Non essere cattivo (Caligari 2015)

Colmata la lacuna, ho visto questo film stasera su Netflix (sono un po’ un bradipo).
Non è sicuramente un film di culto ed obiettivamente c’è un effetto deja-vu. Smarcato questo però è un film che merita anche solo per la prova attoriale dei due (facciamo tre) protagonisti. Tra Marinelli e Borghi voto per il secondo perché il primo mi sembra un po’ standardizzato nei suoi ruoli da pazzo (ogni riferimento a Lo Chiamavano Jeeg Robot non è puramente casuale). Il Vittorio di questo film invece mi è sembrato più polivalente ed intenso. Capiamoci, ad avercene di Marinelli.
La storia non ha strappi e se vogliamo anche il finale con la moglie di Borghi che vuole che vada in cantiere e poi si lamenta di quello che manca mi è sembrato schizifrenico.
Capisco che se uno aveva aspettative alte può essere rimasto deluso. Di film però che centrino così bene la rappresentazione di una certa vita di borgata non ce ne sono tantissimi ed a me personalmente piacciono.
Scena più divertente: il trio di strappone che vuole pippare e finisce con Manuela Fanelli che litiga con Silvia D’Amico.

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