It follows (David Robert Mitchell, 2015)

Jay Height (Maika Monroe) è una bella ragazza che vive in una cittadina non specificata con sua sorella e sua madre. Una sera esce con un ragazzo, vanno al cinema e il tipo comincia a comportarsi in modo strano (??); alla seconda uscita, dopo aver fatto sesso, il ragazzo la addormenta e Jay si risveglia seduta e legata in un parcheggio abbandonato. Il tipo le spiega che dopo il rapporto sessuale, adesso è lei la “seguita”. Che sia una ragazza, un uomo o una vecchia, Jay verrà perseguitata da dei tizi ambigui che vogliono ucciderla e che solo chi fa parte di questa “catena di sant’antonio” possono vedere…

Dopo the babadook e A girl walks home alone at night, finalmente un altro horror di quelli che piacciono a me.
Dunque, il film è pieno di mood da horror anni 70-80. Lei è la classica “ragazza finale” degli slasher. La cittadina ricorda un sacco quella di halloween o quella di nightmare, la fantastica colonna sonora è puro Carpenter, e per me che sbavo per lui e le sue colonne sonore (ve lo siete puppato il suo "lost themes?) ci vado a nozze! Dicevo, è il classico horror che piace a me, quello d’atmosfera. Il gore è praticamente assente, gioca tutto sulla suspense, sullo psicologico, c’ho visto tanto polanski e hitchcock, soprattutto in una scena in una scuola con un movimento di macchina a 360°. Praticamente il film si basa sull’angoscia che si prova sapendo che chiunque potrebbe essere l’it che vuole ucciderti, quindi, come la protagonista ci viene anche a noi naturale cercarlo sullo sfondo, qualsiasi persona potrebbe esserlo. La regia, la fotografia e la colonna sonora fanno sembrare il film più europeo che no americano, il che mi piace. Tutto il film può essere visto come una metafora sul sesso tra gli adolescenti e le malattie trasmesse sessualmente che “perseguitano” le vittime. Una cosa che m’è piaciuta un sacco è che, nonostante la sua atmosfera anni 80, non si capisce di preciso in che epoca si svolge il film. Alcune macchine sono d’epoca, alcune sono moderne, una ragazza usa una specie di specchietto come se fosse un telefonino su cui legge facendo scorrere il testo, poi in giro vedi solo quei bei tubboni catodici di una volta. È una cosa che aumenta ancora di più il senso di ambiguità che permea tutto il film, secondo me. Come se fossero tipo in un’altra dimensione…:blah:
Certo, non è il capolavoro che strombazzano in giro, ovvio. I suoi difettucci ce l’ha (tipo la parte finale nella piscina che ti fa un po’ storcere il naso perché stona con tutto il resto del film) ma sti cazzi, quando esce ogni tanto un bell’horror che stiamo lì a guardare il capello?

Per quello che vuole darti il film, funziona alla grande. Il cast è funzionale, lei ovviamente spicca perché oltre a esse bonetta è pure brava. L’avevo già apprezzata in quel gioiellino che è The guest, che vi consiglio di recuperare. Potrebbe essere la nuova Jamie Lee Curtis degli anni 2000, chi lo sa? Per me andrebbe benissimo, perché se lo meriterebbe. Io ce la vedo di brutto in questi ruoli, non mi dispiacerebbe per niente rivederla in altri horror. Nel frattempo la rivedremo nel seguito di Independence Day 2! Sì, avete letto bene, si farà! :mad:

Il regista lo seguirò perché qua dimostra veramente di saper gestire i tempi di un horror.

Vabbè dài, questo va visto, ragà. Poi magari ci troverete chissà quanti difetti, ma non esce spesso un horror così. Certo, non è the babadook, ma avercene!

Toh il trailer, và:

//youtu.be/HkZYbOH0ujw

A me è piaciuto più di Babadook, per esempio. Zero effetti digitali, basta prendere un paio d’attori e farli camminare con lo sguardo allucinato… strizza garantita. Il tipo di horror che rivorrei al cinema, invece mi tocca inseguirlo per i festival.

Parto dal buono: mi sono piaciute un sacco le musiche glaciali e la strana, indefinita ambientazione. Come dice tony brando sopra, non si capisce in che anni sia ambientato il film. Mi pare che i personaggi usino solo telefoni di rete fissa e non ci siano cellulari, ad esempio. Pure le macchine non sono moderne. Sono d’accordo che sia un tocco inquietante, da sogno/incubo, e per questo tanto di cappello.
Per il resto… oh, de gustibus, ovunque leggo solo benissimo di questo It Follows, ma io l’ho trovato una rottura di palle insostenibile, una menata che gira in tondo senza sbucare da nessuna parte, con qualche idea che posso solo definire demente, tipo tutta la scena della piscina.
La regia mi ha ricordato il peggio di Shyamalan, con quell’andamento catatonico per quasi tutta la durata del film. Voluto, ovviamente, ma io passo.

Visto dal blu ray UK senza sapere assolutamente nulla del film. In tanti me ne avevano parlato molto bene senza darmi una minima indicazione sulla trama. Si erano limitati a consigliarmi di vederlo a scatola completamente chiusa, e così ho fatto.

Mi è piaciuto moltissimo per 3/4, anzi diciamo anche per 4/5, ma il finale ha rovinato tutto, almeno per i miei gusti.

La scena in piscina è una cretinata senza pari. Non ha nessun senso, nessuna logica, nessuna giustificazione, nessun motivo di esistere. E, come se non bastasse, è risolta male, ma così male che peggio non si può.
Non capisco davvero il motivo per il quale si è scelto di buttare così alle ortiche un film che fino a quel momento funzionava divinamente. Mah…

Nella scena in spiaggia c’era già stata una piccola avvisaglia relativa a questa tendenza a mandare tutto in vacca ma l’avevo sottovalutata. Poi però ci ho ripensato.

Tutta la prima parte è bellissima, misteriosa, inquietante e capace di fare paura autentica senza ricorrere ai soliti mezzucci (io stesso me la sono fatta abbastanza sotto in un paio di sequenze). Poi è girata bene, con eleganza e con soluzioni visive estremamente ricercate. Movimenti di macchina sempre lenti e avvolgenti, piani sequenza, persino i camera car hanno qualcosa di particolare.

La musica è stranissima e funziona molto bene, l’ambientazione indefinita crea una grandissima atmosfera, gli attori sono tutti efficaci e poi ho apprezzato la mancanza di risate (o risatine) e di umorismo. È tutto molto serio, come piace a me.

In definitiva quindi per me è un ottimo film fino ai quindici minuti finali che per i miei gusti rovinano tutto senza pietà. Una scelta incomprensibile e scellerata.

Ottima la qualità audio/video del blu ray UK che ha anche una cover reversibile con un artwork completamente diverso.
Come extra c’è ben poco: una featurette con una breve intervista all’autore delle musiche, una photogallery decisamente inutile (si vedono solo foto del poster alternativo fotografato in tutte le salse) e il trailer.

La sopracitata scena della piscina effettivamente fa scadere il tutto ma è anche un limite di tanti horror anni 80, direi che questo film ne riassume pregi e difetti. Però la conclusione vera mi garba.

Una bella sorpresa, l’ho visto ieri e ci sto ancora pensando seppur non manca di difetti ma nel complesso ritengo di aver visto una pellicola soddisfacente che centra gli obiettivi prefissati. In effetti è ambientato in un tempo poco chiaro ed indefinito, a parte la mancanza di cellulari ma la ragazza occhialuta è comunque dotata di uno specchietto che fa anche da ebook e torcia, la TV a tubo trasmette solo film sci-fi degli anni '50. Senza contare che gli adulti sono quasi assenti, le mamme sono un puro accessorio, i papà non esistono, i poliziotti sono giusto accennati e all’interno dell’ospedale mancano dottori ed infermieri.

Più che difetti ha delle cose poco smussate ma alla fine direi di essere uscito dalla visione decisamente soddisfatto ed inquietato.

Si trova in italiano?

Mi pare proprio di no, almeno cercando su Amazon non risulta un’edizione italiana. Secondo IMDB sarà proiettato in Italia il prossimo luglio. Secca dirlo ma tanto per cambiare siamo sempre gli ultimi… http://www.imdb.com/title/tt3235888/releaseinfo?ref_=tt_dt_dt

Eh infatti… Comunque l’ho recuperato coi sottotitoli in italiano e visto ieri ser per la prima mezz’ora. Stasera lo finisco. Tosto, tosto…

Molto bella l’atmosfera, vagamente distopica se vogliamo, paradossalmente grazie anche a dei dettagli retrò! Però sui difetti concordo con chi ha scritto prima, alla fine vedo che la pensiamo tutti bene o male allo stesso modo… poteva essere un filmone della madonna, ma quel qualcosina stona davvero tanto.

Colonna sonora pazzesca, confermo. A posteriori vien voglia di comprarsi quella, più che il dvd o blu ray del film.

Ah, la città è Detroit! Lo si intuisce quando parlano dell’8th Mile, ma è chiaro nel finale, dove si vede proprio un cartello su una parete.

Ed un brano dell’ottima colonna sonora si intitola proprio DETROIT.

Quando si va alla ricerca di un film che non abbia nulla di già visto, specie in tema horror e dintorni, la situazione è alquanto ardua. In questi ultimi anni, poi, trovare qualcosa di veramente originale è come cercare un ago in un pagliaio, senza nemmeno trovare il pagliaio stesso. Poi arriva It Follows, questi ragazzi con facce che si possono trovare ovunque, che fanno una vita normalissima e che si trovano in situazioni al culmine della nevrosi, con elementi tra il paranoico e il soprannaturale. Mettiamoci poi delle musiche che suonano anni '80 in un contesto che non lo è. Ed ecco un film che non assomiglia a nulla, se non a se stesso. :cool: Contenta di averlo visto

Anche Tarantino ha avuto qualcosina da ridire sul film:

http://www.cineblog.it/post/647712/quentin-tarantino-critica-lhorror-it-follows-e-il-regista-david-robert-mitchell-rispondeOcchio che contiene spoiler, se non avete visto il film, evitate di leggere l’intervista.
Comunque quello che dice è in massima parte molto sensato… e il buon Mitchell avrebbe potuto rispondergli in maniera meno piccata (anche se il suo tweet mi ha divertito :D).

Nelle nostre sale dal 6 luglio. Alla buon’ora…

Mi pare una critica forzata, dovessimo cercare la coerenza a tutti i costi andrebbe buttata nella pattumiera la stragrande maggioranza del cinema horror storicizzato (Tarantino non è nuovo a queste cose: rammento i suoi appunti su Zombi 2 che trovavo altrettanto futili). Gli do ragione su due punti: la sequenza della piscina fa un po’ scadere il tutto e viste le premesse avrebbe davvero potuto diventare un capolavoro del genere. Cosa che non è, anche se nel complesso mi è piaciuto più di tante cazzate da multiplex attuali.

Pur avendo apprezzato il film, parlare di originalità mi sembra esagerato. Ci dimenticheremo presto di questo film in virtù della sua non originalità. Sono finiti i tempi nei quali si potevano trovare dei classici anche nell’horror.
Sono evidenti i richiami al J-horror e al film “Halloween”. Anche le musiche non sono altro che un revival di quelle di Carpenter.
Due scene che fanno scadere il film e il ritmo: sulla spiaggia e in piscina.

A mio parere 1000 volte meglio questo film di tanti horror demoniaci o di fantasmi che stanno segnando la tendenza degli ultimi anni e non sembrano cessare, però questo “It Follows” per me è sopravvalutato. Se la gente osanna questo film, significa che s’è stufata della scena horror attuale che punta più allo spavento che alla tensione.

La scena sulla spiaggia a me piace molto, invece. Quanto ai riferimenti cinefili, oltre a Carpenter e la saga di The Ring direi che vengono saccheggiati ampiamente il Craven di Nightmare e il Cronenberg de Il Demone sotto la pelle.

La scena della spiaggia, quando sono sugli asdrai, non mi ricordo dove l’avevo letto, ma qualcuno l’aveva definita come una scena che poteva andare bene in un film come “Scooby-doo” (che non ho visto) per la comicità della situazione.
Mi riferisco nello specifico a quando si vede uno dei ragazzi che viene sollevato da terra da una forza invisibile.

“Il Demone sotto la pelle” ci sta come paragone. È passato parecchio tempo e parecchi film nel mezzo da quando ho visto “It Follows” e sicuramente, vista la grande quantità di dettagli e citazioni volontarie o involontarie, i film a cui associarlo non finiscono qua ma dovrei rivederlo per fare un’analisi più dettagliata senza rischiare di confondermi.

“Nightamare” non l’ho mai visto e così tutta la saga.

Diciamo che del film di Craven riprende molto le atmosfere, l’idea del gruppo di teen-agers presi di mira da una forza demoniaca eccetera. Come dicevo, il taglio narrativo fa tanto horror anni 80.

Visto durante il mio soggiorno in terra calabra, non mi è piaciuto.All’inizio pare interessante, con un alone di mistero che invoglia, ma poi col dipanarsi della storia, per la verità un po sconclusionata ma in un horror ci sta, il tutto diviene noioso e lento.Non ci sono momenti di angoscia ne di terrore, insomma non fa paura e questo è l’handicap più grande.Per il resto è girato bene, con belle inquadrature e citazioni a classici horror del cinema americano.
Interessante per un pubblico adolescenziale a mio avviso.