Joker: Folie à deux (Todd Phillips, 2024)

Credo che prima o poi contribuirò all’incasso. Al di là della visione positiva di @Tuchulcha ho ricevuto buoni giudizi da parte di amici di cui mi fido. Ho come la sensazione che a Venezia si sia creata un’aura negativa che sta condizionando lo spettatore medio. Vi saprò dire…

1 Mi Piace

Incipit cartoon e finale noir fumetto, sono pochissimo per tener su un film di oltre due ore: attore perfetto, ma il film ??? :scream:

Per me era tanto, mi è piaciuto. Che ti devo dì… sentito gente che addirittura lo stroncava in quanto musical, che mi pare un po’ una minchiata ma ognuno. Insomma, a me non piacciono i lacrima movies per esempio ma mica li guardo o li giudico.

Guarda, se aspetti un po’ dal 29 prossimo venturo sarà già disponibile in streaming. Non so se nei soli Stati Uniti o anche nel resto del mondo, ma sai benissimo che se un film va in streaming poco dopo lo trovi anche altrove…

Si sa da tipo due anni pieni che sarebbe stato un musical, era stato dichiarato esplicitamente. 9 commenti su 10 che leggo sugli schifosi social sono “Nooo, ma cantano per tutto il film, chemmerda!!1”. I giudizi di queste persone che definirò semplici contano zero, sono come quelli che andavano a vedere Jackass e si lamentavano che non c’era trama ed era solo gente che si faceva male, uguale.

Todd Phillips per me è un grande regista. Il primo Joker era girato in modo spettacolare con grande direzione degli attori, ma già si capiva dalla trilogia di The Hangover e Due Date. Questo Folie à Deux è pure meglio. Tecnicamente è un gran film ed è un piacere da vedere dall’inizio alla fine, e dire il contrario è disonesto intelletualmente.

Su tutto il resto, a ognuno il suo. L’ho sentito definire “una puntata di Un Giorno in Pretura dove cantano” e roba del genere. Mi sembra cattivo, comunque ho gradito anche tutta la parte processuale. L’inizio con il cartoon mi ha sorpreso, così come il finale, ma quest’ultimo non in positivo, direi.

La pagina di Wikipedia riporta teorie interessanti. Non mi sono messo a leggere ogni singolo riferimento, ma il riassunto è che questo film sia un costosissimo scherzo verso gli spettatori e l’opposto di un fan service. Harleen (Lady Gaga) rappresenta il pubblico di massa. Ha “visto il film” su Joker (lo ripetono più volte) e vuole conoscerlo per proseguire la storia nella pazzia, magari facendolo evadere per portare il caos in giro. Non succede niente del genere, se non nella sua testa, e i momenti di evasione, in tutti i sensi, vengono subito soffocati. Alla fine Joker non ha niente del personaggio che abbiamo conosciuto nel primo film: non è un eroe anarchico, non ammazza, non esagera, ma è solo uno psicopatico depresso cronico che ha rovinato la vita agli altri. Nel finale viene rifiutato da Harleen che gli dice più o meno letteralmente “Io volevo di nuovo il Joker, mi hai dato 'sta cazzata, addio”.

Al momento resta quello che sembra un vero suicidio commerciale programmato, ma se ne riparlerà in futuro.

4 Mi Piace

Suicidio programmato, hai detto bene. Ma da Phillips, mica dalla Warner. :stuck_out_tongue_winking_eye:Io, come dissi qualche post fa, e lo ripeto volentieri, il fatto del musical già al momento dell’annuncio (un paio di anni fa, esatto) mi parve una minchiata. Quindi, che adesso i pezzi grossi della Warner non frignino disperati per il flop. Come nei più scrausi horror d’antan, loro ERANO STATI AVVERTITI. Ma non hanno voluto ascoltare…:woozy_face::skull_and_crossbones::smiling_imp:

Evidentemente due anni fa non tutti andarono a leggere le dichiarazioni del regista.

2 Mi Piace

Soprattutto i dirigenti della Major. I veri pagliacci in questa storia…:tongue::tongue::tongue::grin:

1 Mi Piace

ma infatti occorrerebbe tornare a parlare di regia e di scrittura, di attorialità e di ritmo e di come e perché (o se) questi fluidificano e potenziano (o meno) il corpo filmico, perché se ci si attiene al porca biscroma e mannaggia all’arabesque che zozzeria il musical restando fermi a un’ingessata concezione retrò non se ne uscirà mai più con le superficiali demolizioni aprioristiche. certo musical può non appartenerci, si può non amare o anche disprezzare, ma anche cabaret, dancer in the dark, meet the feebles, poultrygeist o the wall sono a tutti gli effetti dei musical, e sono opere enormi.

2 Mi Piace

Si dà per scontato che al giorno d’oggi il pubblico sia ultra informato ma evidentemente così non è.

1 Mi Piace

È vero che era il 2001, ma ad un ragazzo all’uscita dalla visione del primo Tomb Raider a cui venne chiesto il significato del titolo rispose ‘video gioco’. Per dire.

E allora, nel 2024, se a un giovane chiedono la traduzione del titolo del film di Phillips, lui risponde “Joker: fogli a Dio”. Se tanto mi dà tanto…:tongue::tongue::poop::joy:

Film che sorprende, in quanto disattende tutte le aspettative. Sia del pubblico - che attende qualcosa di più roboante del primo film -, sia dei fictional characters fan di Arthur Feck/Joker. Lavora molto ben con i generi - il prison movie e il processuale -, mentre i numeri musicali svolgono il ruolo di fuga dalla realtà e di penetrazione nella mente del protagonista. Meno semplicistico e meno derivativo del primo film, ma proprio per questo meno di impatto. Phoenix meglio qui che nel prototipo, Gaga perfetta.

5 Mi Piace

Ok. Riassumendo. Questo film sta piacendo, e molto, ad alcuni forumisti. Il che, ovviamente,non lo salverà dal fallimento commerciale. Ma le opinioni vanno rispettate, e bene così. Io invece, attenderò l’uscita in br, e lo comprerò. Ho detto br, eh, non br 4k. Non voglio spendere troppo.:smirk: E me lo guarderò comodamente a casa. Nelle parti musicali, ci darò dentro di fast forward. Altrettanto farò, se la gallinella nasona (aka Lady Gaga) starnazzera’ troppo, quando deve recitare. Insomma, da scafato cinefilo rottinculo (pardon…:stuck_out_tongue_winking_eye::pig:), ormai conosco i miei pollastri, e conosco certi registi. E so come combatterli. Col telecomando…:clown_face::clown_face::cocktail::cocktail::cocktail::v::v::v::partying_face::wink:

Più banalmente, il protagonista non è il vero Joker. Che si rivela essere il suo carnefice, nel finale: dopo averlo accoppato si incide il celebre sorriso sul volto, usando lo stesso coltello con cui ha massacrato la sua musa ispiratrice. Harley è come nel fumetto: una stronza sociopatica e manipolatrice, stufa di vivere secondo le regole e quindi pronta a seguire un mentore del crimine come il clown dai capelli verdi. La sua delusione perché lui non si è rivelato abbastanza perverso da portare avanti il progetto di trasformarsi in un mega-criminale è condivisa dal paziente che alla fine lo ucciderà, in quanto deluso dalla sua rinuncia a trasformarsi in un villain (come dire, se non lo vuoi fare tu prenderò il tuo posto).

Praticamente lo ha fatto capire lo stesso regista, in alcune interviste. Poi il discorso meta-cinematografico ci potrebbe pure stare, ma secondo me è un voler volare troppo alto (tipo quelli che coglievano chissà quale messaggio spirituale in Bussano alla porta, di Shyamalan).

2 Mi Piace

Tarantino Praises Joker 2, Likens It to His Own Natural Born Killers: ‘I Really, Really Liked It’

“I really, really liked it, really. A lot. Like, tremendously,” Tarantino told Ellis and Avary. “And I went to see it expecting to be impressed by the filmmaking. But I thought it was going to be an arms-length, intellectual exercise that ultimately I wouldn’t think worked like a movie, but that I would appreciate it for what it is.

“And I’m just nihilistic enough to kind of enjoy a movie that doesn’t quite work as a movie,” Tarantino laughed. “That’s like a big, giant mess to some degree. And I didn’t find it an intellectual exercise. I really got caught up into it. I really liked the musical sequences. I got really caught up. I thought the more banal the songs were, the better they were.”

“As much as the first one was indebted to Taxi Driver, this seems pretty f—ing indebted to Natural Born Killers, which I wrote,” Tarantino said. “That’s the Natural Born Killers I would have dreamed of seeing, as the guy who created Mickey and Mallory. I loved what they did with it. I loved the direction he took. I mean, the whole movie was the fever dream of Mickey Knox.”

“Todd Phillips is the Joker. The Joker directed the movie,” Tarantino told Ellis and Avary. “The entire concept, even him spending the studio’s money — he’s spending it like the Joker would spend it, all right? And then his big surprise gift — haha! — the the jack in the box, when he offers you his hand for a handshake and you get a buzzer with 10,000 volts shooting you — is the comic book geeks. He’s saying f— you to all of them.

“He’s saying f— you to the movie audience. He’s saying f— you to Hollywood. He’s saying f— you to anybody who owns any stock at DC and Warner Brothers. ”

Contento lui…:smirk:
P.S. Se fosse un tema scolastico, un insegnante direbbe a Tarantino “motivazioni deboli, ed emerge da parte tua un ego smisurato, aggravato da evidente narcisismo autocompiaciuto. Bocciato, senza appello”.:shushing_face::relieved:

visto e mi dissocio radicalmente da tutta la tiritera dei piagnoni che urlano all’alto tradimento da parte di phillips, wikitheory inclusa (della quale però trovo molto interessante la semiotica applicata su lee/gaga - effettivamente una lettura centrata): anzitutto arthur nel film precedente non è congenitamente cattivo e non ha indole criminale: lo diventa suo malgrado, vittima di circostanze e pressioni interiori come esterne. nel finale si accosta all’antieroismo di v per vendetta (ma senza consapevole istigazione plebiscitaria) o all’eliot di mr robot (un altro grande intenditore di dissociazione psichica) più che a un criminale. per cui è perfettamente logico che in un penitenziario dove sta tra l’incudine degli aguzzini e il martello di prigionieri marci fin nel culo gli sfoghi che poteva avere da cane sciolto vengano soffocati e si risolvano in allucinazioni canore da star system. per contro anche chi lamenta che il regista l’ha troppo umanizzato ricorda poco e male joker, in cui arthur era profondamente ferito e confuso come solo chi è troppo umano può esserlo.

ma soprattuttissimo: in joker la massima ambizione di arthur era l’arte. desiderava sopra ogni altra cosa essere una star, aveva velleità da stand up comedian. queste vengono qui fatte esplodere all’ennesima, anche se più nell’ottica schizofrenico-protettiva della selma di dancer in the dark. per cui anche su questo fronte non credo si possa tacciare più di tanto phillips di incoerenza o lesa maestà. il problema è tutto di chi ha frainteso il primo film, vedendo in arthur chissà quale leader fuorilegge scambiandolo per il medesimo joker canonico di nolan o burton. e a quanto pare sono stati purtroppo in tanti.

non arriverò a dire che mi è piaciuto più del primo, che si poneva anche come un knock-off della saga batmaniana oltre che di re per una notte (la sola cosa forse che il regista decide di lasciarsi per sempre alle spalle), però quanto a godimento ci sono grossomodo andato a pari. il film ovviamente è per il 90% phoenix, nomen omen: titanico, immenso, mostruoso, incomparabile nei cenni tic sfumature positure movenze toni timbri, oltre a rivelare un’attitudine canora da crooner rodato (che a tratti ricorda pure tom waits): phillips da vecchio lupo lo valorizza confinandolo nel primo piano quando parla ride tace (per inciso: commovente anche in quest’ultimo caso) e nei campi lunghi quando deve far parlare il corpo. lady gaga buca e non sono affatto concorde con chi la allinea attorialmente a madonna. vale molto di più come attrice che come cantante. curioso ora di vedere come si emanciperà da questo dittico e se in futuro farà opere altrettanto dense.

3 Mi Piace

A me è piaciuto.
Se il primo film era un po’ ruffiano, qui siamo dalle parti del trollaggio*.
E lo dico senza alcuna ostilità.
Invece di trollaggio vogliamo chiamarlo metacinema? D’accordo.
Metafora, metacinema, metatesto, tutto quello che volete.
Che poi detta così potrebbe sembrare una roba complicata, invece il film è piuttosto lineare, perfino didascalico.

Ho letto varie critiche negative in giro - le comprendo pur senza condividerle; Todd Phillips è un bravissimo artigiano che ha bene in mente quello che vuole fare e lo fa. Niente di più e niente di meno.

In questo senso il film è perfettamente riuscito; può piacere o meno, ma è riuscito.
Per dire: anche se odiate i musical, credo che le parti cantate non vi daranno molto fastidio, sono necessarie. E gradevoli.
Soprattutto grazie alla Germanotta.

Inoltre, nonostante la lunga durata e il fatto che succeda relativamente poco, il film non annoia; e quando la MDP non sa che fare si sofferma 20/30 secondi su Joaquin Phoenix a cui basta essere Joaquin Phoenix e va benissimo così.

*A parte il trollaggio, a me il film ha dato anche l’idea di una lunga arringa del regista che difendeva contemporaneamente Arthur Fleck, Joker e il primo film.
Da chi e cosa? Boh, probabilmente anche da chi (come me) lo aveva definito un po’ ruffiano.
Non ho obiezioni, Vostro Onore.

3 Mi Piace