Io credo fosse un uomo sostanzialmente morigerato, che per decenni si occupò di mantenere moglie e soprattutto figlio, ricoverato in una clinica a Londra. Per volgare denaro, fu costretto ad accettare tante volte ruoli ben al di sotto della sua reale statura attoriale…
P.S..Un vizio sì , ce l’aveva. Il bere…
si conosco la storia del figlio purtroppo,Renzo infatti mi pare sia sepolto in GB accanto al figlio…,avevo letto alcune dichiarazioni di attrici sue colleghe che dicevano che era comunque un gran seduttore,pursempre corretto come collega
Per quel che vale, ne hanno sempre parlato bene tutti i colleghi e registi. Solo ad una persona non è piaciuto molto in un certo film ehehehe…ricordo la recensione…
Comunque, se lo trovate, consiglio di guardarlo nel film “la giacca verde”, assieme alla Berger e Cassel (padre)
Montagnani veniva soprannominato come il “ginecomico” e di ciò ne soffriva. Accettava ruoli in certi film solo ed esclusivamente per il figlio (questa è una storia risaputa) Le sue qualità attoriali erano fuori discussione; attore teatrale e di film impegnati. Ma, nonostante tutto, Renzo rimane nei nostri cuori nonostante le cattiverie di certa critica con la puzza sotto al naso
beh escludendo il delitto matteotti, il volpone e amici miei atto II (film per il quale mi piace ricordarlo sopra ogni cosa: si mangia e ricaga 100 volte duilio del prete) non si sono certo prodigati granché a offrirgli derapate e occasioni di riscatto (e d’altronde a lui il cinema di cassetta nazional-popolano tornava comodo per aiutare il figlio), nonostante in parallelo si facesse valere a teatro.
Personalmente, lo avrei visto bene diretto dai vari Ferreri, Petri, ma anche Pasolini. Eppure, questo non accadde. Non è nemmeno un mistero, ma proprio un enigma, l’atteggiamento dei nostri Grandi Autori, verso taluni attori…
I sogni muoiono all’alba di Montanelli, I sette fratelli Cervi di Puccini, Faustina di Gigi Magni, Documenti su Pinelli di Elio Petri(documentario), il Sindacalista di Salce e Scherzo del destino in agguato dietro l’angolo come un brigante da strada della Wertmuller.
Pochi ma qualcuno lo ha fatto di film buono
Aggiungo Metello di Bolognini
Ha lavorato insieme a Volontè in un documentario su Pinelli diretto da Petri
Questo non lo sapevo, grazie Marco. Ad ogni modo,se si guarda la sua intera filmografia, i ruoli all’altezza del suo effettivo talento rimangono davvero troppo pochi.
P.S. Aggiungo pure “Rappresaglia”, di Cosmatos.
Frequentavo la terza media e grazie all’interessamento di una mamma che conosceva qualcuno alla sede Rai di via Teulada a Roma, organizzó una visita guidata agli studi televisivi nel lontano dicembre del 1983.
Grande entusiasmo tra i compagni per assistere a qualche registrazione di qualche programma o di incontrare personaggio noto di “scucirgli” un autografo.
Delusione fu tanta quando assistemmo ad una serie di parolacce gratuite piuttosto pesanti tra Montagnani e il regista Romolo Siena mentre stavano registrando un intervento di Don Fumino, che successivamente veniva montato nel corso di una puntata di Ci pensiamo lunedì (era un varietà che veniva trasmesso la domenica sera sulla Rete 2).
Non curante della presenza di noi ragazzini appena adolescenti continuava il suo repertorio volgare con continue interruzioni lamentandosi del copione di quello scketch non certo brillante e avvicinandosi ad una mia compagna (che restó pietrificata) rubando (bonariamente) un pacchetto di Loacker.
Negli anni '80, Pupi Avati poteva (ri)scoprirlo.
Come ha fatto con Delle Piane.
probabilmente certi registi “alti”,stile Pasolini,non volevano correre il rischio di prendersi critiche e scoreggiate dai soliti soloni della critica ,specie quella militante degli anni 70,utilizzando un attore cosidetto nazional popolare come Renzo
Prendere Pasolini come esempio è errato. Risollevò Totò quando ancora la critica alta lo snobbava. Idem Franchi e Ingrassia. Ugualmente, promosse come primo attore Aldo Valletti.
Tenendo in conto che Montagnani cominciò a diventare noto dalla seconda metà degli anni '70. Inoltre, Montagnani avrebbe preso parte già al primo Amici miei, però Monicelli restò fedele alla parola data a Germi, facendo recitare Del Prete.
Toto’ fa storia a se’ ,non si puo’ paragonare a Montagnani,è vero che Pasolini mori’ nel 75 un po ‘prima che renzo diventasse una star della commedia scollacciata,ma al di la’ del nome,ritengo che l’ipotesi che faccio sia comunque quella piu’ probabile,Montagnani era un grandissimo ,e i vari film di Cicero e company erano tenuti in piedi da lui e da Carotenuto
Eh beh questo è un destino comune a tanti attori, purtroppo. Forse, in tanti tra i registi di un certo spessore, lo ritenevano troppo “invischiato” in un certo tipo di cinema, e non vollero tenerlo in considerazione