Speak no Evil (James Watkins, 2024)

Una famiglia viene invitata per un weekend di relax da degli amici conosciuti in vacanza, sarà l’inizio di un incubo…

Non avete avuto nessun deja vu, ennesimo e inutile remake a stelle e strisce del capolavoro omonimo di Christian Tafdrup, il trailer di cui sopra è praticamente tutto il film tranne il finale e personalmente mi basterà, da quei due minuti si capisce che per quanto non necessariamente un reboot debba essere necessariamente peggio dell’originale, si capisce subito da che parte stiamo, sembra di essere a Venezia o Firenze e di entrare in uno di quei ristorantini tourist-trap dove tutto è that’s-amore-tarantella.
Poverini, ci hanno messo anche Emma nella colonna sonora.
Comunque uscirà a metà settembre, personalmente se proprio proprio, lo vedrò in streaming quando sarà ora di certo non pagherò ne biglietto ne br.

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Un messaggio è stato unito a un argomento esistente: REMAKE - quali si e quali no

Come ben prevedeva SWAT, purtroppo trattasi di remake della peggior specie. Bastano le recensioni lette o viste in giro, chiariamo subito. Non occorre andare in sala. Se l’originale è disturbante e sanamente inquietante, qui le cose vanno diversamente. A cominciare dal finale. Il che significa che produttori e regista, non hanno capito una mazza, o vogliono prendere per i fondelli il pubblico. Che nel 2024 si facciano ancora operazioni simili, non è nemmeno inutile. Solamente squallido…:face_vomiting:
P.S. La cosa più clamorosa e triste, è che alla regia ci sia Watkins. Il quale,col suo “Eden lake” creò il prototipo, o quasi, alla base dello stesso film danese. E in quanto alle faccette ghignanti che McAvoy sfoggia, già nel trailer, nulla di realmente spaventoso. Pare semplicemente un bamboccio cretino, con la panza (e barbetta finta…:clown_face:) ,che spera di fare il bulletto prepotente. Ti vien voglia di prenderlo a sberle, e mandarlo a letto senza cena…:smiling_imp::skull_and_crossbones:

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lasciando perdere il discorso remake sì/no, utile/inutile ecc., spezzo una lancia a favore di questo film
per tutta la prima parte il confronto non si pone nemmeno, l’originale generava un’angoscia sottile di cui qui non c’è nemmeno l’ombra
però il finale “all’americana” non mi è dispiaciuto e quindi la visione ci può stare, ma solo dopo aver visto il danese

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e dire che watkins era partito alla grandissima