Le notti del terrore - Zombi Horror (Andrea Bianchi, 1981)

A me diverte di più rispetto ad altre pellicole simili come, che so, “Virus” o “Zombi 3”, sulle quali peraltro mi sembra di notare minor accanimento; certo, sarebbe da valutare quanto di questo divertimento sia conseguenza di una precisa volontà registica/produttiva e quanto sia una rielaborazione personale.
Su questo ci tornerò dopo.

Tornando ai paragoni con altre pellicole simili, a me sembra che rispetto a loro questo “Zombi Horror” si prenda decisamente meno sul serio; è comunque un film dotato di un buon ritmo, con cui è difficile annoiarsi: c’è sempre una scena o un dialogo assurdo o una nudità o una trovata bizzarra, che attirano l’attenzione, oltre alla componente weird rappresentata da Bark.

Ora, sempre a mio parere, questi elementi sono troppi, troppo diffusi, troppo espliciti per essere liquidati semplicemente come involontari; dai, quale sarebbe il senso di quella inquadratura che va a stringersi su Bark che apre gli occhi?

A me più che un tentativo poco riuscito di far paura, questo film sembra un tentativo non troppo riuscito di fare (anche) ridere, come quell’amico che ti racconta una freddura consapevole che si tratti di una freddura ma che spera di strappare la risata proprio per l’assurdità del tentativo.
Ma potrei sbagliarmi, chiaro.

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