La notte dei diavoli (Giorgio Ferroni, 1972)

A prescindere dal decidere se Ferroni sia innovativo o no, mi sfugge il filo del tuo discorso: stavi dicendo che è identico al film di Bava o no? Se questo è il tuo pensiero, la mia risposta non cambia: no, hanno solo la trama uguale essendo tratti dallo stesso racconto. Stilisticamente son due universi differenti. Dire “sono uguali” sarebbe come affermare che il Dracula di Terence Fisher è identico a quello con Bela Lugosi; trame uguali senz’altro (e grazie al piffero), tecnica/stile/contenuti no. Se poi volevi dire altro approfondisci.

ps. nel riferimento a Romero di pleonastico non c’è nulla. Riguardati il finale e la sopracitata scena con la De Carolis e poi ne riparliamo (non ci credo manco se mi portano la dichiarazione scritta di Ferroni che 'ste trovate non le aveva riprese da la notte dei morti viventi).

Quello che dico è questo (speravo di esser stato chiaro prima, ma evidentemente, oltre ad essere risibile, il mio giudizio era anche un po’ fumoso…):

Ricetta:

  1. prendere il film di Ferroni

  2. Togliergli la buccia (ovvero, il prologo iniziale e il finale)

  3. Analizzare il contenuto (il nucleo): cosa rimane?
    l’episodio dei Wurdalak, scopiazzato da Bava.

E non tirarmi fuori il solito morso della De Carolis per giustificare uno stile diverso…
Dammi, Tuc, altri motivi non pleonastici affinché possa notare questa grande differenza di stile, grazie.

Ma volete parlà come magnate?
A mio avviso state dicendo la stessa cosa, non riuscendo a trovare un punto d’incontro.

Non possiamo solo basarci sul fatto che i film sono “diversi”, in quanto la regia non è la medesima e al tempo stesso “uguali” perchè entrambi tratti dallo stesso racconto. Detto questo non si parla di scopiazzare o meno, sono due diverse interpretazioni dello stesso soggetto.
Bava lo ha inserito, con il suo inconfondibile stile, all’interno di un progetto in più atti, Ferroni, quasi dieci anni dopo, lo ha riproposto alla sua maniera e, se vogliamo, contestualizzato ai tempi del girato.
Se “I Wurdalak” risentono pesantemente del gotico '60, “La notte dei diavoli” è terrorizzante nella sua lugubre contemporaneità…sono film diversi, di registi diversi, tratti dal medesimo soggetto. Ognuno, a mio avviso, porta il suo personale e significativo contributo alla storia, e ben vengano casistiche di questo tipo piuttosto di sterili remake o altre manovre di bassa lega.

totalmente d’accordo con Shanghai…
IMHO parlare di “scopiazzatura” è ingeneroso nei confronti di un film che, ancora oggi, resta uno dei vertici del tardo gotico italiano… senza ovviamente nulla togliere al gioiello firmato da Bava per I Tre Volti.

speriamo, piuttosto, che qualche dvd riescano a tirarlo fuori… CO, Sinister, CK… chi volete… ma speriamo di poterlo godere al meglio…

Non diciamo la stessa cosa, visto che la medusa spaziale di frediana memoria persiste con la faccenda della scopiazzatura da Bava. E glissa sul mio paragone con le trasposizioni da Stoker. Tu invece hai colto il succo di quel che dicevo: due diverse trasposizioni dello stesso racconto, con stili diversi e realizzate in diversi contesti (uno figlio del gotico anni 60, l’altro dell’horror morboso e cruento dei seventies). Un po’ come The Thing di Carpenter, tratto dallo stesso racconto di Campbell che aveva già ispirato il film di Hawks ma “altro” da quest’ultimo.

Frase che si commenta da sola. Se davvero non riesci a cogliere la differenza dallo stile di Bava (la fotografia, il modo in cui costruisce i personaggi, l’attenzione tutta artigianale agli effetti speciali) e ti sfugge l’atmosfera perversa e grandguignolesca del vampiresco di ferroni, be’… :smt056

Ma quale medusa spaziale, ma di cosa farnetichi? ad esser onesto manco conoscevo questa opinione di Freda.
E comunque è verissimo: non diciamo la stessa cosa.
Certo, sono due registi diversi e per forza di cose il girato è differente, ma dimmi, Tuc: quale (senza riferimenti pleonastici) sarebbe il valore aggiunto della versione di Ferroni. Onestamente non ne trovo alcuno, rispetto alla versione di Bava (e parlo sempre, giusto per esser chiaro, del nucleo consistente nel racconto dei Wurdalak).

Azzo, non avevo visto l’appendice, mi ero incazzato già solo sul primo quote…
Vabbuò, ti commenti da solo.

Io ti richiedo: qual è il valore aggiunto, la grande differenza della versione di Ferroni rispetto a quella di Bava?
Comunque è chiusa la discussione con il grande critico cinematografico che giudica risibili gli interventi altrui. Per carità d’Iddio…

Hahahahah ma che c’entra l’opinione di Freda??? La medusa spaziale sei te, dato il tuo nick. :smiley: Su Ferroni per me il valore aggiunto sta nell’inserire un elemento tipico del gotico in un contesto “moderno”, ha svecchiato il mito del vampiro assai prima di altri registi anglosassoni. La sopracitata scena con la De Carolis ha una potenza espressiva tutta sua, aggiungendo al tema del Wurdalak che uccide le persone che ama un elemento incestuoso-sadico mica da ridere (il dettaglio dei seni nudi straziati a unghiate); le stesse aggressioni dei vampiri sono iper-cruente, scompaiono i morsi asettici e sensuali di hammeriana memoria (ripresi anche da Bava, se rammenti il finale de I Wurdalak) e si fan largo sgozzamenti a vista che anticipano i furori vampiresco-splatter di John Landis e soci. E poi il finale, chiaramente omaggio al sopracitato capolavoro di Romero… poi per carità, de gustibus. ma per me non sono elementi da poco, in un film del '75!

Questo soprammobile etrusco mi fa talmente perder la ragione che leggo cose inesistenti :smiley:

Vabbè, comunque: "Su Ferroni per me il valore aggiunto sta nell’inserire un elemento tipico del gotico in un contesto “moderno”, ha svecchiato il mito del vampiro assai prima di altri registi anglosassoni.
è un arrampicarsi sugli specchi, suvvia…"
Il contesto moderno è solo quella scorza che ti dicevo di “sbucciare”, ma evidentemente tu sei abituato a mangiare i frutti con la pelle sopra (lavala almeno, perché con i trattamenti chimici che ci fanno non è che faccia molto bene)…
E poi, svecchiare il mito del vampiro… ollalà…sarebbe stato per primo il buon, vecchio, Ferroni?
mmhh…il film, che è un bel film, mi ripeto, è però - grazie all’escamotage della proiezione mentale di Garko in ospedale- null’altro che l’episodio di Wurdalak. Il prologo e l’epilogo sono un pretesto, che a ben guardare è anche stridente…
Ti vedi arrivare Garko in auto in un ambiente proiettato in un’epoca antica…

Per curiosità, mi spiegheresti questo passo? non vorrei aver travisato il senso del discorso.

Te lo spiego in privato, Shangai. Svuota la casella…

in arrivo il dvd Rarovideo Usa il 25 settembre.

Anche in bray:

http://www.videociak.net/customer/product.php?productid=30200&cat=188&page=3&more_pages=1

Tra gli extra un’intervista a Chris Alexander di Fangoria e una a Giorgio Gaslini

Peccato che non abbiano intervistato Gianni Garko, parla con grande trasporto di questo film.

Grande mossa della Raro che carica su youtube una clip spoilerosa con alcuni estratti dal nuovo master HD e sbaglia il formato video…

Come vedete è tutto compresso in un 4/3 che schiaccia tutte le proporzioni, bel colpo!

//youtu.be/yWxWnP_dT5E

In ogni caso attendo con grande impazienza questo dvd, adoro questo film e sono molto contento che finalmente esca in un’edizione come si deve.

Anche io lo adoro, e il fatto della sua assenza in digitale, fino ad ora, mi è sempre suonata quasi come un affronto.

Spero fortemente che l’errato formato video sia relativo soltanto al trailer…altrimenti sarebbe una vera e propria beffa.

Ma sì, figurati.
Il file che hanno uploadato è in 16:9 ma hanno fatto casino e alla fine risulta schiacciato in un 4:3 deformante.
Certo che potevano riuploadarlo come si deve, mah…

Sul fatto che nel dvd il film sarà in 16:9 e nel corretto formato sono pronto a metterci la mano sul fuoco.

Da un famoso forum ho trovato questo teaser che rappresenta quasi la qualità del dvd:
www.gammaraydigital.com/sites/default/files/client/RARO/NOTD/NOTD_teaser.mov

non ha nulla a che fare con il video su youtube :slight_smile:

Alexander fa un’introduzione al film che dura circa 5 minuti, la solita solfa generica sul gotico italiano.
L’extra con Gaslini dura invece circa 32 minuti, è un monologo (intervallato soltanto da qualche fastidioso intervento dell’intervistatore che onestamente non mi è per nulla simpatico) in cui in parte parla della colonna sonora del film, poi della sua carriera, dei suoi modelli, di Duke Ellington, Miles Davis e la colonna sonora per Ascensore per il patibolo.
Nel complesso interessante, Gaslini è un grandissimo.

Il master è splendido, i titoli iniziali sono stati ripristinati, non c’è più la titolazione elettronica con scritte bianche su fondo nero presente nel master vhs Golden video. Sono state inoltre reintegrate le sequenze con le donne nude e il cuore pulsante agli inizi, quando Garko è in ospedale in preda al delirio.
Che emozione vedere il film di Ferroni in questa sfavillante edizione, che spettacolo!
Il master naturalmente ha un minutaggio più lungo rispetto alla vhs, circa 4 minuti, ma questo prevalentemente è dovuto al framerate (24 fps per il bluray, 25 fps per la vhs), a parte quelle scene reintegrate a cui accennavo. Devo ancora terminare di vederlo, ma mi pare che sia solo questa insieme ai titoli la differenza con la vhs.

Ma quindi il blu-ray è già disponibile? Il DVD esce in data 11 Dicembre.

No, appunto, bisogna aspettare. Il bluray è previsto per gennaio…

E’ però già uscito sul mercato americano
http://www.amazon.com/Night-Devils-Blu-ray-Gianni-Garko/dp/B008H1Q4XQ/ref=sr_1_2?ie=UTF8&qid=1354003294&sr=8-2&keywords=night+of+the+devils+blu+ray