Perdiamoci di vista (Carlo Verdone, 1994)

Continua la mia rassegna su Verdone, anche qui sincero debitore delle sue precedenti opere, il rapporto con la ragazzina appena maggiorenne già visto in Acqua e Sapone e qui pure emarginata dalla malattia come la Buy in Maledetto il giorno che t’ho incontrato.
L’attore e regista si fa sempre più serio e profondo entrando perfettamente nella parte, da rude conduttore televisivo senza scrupoli sul viale del tramonto, intenerito da una irriverente e bravissima Asia Argento, a mio avviso al culmine della sua carriera.

Straquoto la bravura di Maccione e segnalo una Mariangela Giordano milfosissima nelle vesti di gallina di combattimento, che per quanto la trasmissione televisiva da rete privata, all’epoca potesse sembrare surreale, pare esattamente una puntata di Forum di Canale 5, ne più ne meno.

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Curiosando online dal sito dell’istituto luce, un generoso deitro le quinte della trasmissione:

Non so voi ma ho trovato esilarante la scena

di Dotto con gli occhiali :smiley:

Riguardo il finale:

improvviso e apparentemente sbrigativo come dice @EDV , bisogna ammettere che poi nel complesso funziona, da una lettura più ampia lei non guarirà e allo stesso tempo senza di lui non può rimanere. Promosso.