La mort trouble (Claude D'Anna e Férid Boughedir, 1970)

Appena visto all’Offscreen Film Festival, introdotto da Peter Tombs di Mondo Macabro (a breve arriverà la release!)

Oggetto cinematografico stranissimo, diretto da due registi esordienti che avevano voglia di fare cinema ma nessuna esperienza pregressa e nessuna conoscenza tecnica. Girato con mezzi limitatissimi grazie a un finanziamento raccattato chissà come dal ministero della cultura tunisino (uno dei due registi è tunisino infatti), il film fu realizzato facendo tesoro dei consigli dell’amico Jean Rollin (all’epoca in piena fase surrealista - e si vede!), che consigliò anche una delle tre interpreti principali, Ursule Pauly (Le viol du vampire, La vampira nuda). Le altre due vengono reclutate tramite les petites annonces di una rivista di cinema. La piccola troupe parte da parigi e arriva quindi in Tunisia, dove assolda un attore drammatico di grande fama a livello nazionale (interpreta teatro shakespeariano et simila).
Il film è ambiantato in una piccolo isolotto roccioso dove ci sta una villa abitata da un vecchio zio, dalle sue tre sexy nipoti venute in vistita dalla francia e dal bizzarro ed enigmatico tuttofare. Nella prima inquadratura il padrone di casa muore, probabilmente ucciso dalle ragazze. Le tre, intenzionate a ripartire al più presto possibile, trattano a pesci in faccia il povero servitore un po’ tocco, ordinandogli in malo modo di fare le valigie chiamare una nave che venga a prenderle per tornare sulla terra ferma con la salma. Ma nel mentre nel paese sono scoppiati disordini e rivolte talmente grandi che le comunicazioni interne non sono più possibili e le linee telefoniche non funzionano; i bollettini alla radio raccontano il caos.
E pian piano nella casa le dinamiche si invertiranno, il servitore sottometterà con la violenza le tre ragazze e le ridurrà alla sua mercé.
Da questo momento in poi parte una deriva inaspettata totalmente surrealista, fatta di siparietti stranianti, sequenze visionarie, dialoghi e monologhi nonsense, deliranti segmenti estemporanei; ma anche magnifiche e suggestive inquadrature dall’alto di “installazioni” simil-land art, affascinanti afflati artistico-decorativi, sequenze primigenie di istinti di primordiali di amore e di morte. Davvero siamo dalle parti di Breton, di Bunuel e di Kyrou, con un gusto decisamente marcato per l’astratto e per il grottesco.
In un climax ormai inarrestabile nelle ultime sequenze del film vediamo l’attore shakepariano correre in giro con una camicia da notte femminile trasparente e un perizoma nero, grugnendo a più non posso e sfogando la sua violenza sulle fanciulle seminude vestite di stracci.

E anche questo è un aspetto interessante di questa pellicola: da un film in larga parte finanziato da un paese nordafricano non ti aspetti questa massiccia dose di nudità femminili per nulla giustificate da una trama a cavallo tra l’exploitation e l’art-film ermetico.

Un film bizzarro ed ambiguo, a tratti troppo lento, a tratti visionario ed affascinante.

Il produttore esecutivo è Henry Lange, che ha dato alla luce chicche come la trilogia di Jean-Pierre Bastid (Massacro per un’orgia, Le minivergini, Hallucinations Sadiques), Il monaco e La vestale di satana.

4 Mi Piace

Ecco, quando gli amici mi chiedevano, ma perché ti sei trasferito a Bruxelles, subito spuntavano 3 motivi: BIFFF, Offscreen e Cinematheque.

1 Mi Piace

Suppongo ci sia anche un quarto. La birra… :ok_hand::laughing::beers:

1 Mi Piace

Vabbè, e Audrey Hepburn, Jacques Brel, JC Van Damme, le frites, il cioccolato. Ma dal punto di vista cinematografico è una vera mecca, non mi stupisco che il nostro Frank abbia trovato un film così raro.

2 Mi Piace

Ok. Tutto giusto. E poi, scusate, scordavo Bruges…:grinning:

1 Mi Piace

Fucking Bruges. (cit.)

2 Mi Piace

Rolliniano fin da titolo, descrizione e locandina.
Si trova? :slightly_smiling_face:

1 Mi Piace

Uscirà in bluray per Mondo Macabro, al festival è stato proiettato in anteprima il master da loro restaurato.

2 Mi Piace

Ottima notizia!

1 Mi Piace

Uscito blu-ray contenente due film ad un prezzo decisamente popolare: