Ho capito bene? Il film uscì solo nel 1984?
Visto censura: 11 giugno 1982.
Prima proiezione pubblica: 29 luglio 1983.
Proiettato a Torino, marzo 1984.
P.S. Grazie, Andrea e Franco!!!
“Morbosamente terrificante”* la quantità di volte che è stato pubblicato in video, dall’antidiluviana VHS all’attuale Blu-ray, passando ovviamente dal DVD. Ultimo colpo di coda, cronologicamente parlando, intendiamoci: L’enfant de Satan, Le Chat Qui Fume - blu-ray.
*frase di lancio sui flani.
Appena controllato il bluray francese.
C’è solo la versione soft di 73 minuti con lingua italiana e sottotitoli escludibili.
Come bonus interviste (26 minuti) a Mario Bianchi, Mariangela Giordano e Franco Villa.
Evidentemente costano poco i diritti.
E il prodotto nonostante tutto si vende
Considerando il film mi verrebbe da dire ‘pure troppo’, ma tant’è.
Stavolta non si accettano giustificazioni né ammutinamenti! Nuova riproposta dell’austriaca Cineploit in Blu-ray, 2 cover differenti, traccia italiana, edizioni limitate a 80 e 100 esemplari.
Questo la dice lunga, caro Lindo, sul mercato ormai ridotto al lumicino per questo genere di film. Sempre meno appassionati per il cinema-bis vintage disposti a comprare un supporto fisico…
io aspetto a gloria una edizione giapponese. che qui, il mercato ridotto significa almeno 5000 copie
E poi queste trucidate ai giapponesi piacciono… chissà mai che un giorno…
Che l’eco delle tue parole arrivi lontano!
Beh oddio, lontano…son già in Giappone
Folgorato (colpo di fulmine?) davvero molto presto da questo cinema italiano folle e spregiudicato, l ho sempre difeso a spada tratta nella cieca ortodossia da ultras. Malsopportando la bollatura “trash” già nella prima metà dei 90 la prima grande vittoria: cinema “cult”. Vedere un film come La bimba di Satana, che non amo particolarmente xche non è il mio genere tra l altro, assurdo fumettone artigianale dall incredibile mix di trovate abbellito oltre che da musiche suggestive anche dalla presenza della mia attrice preferita sbeffeggiato ignobilmente in patria avere la forza di continuare la sua serie di riapparizioni infinite (vedi foto precedente) a distanza di oltre 40 anni e con adepti ormai in tutto il mondo… beh, per me so’ soddisfazioni!
hai ragione… io così, per calcare la mano…
Ormai è diventato un appuntamento periodico…
Non poteva mancare un’edizione aggiornata (Blu-ray) di ambo le versioni ad usufrutto degli aficionados spagnoli che già avevano manifestato il loro apprezzamento (J. Krankol/T. P. Nino - Espana erotica - 1996).
Particolare curioso: il film scatena da sempre la fantasia dei grafici incaricati di realizzare la copertina, ancora una volta un pregevole disegno.
Ah! Ah! Ah! Denigratori italiani dei piani alti e dei sotterranei La bimba di Satana continua a perseguitarvi! Alla prossima puntata…
Questi br li prenderei anche solo per le copertine. Fantastiche. Tipo quelle dei fumetti porno horror nostrani, dei '70 e '80. Il valore (bassissimo) del film passa in secondo, o terzo, piano…
E con questo siamo a quota 16! Fra VHS, DVD e Blu-ray.
Datato 2024 è un’ulteriore proposta per lo spettatore tedesco nel più moderno supporto fisico con ennesima copertina pertinente a un momento creativo strettamente personale in edizione superlimitata a 44 (!) copie, anzi “edizione limitata riconfezionata” come riportato sul retro (c’è lo zampino della Cineploit).
La mia non vuol essere una sfida, premetto che non oserei mai profanare i sancta sanctorum dell’horror ma la curiosità mi mangia e quindi vorrei rivolgere una domanda agli esperti: c’è qualche superclassico italiano del genere che possa competere come numero di divulgazioni pubbliche per l’home video con questa peculiare visionaria intuizione dalla cifra stilistica esclusiva?
È possibile che costano poco i diritti e in qualche modo ci rientrano sempre. Comunque il film è inqualificabile.
Odio (pur rispettando i gusti) l’horror, La bimba di Satana l’ho visto, solo ed esclusivamente xche compare la mia attrice preferita, in pieno giorno e con le luci accese, pure quelle fuori in giardino. Mi sono divertito lo ammetto, tutto è tranne un horror, cioè sembra Carletto il principe dei mostri versione sexy. Poi aggiungici - Mario Bianchi mai contento - pure la versione hard. Un fumetto porno-horror come quelli che circolavano già in quinta elementare che si materializza sullo schermo. Sono un sempliciotto eppure… non potrei chiedere di più. Lo ribadiro’ fino alla morte: noi italiani non abbiamo rispetto per noi stessi. Soprattutto nell’arte. Il dadaismo del film è invece compreso laddove c’è una grande considerazione della stessa, vai a parlare male agli americani del cinema americano, ai francesi del francese, agli spagnoli… parliamo sempre del cinema cult naturalmente, mica di Hollywood. Il capoccia della Cineploit durante uno scambio di mail anni fa mi annunciò il suo desiderio di comprarne i diritti per farlo uscire in Austria (e dintorni) perché lo adorava, e visto il numero di riproposte e soprattutto la qualità (vedi edizioni-book sopra) bisogna ammettere che non mentiva. Lo posso dire gridando: sono l’unico in Italia ad amare La bimba di Satana! Però in giro per il mondo ci sono altri coglioni come me!
Pertanto non nascondetevi dietro la scusa dei diritti d’autore economici, voglio dimostrazione che ci sia un horror italiano con un numero di pubblicazioni più alto di questo. Se no scrivo che La bimba di Satana è il film horror italiano più visto al mondo. Così Pulici viene e mi fredda sotto casa. Purtroppo per voi amici è questo lo spirito che mi contraddistingue, mi piace divertirmi, non vi offendete, non sia mai, mi piace scherzare.
Ma non esagerare, dai. Ho parlato di diritti economici per via delle innumerevoli edizioni ma magari hai ragione tu. Come film, insisto, lo trovo orribile però devo ammettere che il suo dovere lo fa.