Siamo tutti sulla stessa linea d’onda (grazie al cielo) a me incuriosì particolarmente all’epoca questa televendita notturna, con l’atomica in latex e parrucca bionda che millantava di essere un personaggio pubblico, parlando in modo sboccacciato di questo film che avrebbe mostrato l’inenarrabile.
E così fu, lo vidi anni dopo grazie al mio compianto amico e collezionista Peppe Nigra, lo trovai di una tristezza inaudita, se non altro nelle sue velleità visionarie, volendo fare un paragone artistico, se un quadro astratto è un Picasso, questo sono i disegni del bambozzo deforme di Midsommar (der liebe).
Vi confesso anche segretamente che vidi il terribile CULO CAVERNA ma qui siamo sul classico pornazzo amatoriale senza capo ne coda.
Qui su conclude la mia personale esperienza con l’atomico.