Offspring (Andrew Van Den Houten, 2009)

La costa nord orientale è perseguitata sin dal 1850 da una terrificante e inarrestabile catena di misteriosi e brutali omicidi, si ritrovano resti umani presumibilmente consumati da un gruppo di bambini trogloditi…

Tratto dal romanzo di Jack Ketchum Offspring - Progenia Cannibale e sequel di The Woman, lo scrittore fa pure un cameo, è il paramedico:

La prima cosa che mi ha intrigato leggendo la trama è l’ambientazione nord orientale, non sono tanti i film girati tra la Nuova Scozia e Newfoundland, un buco del culo di niente dove si ha l’idea che la gente non si diverta tanto, vedi il documentario: Dear Zachary: A Letter to a Son About His Father poi scopro sul finale che è girato da tutt’altra parte (fail) per l’esattezza nei grandi laghi del Michigan (penisola superiore).
Geografia a parte, mettici un gruzzolo di trogloditi cannibali, è quanto basta per renderlo di mio interesse.
Risultato si raggiunge a malapena la sufficienza, al di là di insistenti deja vu il film arranca, ci sono scene violenza abbastanza forti soprattutto perché coinvolgono bambini c’è anche qualche nudo gratuito di Jessica Butler, che dubito sinceramente sia stata maggiorenne all’epoca.
Diciamo che non è necessariamente da vedere, ma se proprio dovete far passare 72 minuti guardando qualcosa, c’è questo film, personalmente lo trovo superiore al suo sequel.
Vi metto in guardia che siamo in piena serie b con doppiaggio da edicola.
Disponibile sul #primevideo in versione sicuramente cut, a giudicare dal prezzo da galera del bluray tedesco… è la versione integrale, ma attenderei conferme:

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In effetti non si può considerare un seguito di The Woman, che sulla continuità narrativa verrebbe dopo in quanto la Donna è l’unica superstite della famiglia cannibale sterminata nel finale di Off Spring. Mai visto, letto il bel romanzo che è il sequel di Off Season.

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Visto oggi per affrontare la trilogia tratta da Ketchum in ordine temporale (a breve vedrò The Woman e Darlin)
Che dire? Finalmente un horror post 2000 che considero degno di tenere in collezione, cattivo e splatter quel che basta con una veste indipendente (in più di un momento sembra girato con camera a mano stile documentario)
La famiglia di selvaggi cannibali non si sa da dove venga, nè tantomeno come faccia ad esistere nella modernissima America. Così come la nostra famigliola sembra capire perfettamente l’inglese, ma sono questioni che non dobbiamo porci. Come ci insegnano tanti e tanti horror e sci-fi del passato in cui del mostro non ci è dato capire nè perchè nè per come: esiste e basta
In mezzo a tanti horror noiosi, edulcorati, derivativi (per essere buoni)…una piacevole scoperta

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Ketchum sempre una garanzia-gorenzia, se la si sa cogliere. le mosche e il loro signore sul grano, i bimbi col fuoco al culo. ultimo finimondo cannibale/cannibal bimbolocaust. un bambino si può uccidere eccome, se non vuoi esserne ucciso: quando l’incubo si dà alla più pazza delle gioie, e la risultante è tanta cattiveria atmosferica, situazionale, immaginale e grafica. van den houten, purtroppo solo cinque film all’attivo, sa il fatto suo. e anche il nostro.

pensare che quando lo vidi la prima volta (inciso: neanche ricordavo di averlo già visto 14 anni fa, mai nemmeno un mezzo secondo di deja-vu: è tempo di sentire un bravo neurologo) non mi piacque punto, e nemmeno virgola. oggi mi è parso potentissimo e crudelissimo. come si cambia per non morire.

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