Torna Shyamalan, un’isola tropical, un resort uberlux, una spiaggia segreta. La consorte l’ha bocciato dicendo che sembrava una puntata di Lost allungata, a me non è dispiaciuto, c’è sempre la carrambata alla Shyamalan ovviamente, ma alla fine si fa guardare.
Bellissimo, pellicola concepita durante il primo periodo pandemico, per ammissione dello stesso regista, per quanto in una spiaggia paradisiaca ne trasmette perfettamente le fobie e le angosce, col tempo che passa veloce e inesorabile.
Film indubbiamente geniale, mi ha rimandato per certi versi non ad alcune pellicole di Antonioni lo anche l’invenzione di Morel.
Se vi piace Shyamalan non rimarrete delusi, è un suo film, nel suo stile, gustatevelo spoiler free, vi piacerà.
Piaciuto, in alcune cose angosciante e a tratti persino commovente. M’ha ricordato un po’ i vecchi thriller fantascientifici di Alain Jessua, forse il finalino con la giustizia che trionfa un po’ appiccicato ma alla fine trattasi di mainstream mmmerigano perciò… nel complesso promosso, una volta o l’altra devo recuperare la graphic novel ispiratrice.
Stessa cosa che ho pensato io, veramente brutto
Anche lo stile, bassamente televisivo
E la carrambata poca roba