Ketchum sempre una garanzia-gorenzia, se la si sa cogliere. le mosche e il loro signore sul grano, i bimbi col fuoco al culo. ultimo finimondo cannibale/cannibal bimbolocaust. un bambino si può uccidere eccome, se non vuoi esserne ucciso: quando l’incubo si dà alla più pazza delle gioie, e la risultante è tanta cattiveria atmosferica, situazionale, immaginale e grafica. van den houten, purtroppo solo cinque film all’attivo, sa il fatto suo. e anche il nostro.
pensare che quando lo vidi la prima volta (inciso: neanche ricordavo di averlo già visto 14 anni fa, mai nemmeno un mezzo secondo di deja-vu: è tempo di sentire un bravo neurologo) non mi piacque punto, e nemmeno virgola. oggi mi è parso potentissimo e crudelissimo. come si cambia per non morire.