Titolo originale
Produzione Italia
Anno 1987
Regia :: Aurelio Chiesa
Interpreti :: Giacomo Piperno
:: William Berger
:: Laura Morante
:: Tomas Milian
Genere Fantasy
Durata 97’
Trama da FilmTv:
Vedovo da poco tempo, Bernardo vive con la suocera e il figlio Giuliano. Una sera, il bambino racconta di avere incontrato la madre e, dopo una serie di curiose circostanze, Bernardo quasi gli crede. La maestra di Giuliano, preoccupata per il suo strano comportamento, dà una mano al padre per risolvere il mistero
Tratto dal romanzo “Venivano dalle stelle” di Giuseppe Pederiali, il film in questione è davvero un piccolo gioiellino…molto modesto, ma pur sempre un gioiellino. Risale a qualche minuto fa la conclusione della mia personale “visione di rispetto” del passaggio televisivo di questa notte, prontamente impresso sull’hard disk del mio dvd recorder. Tutto funziona come un orologio svizzero…la trama e lo sviluppo della sceneggiatura scorrono tranquilli così come potrebbero scorrere le acque di un piccolo rio montano…Laura Morante bravissima così come il grande Berger…Un discorso a parte merita però Tomas Milian, qui in una delle sue ultime performances italiche; inizialmente l’ho trovato quasi irriconoscibile sebbene trascorsi solo 3 anni dal capitolo conclusivo (Delitto al Blue Gay) della saga Giraldiana: Capelli lunghetti, ma diradati, barba incolta e qualche chiletto in più rispetto alle apparizioni cinematografiche di sempre, ma vabbè…a 50 anni ce lo si può anche permettere! Ho notato però che nella parte iniziale del film (quasi tutto il primo tempo, per intenderci), il buon vecchio Milian non è forse del tutto calato nel personaggio, probabilmente anche e soprattutto in virtù dell’insolita sceneggiatura fantascientifica; riesce però a mutare la fisionomia del proprio personaggio nei momenti chiave della vicenda. Si prenda ad esempio in considerazione la sequenza in cui il suo personaggio, Bernardo, si rende conto di ciò che sta accadendo grazie alle spiegazioni extra terrrestri di Renata (una a dir poco talentuosa Laura Morante) e i due iniziano poi timidamente ad accarezzarsi l’un l’altro quasi come se si guardassero per la prima volta in modo reale . A mio giudizio, difficilmente catalogabile in un genere o filone preciso, giacchè sono presenti elementi horror (d’altra parte il film è comunque stato prodotto da Claudio Argento) alla Zeder, gialli e fantascientifici al tempo stesso…La colonna sonora di Angelo Branduardi che fa da sfondo alla vicenda, è efficace nonchè consona alle immagini costruite da Aurelio Chiesa, qui alla sua seconda ed ultima prova alla regia dopo Bim Bum Bam (1979). Dopo aver consultato i principali portali on line in merito, ho l’impressione che non esistano edizioni home video nè in formato vhs nè tantomeno in dvd; in ogni caso, un’ opera certamente consigliabile a tutti gli amanti di film di genere. Un saluto a tutti e, come sempre, grazie per lo spazio concesso…il Saggiatore
A mio avviso, questo film si basa su un soggetto interessante, ma la regia è fiacca e priva di mordente. Relativamente al genere, la pellicola non assume una collocazione precisa, andando a spaziare tra fantasy, fantascienza, sentimentale, horror: anche questo alla fine risulta essere un limite.
Un’occasione sprecata.
Adoro Angelo Branduardi con fervore religioso, in questo bel film dai toni soffusi le sue note partono prima in sordina per poi esplodere a metà film in una malinconica e trascinante melodia che ti avvolge poco a poco come la vicenda in cui più si va avanti più non si distingue più il reale dal magico! Ad avercene ancora di questi gioielli! Il cast è veramente straordinario e calibratissimo, dagli attori principali alle comparse, la sceneggiatura non presenta alcuna sbavatura, forse un pò lento, ma si rifà nelle atmosfere e con le superbe musiche!
questo è in assoluto il mio film preferito di tutti i tempi! Purtroppo non si trova né in vhs né in dvd… e finora non sono mai riuscito a registrarlo dalla tv… Se qualcuno di voi possiede una copia mi faccia sapere, grazie.
Assaggiato con curiosità e scetticismo, sono stato rapito fino al finale. Lo avevo più volte sentito nominare ma non avevo mai approfondito.
Pellicola decisamente crepuscolare del cinema di genere, per quanto sia dipinto tutto con toni drammatici potrebbe tranquillamente essere spostato nella sezione horror del forum, giusto il paragone con Zeder di @Fausto_Bellone
Tomas Milian con una capigliatura alla Alex Magni risulta stanco e invecchiato, perfetto per il ruolo, nel film ci sono tanti caratteristi e tanti volti noti più o meno marginali del cinema di genere, tra cui l’apparizione della bellissima Isabelle Illiers sul finale.
Visto che è lì pronto sul tubo, non perdetevelo.