Noi e l'amore - Comportamento sessuale variante (Antonio D'Agostino, 1986)

credo sia la personale parafrasi del regista per dire perverso o comunque che sta fuori dalla gaussiana. non fosse che ci rientra in quanto deviazione standard, perché con in testa i deliri fotonici del polselli rivelatorio e del guerrasio testimonial della irge, il pacchetto scodellato dai tempi de l’educazione sessuale in poi (apertura rispettiva della scheda a breve), sempre quello è: zoofilia, feticismi di ogni tipo (perlopiù piedi e scarpe, la novità del 1986 proprio), voyeurs ed esibizionisti, banalità sadomaso a strafottere, omosessuali, lesbiche… e tutto l’accattonaggio citazionista dei soliti krafft-ebing, sade, masoch, blablabla impiattati come fegatini di pollo per gatti. naturalmente si ride un casino e mezzo perché il trashometro impazza, e quando ti prepari alla risata definitiva arriva la badilata su reni e gengive che ti fa rattrappire il birillone più di un occhio di lumaca. e sono pronto a scommetterci tutto quel che ho che il disclaimer “stay or go now!” che ammonisce che sta per arrivarci la boccia sui denti gaspar noé se l’è studiato come la tabellina del 2…

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