Grande istrione, al massimo della forma nel 1969, Giorgio Albertazzi (co-sceneggiatore con Ghigo De Chiara e Paolo Levi) ha rielaborato il classico di R. L. Stevenson in modo originalissimo condensandolo (tra i contemporanei) in 4 indimenticabili puntate di una miniserie mitica ed indimenticabile oltreché indelebile nella memoria di molti di noi…
…ce ne fossero, oggi, di prodotti validi ed originali così concepiti con tanta genialità ed immensa fertilità creativa.
Bellissima serie, impressionante il modo in cui lui si ingobbiva per sembrare più minuto fisicamente quando si trasformava in Hyde. Poi il modo in cui era stato approfondito il suo “lato oscuro” sul piano psicologico era abbastanza inedito per l’epoca, l’episodio sulla spiaggia fa un certo effetto anche rivisto adesso. Uno dei miei sceneggiati RAI preferiti, e sì che l’ho riscoperto in età adulta. La televisione che non c’è più, ahimé.
E’ stata avanguardia pura, sotto ogni versante, alcune immagini sembravano (addirittura) dipinti d’astrattismo…
…non ricordo, all’epoca, una Rai più Joyciana di così con un bianco e nero livido apprezzabile interamente (ancora oggi) con il fermo immagine dal dvd: fu replicato, negli anni, infinite volte persino dimezzando la durata delle puntate frazionandone la fruibilità pomeridiana (come, del resto, anche per altri sceneggiati quali il segno del comando)…
…poi gli occhi di Hide, tutto altamente originale rendendo plausibile e credibile anche il fantastico…