Room 237 (Rodney Ascher, 2012)

Non ho resistito e l’ho visto dopo pranzo approfittando di una pausa lavorativa forzata.

Senza mezzi termini posso dire che questo ROOM 237 è una stronzata apocalittica. Una delle cose più irritanti e sfigate che io abbia mai avuto il dispiacere di vedere nella mia vita.

Ci sono un gruppo di carneadi (che non vengono mai inquadrati dato che il documentario è tutto con voce off) che in un crescendo di sfiga biblica raccontano tante di quelle cazzate che alla fine verrebbe la voglia di andarli a cercare uno per uno con l’ascia di Jack Torrance.
La quantità di assurdità che vengono raccontate è spropositata, dai deliri sui riferimenti allo sbarco sulla Luna a quelli sull’Olocausto, da deliranti citazioni del massacro degli Indiani d’America ad allucinanti pseudo messaggi subliminali.

Si toccano vette di cretinismo davvero inaudite, una cosa che lascia senza parole.

Ogni tanto viene detta qualcosa di sensato riferita a certe sottigliezze volute da Kubrick nelle riprese (tipo la figurina del nano Cucciolo sulla porta di Danny nella versione USA, la sedia che sparisce in due inquadrature consecutive o i disegni del tappeto che cambiano nel finale) ma il resto è pure paccottiglia, delirio assoluto che non riesco a capire se venga da dei furbetti che cercano solo di farsi pubblicità con questo squallido documentario oppure se invece dietro a quest’operazione ci sono dei nerd senza speranza che, ossessionati dalle varie teorie di complotto, delirano dicendo patetiche assurdità.

Non do mai dello “sfigato” a qualcuno ma stavolta faccio volentieri un’eccezione perché la sfiga che trasuda questo documentario è terrificante. Mi ha messo addosso una tristezza clamorosa.
Vedetelo anche voi e poi mi direte.

Tecnicamente non è davvero nulla di che.
A parte che spesso la musica in sottofondo è troppo alta e copre un po’ le parole di chi parla (ma vabbeh) è proprio la struttura con la voce off che tira spessissimo la corda. Si sentono le voci dei 5 o 6 sconosciuti che ragliano le loro stupidate mentre sullo schermo passano immagini del film (in versione wide) o immagini di altri film che vengono montate a seconda delle analogie con quello che viene detto (ci vorrebbe il Geometra Calboni a raccontare di quanto questo montaggio analoGGico l’abbia sconvolto). Il risultato è spesso ridicolo, con analogie forzate messe ad minchiam, pezzi di altri film di Kubrick oppure di altri registi. Vengono mostrati spessissimo spezzoni da “Demoni” (peraltro sempre gli stessi, con gli spettatori al cinema) ma anche dal suo seguito e persino da “La Bestia In Calore” (giuro, vedere per credere!).
A volte vengono anche mostrate cose prese da youtube con una quantità di pixel intollerabile…

Poi ci sono delle piantine dell’hotel mostrate in grafica 3D usata malissimo perché non si capisce nulla ma si sa… A fare queste animazioni così si passa per fighi…

Insomma, questo documentario è una cialtronata, ma una cialtronata di quelle esagerate, non è nemmeno un’allegra cialtronata perché questi qui sembrano crederci davvero rendendo il tutto davvero pesante.

Il dvd UK è di qualità accettabile, non ha altri extra se non il trailer.

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avevo letto un articolo serissimo non ricordo dove su questo docu-film in cui alcuni collaboratori dicevano di aver visto Shining anche capovolto e capovolto allo specchio, assurdo!

Sì, la cosa viene citata alla fine con riferimento alla frase di uno che ha scritto su internet che Shining è un film che può essere visto sia normalmente che al contrario… E gli autori del documentario dicono che l’avrebbero voluto intervistare ma lui si è rifiutato…

Sarà un limite mio ma a me queste cose mettono addosso una tristezza assurda.
Penso di averlo già detto nel topic di Lost ma ogni volta che leggevo le tristissime elucubrazioni della gente che si riguardava tutte le puntate della serie fotogramma per fotogramma nella speranza di trovare elementi nascosti (che poi li portavano a creare ipotesi strampalate e deliranti ad altissimo tasso di sfiga sulla continuazione della storia) maledicevo Basaglia e la sua legge 180.
Ho provato la stessa sensazione vedendo questo documentario.

Un po’ mi attira, mi piacerebbe farmi le grasse risate sentendo le spiegazioni su quali effetti speciali Kubrick avrebbe impiegato per falsificare lo sbarco sulla Luna (cose che sarebbe complicato fare oggi, figuriamoci nel '69) , ma a quanto ho capito è un minestrone superficiale che non riesce neanche a essere soddisfacente e circostanziato nei suoi deliri.
Io lo inserirei nel capitolo “Furbate”, paragrafo “Parassitismo artistico”, sai quante copie avranno venduto associandosi abusivamente al nome di Kubrick. Il bello è che rottentomatoes gli ammolla pure un 94% e i festival a cui ha partecipato non si contano.

Per curiosità, hanno trovato un significato esoterico anche al cambio di scenografia (la cucina sullo sfondo che diventa un’uscita di sicurezza.) nella scena in cui Halloran mostra a Wendy e Danny la cella frigorifera?

Che poi ci tengo a dire che questo è solo il mio parere, vale quel che vale e riguarda soltanto me e i miei gusti.
Poi magari qualcuno vede questo documentario e lo trova straordinario (non so come questo potrebbe essere umanamente possibile ma vabbeh…).

Comunque, un paio di cose al volo:

  • ovviamente non parlano di eventuali effetti speciali o scenografici usati da Kubrick per simulare lo sbarco sulla Luna. Si limitano a citare presunti indizi che secondo loro confermano la teoria dei messaggi subliminali.
    Tanto per dire, per loro il portachiavi che tiene la chiave infilata nella toppa della stanza 237 è un chiaro riferimento allo sbarco sulla Luna perché c’è scritto “room n. 237” dove 237 è la distanza tra la Terra e la Luna e “room n.” diventa “moon” se anagrammato.
    Per dare un’idea del livello…

  • Durante la scena in cui Jack Torrance incontra il direttore dell’albergo viene segnalato il messaggio subliminale più cretino della storia. Il direttore si alza per stringere la mano a Jack e quando le loro mani si toccano una cosa che è sulla scrivania è davanti al cavallo dei pantaloni del direttore. Secondo il cretino che commenta la scena quello è uno scherzo di Kubrick per far credere che nel momento in cui le mani si toccano il direttore ha un’erezione mostruosa (magari domani screenshotto).

  • la scena in cui Halloran mostra le celle frigorifere a Danny e alla mamma viene citata per far vedere che c’è un’incongruenza dato che entrano in un cella ed escono da un’altra.

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In realtà “room n. 237” è l’anagramma di “moron 237”, e questo sì che è un messaggio nascosto e indirizzato da Kubrick agli autori del documentario.

Comunque ho fatto una visita alla pagina Facebook dedicata e il primo commento che mi è capitato sott’occhio è:
“Saw this movie this past weekend. What a waste of time and money! A bunch of cinema geeks talking about the ‘symbolism’ they supposedly found in ‘The Shining.’ Really? A lot of nonsense. Just sit back, watch the movie and stop treating like a high-school English teacher talking about non-existent symbolism in works of literature.”

I due screenshot che dicevo ieri…

Dubbio legittimo: non è che in realtà il film è VOLUTAMENTE comico? E che CONSAPEVOLMENTE “estremizza” le più esagerate teorie complottistiche? Una cosa tipo “Forgotten silver” di Peter Jackson…
P.S. Dalle recensioni apparse su riviste UK come “Empire” e “Total film” mi ero comunque fatto un’idea diversa dell’opera. Fortemente ironica, appunto…

Io di ironia non he ho vista.
Alla fine, poi, questo dell’ironia è uno scudo troppo facile, è tipo il celebre “sono stato frainteso” del Silvio nazionale.
Uno dice stronzate assolute e poi prova a pararsi il culo dicendo di essere stato frainteso oppure corre ai ripari dicendo che era ironico.
Personalmente non ci ho trovato praticamente nulla di ironico, i cinque carneadi che parlano si prendono sul serio (oppure recitano molto bene, chissà…) e credono davvero alle loro tesi.
Qualcuno mentre parla ridacchia un po’ e cerca di fare il simpatico (senza peraltro riuscirci) ma il tono è quello - insopportabile - del nerd che sale in cattedra e vuole obbligarti a vedere quello che vede solo lui e che in realtà non c’è.

Comunque proverò a rileggere il libro di King tenendolo al rovescio, vi farò sapere :castro:

Spiego meglio la storia del film al contrario.
Dei casi umani hanno fatto un esperimento a loro dire interessante (!).
Hanno proiettato una copia di Shining alla quale veniva sovrapposta una copia del film mandata al contrario. Non so se avete capito… Praticamente mentre il film andava avanti si poteva vedere in trasparenza (sovrapposta) un’altra copia del film che iniziava, in senso inverso, dalla fine.
I poveretti che hanno fatto questo esperimento hanno scoperto cose incredibili, tipo che durante la scena in cui Wendy e Danny guardano la tv la scena sovrapposta mostra un primo piano di Jack Nicholson che parla e lo schermo della tv è più o meno in corrispondenza della sua bocca.
Paura, eh…

Mah, io qui ci vedo invece un chiarissimo ed evidente simbolo di castrazione (in senso freudiano) nella cravatta rossa senza punta che indossa il tipo nella prima immagine. :-p
La presenza poi di tutte quelle piante e quei cespuglietti nella stanza non può che essere vista come una raffigurazione del sesso femminile, è evidente.
E che dire di quel coso dritto lì sul tavolo a sinistra?
(…e via così…)

Eh, tu ci scherzi ma agli alberi che si vedono dalla finestra vengono attribuite qualità malefiche (perché la finestra è “impossibile” nella struttura dell’hotel).

A me anche il microfono che sta lì in mostra sulla radiostrasmittente a sinistra non la conta mica giusta.
Considerando che poi più avanti Shelley Duvall addirittura ci parla dentro! E ho detto tutto…

Ah e per chi volesse la versione forward/backward la proiettano pure in sala, immancabile.

sono senza parole ! Ma che stronzata è ? l’articolo che lessi faceva altre supposizioni, francamente molto meno cazzone e che forse proprio per questo non son state prese in considerazione dai coglionazzi/furbastri di sto film. Perchè che Kubrick volesse qua e là lanciare messaggi su altro ci si può anche provare a credere, ma che tutte le due ore e passa della versione americana siano tutte un’altra cosa proprio non lo credo.

Voi ridete, anzi noi ridiamo… ma certe robe alcuni fessi le fanno pure sui film di Argento o Cavallone… se proprio devo sprofondare nel delirio, meglio farlo con Kubrick dai

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magari i loro prossimi film potrebbero essere i misteri nascostii riguardanti la vera morte di Pippo Franco e Paul Mc Cartney e siccome mi sento generoso offro in anteprima un possibile indizio: la copertina di The white album è tutta bianca e come si sa bianca è la luce che si vede quando si entra nel tunnel da morto quindi ecco la prova n.1!

Quest’inqualificabile puttanata esce anche in Italia, edizione dvd + libro edita da Feltrinelli.
Da evitare come il colera.

Bè no, dai, perchè mi togli la possibilità di svagarmi un pò? Anche se dette “seriamente”, sono stronzate che sarei parecchio curioso di vedere e sentire…

Visto senza pretese ho voluto lasciarmi un po’ trasportare dai vari deliri, alcune cacate pazzesche altre decisamente curiose.

Su tutte, all’inizio del film dice che nei titoli di testa si dovrebbe vedere il volto di Kubrick in corrispondenza dell’apparizione del suo nome… mi son perso qualcosa?