La Battaglia Di Algeri - (Gillo Pontecorvo, 1966)

IMDB

Ho recentemente acquistato questo DVD (chiaramente a 5€ in edicola se no che Green Jelly sarei?), un film che avevo visionato svariati anni fa, e che mi aveva emozionato ma che solo oggi “probabilmente” riesco a comprendere appieno.

//youtu.be/Zgkj8eAVjwQ

Il film del 1965 per la regia di Gillo Pontecorvo, si basa su una sceneggiatura solidissima ad opera dello stesso Gillo con l’apporto di Franco Solinas, che già di per se è garanzia di qualità, girato in un bianco e nero ha la potenza di un pugno nello stomaco complice l’approccio volutamente documentaristico della regia.

La pellicola ha un tasso di coinvolgimento talemnte elevato che a volte è difficile rimanere distaccati, riuscire ad avere una posizione politica definita riguardo alla guerra d’indipendenza Algerina non è facile oggi.
Ingiustificabile l’occupazione francese, romantica, giusta ma esecrabile (alla luce di quello che poi ha prodotto) la controguerriglia dei patrioti algerini, l’Algeria è da anni sotto il tiro del più becero fondamentalismo oscurantista dell’FLN.

Sono passati 40 anni ma questo film rimane una delle opere più oneste e rappresentative dell’oppressione imperialista, anticipando di fatto gli attacchi militari d’Israele sui palestinesi e certi metodi utilizzati dalle forze USA in Iraq e in Afganistan.

Un ultimo appunto sulla scelta del cast eccezionale e delle musiche del maestro Morricone.

Quale film politico può vantare intenti tanto cristallini da riuscire a romanticizzare un movimento (FLN) riuscendo comunque a mettere in luce le contraddizioni, la retorica e il deprecabile moralismo fondamentalista.

Da vedere e rivedere e studiare (come peraltro si dici abbiano fatto al Pentagono, ma sarà vero?):confused:

la scena in cui la kamikaze si fa esplodere mentre i giovani francesi ballano il Cha-cha-cha è qualcosa di insostenibile

Fantastico, è un film splendido da vedere e rivedere che recuperai in vhs anni orsono e poi nel dvd Surf. Rimane il capolavoro insuperato di Pontecorvo, seguito un gradino sotto dall’altrettanto splendido Kapò.
Splendida e terrificante la figura del colonnello Mathieu, interpretato da Jean Martin. Un film attualissimo, seppur narri di fatti accaduti nel 1957.
Descrive assai bene il durissimo regime imposto dai francesi in Algeria.
A me era piaciuta molto la figura della donna algerina che si traveste da francese, varca i confini della zona francese e -con freddezza-ripone una borsetta con esplosivo all’interno di un bar affollato dai colonialisti francesi

Praticamente ho rispoilerato quello che avevi spoilerato tu :oops:.
Allora è indubbio che sia la scena più scioccante del film, che rimane maggiormente impressa

Cosa che non molti sanno è che il leader del “FN” Jean Marie Le Pen durante l’insurrezione era in forza all’esercito, e da più parti è stato accusato di avere avuto parte attiva nelle torture inflitte ai patrioti dell’FLN.

Altra nota riguardo al film, questa della SURF è l’edizione definitiva?
Lo chiedo perchè leggiucchiando qua è la mi è parso di capire che esisteva anche una versione allegerita, ma come al solito chiedo conferma a qualche forumista locupletato che possa chiarire l’arcano (almeno per me) :cool: :smiley:

Non avendo il marchio di “forumista locupletato”, non sono in grado di rispondere. Posso solo dire che il dvd ha una durata di 121 minuti, che corrisponde a quella indicata su Cinematografo.it.

ma cosa mi dici mai!
il marchio ce l’hai eccome
:smiley: :smiley: :smiley: :smiley: :smiley: :smiley:

Lo spropositato numero di faccine mi induce a pensare ad un altro tipo di marchio, non così gratificante…vabbuò, ognuno ha il marchio che si merita, basta che non sia impresso a fuoco.

Questo film ebbe problemi con le censura a causa del…manifesto, che fu sequestrato e censurato

Anche Mitterrand pare che durante la guerra d’Algeria era sottosegretario e fu lui a firmare le circolari che autorizzavano l’esercito francese all’uso della tortura.

Patrioti dell’FLN è una parola grossa visto che nel film c’è una scena dove c’è una ragazza algerina che porta una bomba in un locale frequentato da civili e nell’esplosione muore anche un bambino

Sempre di patrioti si tratta visto che il “movente” è l’autodeterminazione dell’Algeria Stato indipendente e sovrano.

Doverosa precisazione: non voglio entrare in discussioni a carattere politico, su quello che può essere definito “patriottico” o “terroristico” preferisco parlare di cinema, quindi la mia affermazione sopra è relativa al film.
:slight_smile:

Il film è integrale. Del manifesto già s’è detto. E’ interessante sapere, però, che non venne passato in Francia x anni e che fu anche motivo di gelo nei rapporti tra l’Italia e l’altro paese.
C’è anche una edizione su due dvd, sempre della Surf.

il film venne effettivamente bandito in Francia e in Inghilterra fino al 1971 per motivi chiaramente intuibili, ma che fosse stato motivo addirittura di gelo diplomatico tra Italia e Francia mi pare poco verosimile.
In Algeria chiaramente fu un successone (al punto che un deputato algerino ex dell’FLN chiese un sequel a Pontecorvo che rifiutò).
Negli Stati Uniti fu nominato per 3 Oscar.

Altri aneddoti sparsi legati al film:

Ad agosto dell’anno scorso il Pentagono decise di proiettare La Battaglia di Algeri, in occasione dell’intensificarsi della guerriglia irachena contro gli USA, e si vocifera su input di Donald Rumsfeld con la motivazione di “migliorare l’intelligence”.
Sulla stampa la cosa venne presentata in maniera assurdamente ottimista, come segnale di distensione verso l’Iraq visto l’approccio anticonvenzionale del tutto.
La verità sta nei fatti (Vedi Abu-Ghraib).

Il film costo qualcosa come 800.000 dollari, con un limitato coinvolgimento di professionisti: Jean Martin (che interpreta il Colonnello Mathieu) negli anni 50 fu perseguitato in Francia visto le sue simpatie per l’FLN, era l’unico attore professionista del cast mentre gli altri attori vennero reclutati ad Algeri tra la gente comune: Haggiag (La Pointe) era un poveraccio semi-analfabeta,

il vecchio che lo tradisce addirittura pare fosse un galeotto

Yacef Sadi che nel film è Jafar era un vero leader dell’FLN e si può tranquillamente affermare che molti spunti per il film li abbia forniti la sua personale vicenda.

E’ quello che sta avvenendo qui da noi con il bel film, finanziato da Gheddafi, The Lion of the desert… certe verità sono scomode.
La battaglia di Algeri racconta i crimini di cui si sono macchiati durante il colonialismo i francesi, il film con Anthony Quinn (e molti caratteristi e attori noti italiani: Moschin, Vallone, Patrizi…ecc.) invece spiattella tutti gli ignobili atti che l’Italia ha compiuto durante il suo periodo colonialista.

Migliore dell’edizione italica? :confused:

Penso sia impossible trovare di meglio:
http://www.criterionco.com/asp/release.asp?id=249

Cofanetto di 3 DVD con libercolo in allegato.

Cmq è ancora sigggggillato, non l’ ho visto.

In onda venerdì 6/7 alle 14.00 su Raisat cinema world.
Non perdetelo :wink:

Segnalo inoltre che per la DNC è uscita in questi giorni l’edizione definitiva del film in oggetto con un disco zeppo di extra.

Ma non è la stessa edizione di prima? :confused:

Si almayer… lo hanno confermato anche su FilmTV: si tratta della medesima edizione a due dischi con la copertina modificata

Lunedì 19 novembre
Su La7
Alle 14.00