…da anni ero al corrente di questo film di Paola Senatore ma riuscire a recuperare questa vhs sembrava una missione impossibile ma, seppur per altre vie, sono riuscito a vedere questo shockante ingresso della Senatore nel mondo del cinema hard…
…che dire …l’immagine che avevo di lei era più che altro legata alle varie commedie sexy con Montagnani, Banfi, Vitali e compagnia (molto meno invece ai film come Emanuelle in america o quelli di Brass) …ma qui sono rimasto vermante shockato!
vederla così strabordante, o meglio in sovrappeso, e così “esplicita” è stato un duro colpo da digerire …voi che ne dite?
La perfomance hard della Senatore, visibilmente strafatta d’eroina, è a dir poco imbarazzante; la regìa del duo Bruno Gaburro-Arduino Sacco è altrettanto imbarazzante, per non dire pessima.
Sì è vero, una cosa molto triste da vedere…mi ricorda le scene hard di PORNO HOLOCAUST con dirce funari -mi sembra- che aveva una faccia come se stesse per vomitare mentre faceva un servizietto orale a due blackmen insieme
Non è la Funari, bensì Annj Goren-Anna Maria Napolitano che in “Porno Holocaust” e negli altri film della così detta serie “caraibica” si produce in performance hard.
Anche la Napolitano, a detta di Massaccesi e Cersosimo, era un’eroinomane.
I movimenti di mdp nelle scene di sesso di Non Stop erano qualcosa che sfidava la ragione, l’eroinomane lì mi sa che era l’operatore. Pensare che all’epoca in cui uscì in sala la locandina m’aveva abbastanza turbato, pensavo chissà che… povera Senatore, che fine.
In una delle innumerevoli scene erotiche si sente il tema principale di Suor Emanuelle. Sono di Stelvio Cipriani anche gli altri brani musicali della colonna sonora?
Anche il sirtaki che si sente all’inizio è di Cipriani? Mai sentita musica più ‘ammosciante’ in un film porno. Ad ogni modo la cosa che più di tutti ti rimane in mente sono i dialoghi assurdi sicuramente tutto frutto di Arduino Sacco. Lei è completamente assente. Nelle parti recitate la aiuta la sua professionalità, ma nelle scene di sesso è totalmente inadeguata. Un misto di disgusto e menefreghismo. D’altra parte lo ammise anche lei che non provava assolutamente niente. Triste e sgradevole. Meglio ricordarla nelle commedie erotiche e negli Emanuelle.
L’intera OST è di paternità Ciprianense. Il Nostro musicò, talvolta con partiture riciclate talvolta meno, diversi hard tra la fine degli anni 70 e il decennio successivo.
Possiamo finalmente mettere a tacere le voci che sostengono che l’allora partner della Senatore, Claudio Campiglia, avesse partecipato alla produzione di Sacco.
Trattasi in realtà di Gabriel Lotar, nom de plume di Raffaele Napolitano, che aveva esordito l’anno prima in Orgia atomica di Schicchi.
Il Campiglia invece come è noto verrà arrestato il 13 settembre dello stesso anno, assieme alla Senatore, per traffico di stupefacenti.