mentre nel mondo si sono susseguite più volte edizioni dvd e bluray più o meno definitive.

Visti oggi i primi due episodi, un vero tutto nel passato, mi ha stimolato la ghiandola pineale ed aperto tutti i chakra possibili ed immaginabili, ancora gongolo.
Se la fidanzata continua a reggere con entusiasmo intendo portare a termine la serie con calma e costanza, un paio di puntate alla settimana, incrociamo le dita!

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Si’!!!

E ha anche un bel finale (a mio avviso), se non vado errato!
Ciao!
C.

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In realtà da bambino vedevo puntate un po’ a caso, non lo seguivo con assiduità, per cui non ho idea di come finisca la vicenda.
Se il mio progetto di visione va in porto vi farò sapere la mia opinione tra qualche mese :stuck_out_tongue_closed_eyes:

Ciao!

Pure per me fu cosi’, ma fui anche abbastanza fortunato da beccare le puntate finali e riuscii a vederle tutte. :slight_smile:

Non riuscii ad essere altrettanto fortunato per molti cartoni animati della mia infanzia purtroppo. :frowning:

Ciao!
C.

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Continua la visione, sono in piena seconda stagione.
Visto stasera l’episodio che per ora mi è piaciuto di più, “Jimmy”.
Sam salta nel corpo di un ragazzo con la sindrome di down; il suo obiettivo è quello di riuscire a far trovare (e soprattutto mantenere) un lavoro al suo “ospite”, facendo così quello che è il primo passo verso l’emancipazione delle persone disabili in un’epoca (gli anni '60) nella quale costoro venivano internati, con una speranza di vita brevissima. La società era abituata a non vedere queste persone, ad ignorarle, ed il fatto che Jimmy cerchi l’integrazione viene osteggiato da tutti in modo indiscriminato. Vessazioni, ingiustizie, attacchi gratuiti, discriminazioni di ogni tipo: la persona disabile non doveva essere in mezzo alla gente, il suo posto non era quello, la società la rifiutava in modo barbaro e violento. Cazzo, empatizzavo di brutto, la rabbia e l’impotenza mi facevano prudere le mani, un’insofferenza incredibile.
Un episodio magistrale, non per niente su imdb ha un voto altissimo, il più alto di tutti gli episodi visti finora.

Se avete voglia di farvi un Quantum Leap così al volo, tanto per rinverdirvi un po’ la serie e cullarvi per tre quarti d’ora nella nostalgia, vi consiglio questa puntata.

Una chicca: nel ruolo dello stronzo per antonomasia, che attacca in modo feroce, barbaro ed ingiustificato il povero Jimmy, un ottimo, insopportabile e bastardissimo Michael Madsen.

L’ultimo episodio della seconda stagione e i primi due della terza sono una bomba a orologeria, si entra a gamba tesa nel passato dei due protagonisti della serie, Al e Sam, con tre narrazioni dal potentissimo impatto emotivo.

Poi sempre nella terza stagione segnalo - per ora - l’episodio horror “The boogieman” (in cui Sam, che per assistente ha un imberbe Steven King, si scontra addirittura con il diavolo in persona), l’episodio “Black on white on fire” (dedicato alla rivolta della popolazione nera di Los Angeles del 1965) e infine l’episodio “Rebel without a clue”, in cui compare come personaggio perfino Jack Kerouak e in cui recita un’attrice che mi ha stregato e che non conoscevo, Josie Bisset, che scopro avere iniziato la sua carriera grazie a due registi italiani come Lenzi e Mattei (è la protagonista assoluta dell’erotico Desideri - da recuperare a tutti i costi!)

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Quantum Leap è uno dei telefilm che ho più amato, lo guardavo durante le vacanze estive, quando non si andava a scuola. Se non sbaglio andava in onda intorno all’ora di pranzo.
Grazie per aver ricordato una serie che si meritava più attenzione di quella che ha avuto!

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Purtroppo in italiano in dvd è uscita solo la prima stagione, poi si trova qualche puntata sparsa sulla rete, ma poca roba.
Me lo sto vedendo in inglese, è comunque bello ma le emozioni non sono le stesse che mi ha dato il doppiaggio italiano dei primi episodi… Davvero si ritorna bambini quando si vede Sam che dopo essere saltato si ritrova nell’ennesima situazione assurda e dice “Oh mamma!” :smiley:

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